L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-24-2020

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1320958

Contents of this Issue

Navigation

Page 22 of 39

23 GIOVEDÌ 24 DICEMBRE 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA Il capitone a Napoli si mangia rigorosamente fritto! (Photo: Alena2909/Dreamstime) L e tradizioni nata- l i z i e i n I t a l i a s o n o m o l t e e ogni regione ha un ventaglio di usanze proprie. A Napoli, una delle più popolari è l'an- guilla o capitone, come è comunemente conosciuta nella città di Partenope. La v i g i l i a d i N a t a l e , s u o g n i tavola napoletana, è obbliga- torio il capitone, di solito fritto in padella e servito con un bicchiere di buon vino. Ma la domanda è: perché? Per rispondere, facciamo un passo indietro e spieghia- mo cos'è il capitone. In ita- liano, ci sono due sostantivi diversi per riferirsi all'anguil- la: capitone e anguilla. Entrambi sono, infatti, lo s t e s s o p e s c e , m a m e n t r e a n g u i l l a s i r i f e r i s c e a l maschio, che è più piccolo, capitone si riferisce alla fem- mina molto più lunga e più grande. Anguilla deriva dalla p a r o l a l a t i n a " s e r p e n t e " , mentre capitone dalla parola latina "testa". È un pesce strano e misterioso, che vive sia in acqua di mare che in acqua dolce e può vivere fino a 5 0 a n n i ; s e d e v e , p u ò sopravvivere sulla terraferma fino a 48 ore. Ora che sappiamo cos'è il capitone, vediamo perché Napoli ne ha sviluppato l'os- sessione natalizia. A quanto pare, questa tradizione uni- sce la tradizione giudaico- cristiana italiana con i culti e le pratiche pagane dell'epoca precristiana. Sappiamo tutti che, nella Bibbia, il serpente incarna la tentazione, il pec- cato e il Diavolo: è stato un serpente che ha sedotto Eva nel giardino dell'Eden e che, secoli dopo, ha cercato di fare lo stesso con un'altra donna, la Vergine Maria che però non ha ceduto alle sue lusinghe e gli ha schiac- ciato la testa sotto il piede, uccidendolo. Un gesto poten- te e simbolico, che prefigura- va la vittoria finale del Bene sul Male, e che si ripete alle- goricamente ogni anno, la vigilia di Natale, con la tradi- zione del capitone. In passa- to, le donne si occupavano di uccidere e cucinare questo pesce, incarnazione del ser- pente del Male, per ricreare la seduzione di Eva e l'oppo- sizione di Maria con la vitto- ria finale sul Diavolo. Poi, il pesce veniva consumato la notte del 24 dicembre, in attesa della nascita di Gesù Cristo, il momento finale della vittoria del Bene sul Male. Il legame tra i serpenti, i capitoni e la Bibbia è però ancora più profondo. Se leg- giamo il Libro dell'Esodo - o ricordiamo ancora qualco- s a d i q u e l l o c h e a b b i a m o imparato al Catechismo - s c o p r i a m o c h e M o s è t r a - sformò la sua canna, nota come canna di Aronne, in un serpente e poi di nuovo in una canna per dimostrare al faraone che la parola di Dio era giusta. Ma ci sono anche motivi più prosaici dietro la tradi- zione di mangiare il capitone la vigilia di Natale. L'anguilla è un pesce molto grasso e ricco, quindi molto nutrien- te, ma è sempre stato econo- mico da comprare; questo s i g n i f i c a c h e , i n p a s s a t o , anche i più poveri potevano permetterselo, cosa che lo rese un piatto tradizionale su m o l t e t a v o l e n a p o l e t a n e , anche nei periodi più difficili. La presenza del capitone nella tradizione napoletana è talmente radicata che appare anche nel cinema e nel tea- tro, come succede in Così P a r l ò B e l l a v i s t a , f i l m d i Luciano De Crescenzo, e in Natale in Casa Cupiello, o p e r a t e a t r a l e s c r i t t a d a Eduardo De Filippo. In entrambi, un capitone riesce a fuggire dalla cucina la vigi- lia di Natale, creando scom- p i g l i o t r a i m e m b r i d e l l a famiglia. Ma forse la prova più forte del legame tra Napoli e il suo capitone viene dal fatto che il pesce ha addirittura un posto ne La Smorfia, il libro che i napoletani usano per inter- pretare i loro sogni e trasfor- marli in numeri da giocare al lotto: al capitone è associato il numero 32. Ultima cosa, come lo cuci- niamo? Semplice: lo friggia- mo! Basta tagliare il pesce in sezioni lunghe un paio di centimetri, avvolgerlo nella farina e friggerlo in abbon- dante olio. Curiosità italiane: l'ossessione di Napoli per il capitone a Natale H a p p y Christmas, B u o n N a t a l e a t u t t i ! I f e s t e g g i a m e n t i , a n c h e i n questo terribile clima causa- to dal Covid-19, rimangono u n m o m e n t o p e r p e n s a r e positivo e sorridere. E c'è un modo migliore di festeggiare c h e f a r e u n b r i n d i s i ? I n i n g l e s e s i u s a l a p a r o l a cheers, in Italia si usa cin cin ( s i p r o n u n c i a t c h e e n - tcheen). Il cin cin è talmente simile a cheers che la popo- lare serie televisiva degli anni '80 Cheers, qui si chia- mava Cin Cin. Può far parte del nostro linguaggio quotidiano, ma c i n c i n h a u n ' e t i m o l o g i a molto esotica, che per una volta non ha nulla a che fare con il latino. Le sue origini, a quanto pare, sono da ricer- c a r s i n e l l a p a r o l a c i n e s e ch'ing, "prego", che di solito veniva usata due volte di seguito, il che ci dà ch'ing ch'ing. I marinai e i com- mercianti vittoriani iniziaro- no ad usarne una versione anglicizzata, chin chin tra di loro e, ben presto, l'espres- s i o n e a p p r o d ò i n E u r o p a seguendo le vie del commer- cio. In Gran Bretagna, anche gli ufficiali del Royal British Army erano noti per usarla. I l p a s s o d a l l a t e r r a d i Albione all'Italia fu breve, e il cin cin, che suonava come un bicchiere che si scontra contro l'altro, divenne sino- n i m o d i b r i n d i s i . L'ortografia cambiò, però, perché in italiano -ch suona come -k, così la "h" cadde l a s c i a n d o c i l a p a r o l a c h e conosciamo oggi. U n ' u l t i m a r i f l e s s i o n e : secondo il galateo moderno, usare cin cin non è molto educato: dovremmo sempre o p t a r e p e r a l t r e f o r m u l e come salute o alla nostra. — Alziamo i bicchieri e festeggiamo: cin cin! — Let's rise our glasses and celebrate: cheers! — E' un'occasione specia- le: cin cin a salute a tutti! — It's a special occasion: cheers to everyone. — Ti ricordi Cin Cin, la serie Americana ambienta- ta a Boston? — D o y o u r e m e m b e r Cheers, the American sit- com set in Boston? Parola del giorno: Cin Cin, perché è ora di festeggiare! Photo: Alina Rosanova/Dreamstime

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-12-24-2020