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www.italoamericano.org 13 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 24 DICEMBRE 2020 SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI N on c'è neanche da discutere. L'Italia è uno d e i l u o g h i migliori della terra. Punto. Cosa aspettarsi a l l o r a d u r a n t e i l p e r i o d o n a t a l i z i o s e n o n i l m o d o migliore per festeggiarlo? Un giorno? Che ne dite di un mese? Natale è un giorno impor- tante per molti motivi, un giorno per cui i commercian- ti cominciano a prepararsi fin dall'inizio di luglio. Ma le 24 ore del 25 dicembre ter- minano prima che ce se ne accorga ed è già ora di inizia- re a disfare tutto quel che è stato preparato e di metterlo via per un altro anno. Un giorno di festa? Fatevi in là e lasciate spazio a un mese di Buone Feste. Il modo italiano di celebrare le festività inizia l'8 dicembre, f e s t a d e l l ' I m m a c o l a t a Concezione. I festeggia- m e n t i c o n t i n u a n o i n u n modo o nell'altro fino alla vigilia e al giorno di Natale e proseguono fino al 6 gen- n a i o , i l g i o r n o dell'Epifania. Un intero mese pieno di riti e feste, abbondanti quantità di cibo e b r i n d i s i s e n z a f i n e c h e aumentano sicuramente le probabilità di assorbire un po' di allegria festiva. I l p i c c o l o G e s ù B a m b i n o . . . e u n c a s t completo di personaggi Le vacanze non sono solo p r o s e c c o e p a n e t t o n e i n Italia; l'attenzione per la nascita di Cristo è venerata e osservata in tutto il Paese. Il presepe tradizionale che si trova in molte case america- ne impallidisce rispetto alla v e r s i o n e i t a l i a n a : i l Presepe. Gesù Bambino, Maria e Giuseppe sono i per- sonaggi principali, ma la maggior parte dei Presepi comprende un cast completo di personaggi impegnati nel lavoro e nel gioco, paesaggi, edifici, animali, personaggi comici, e spesso, parti moto- rizzate e persino cambia- menti del tempo. Quasi tutte le chiese invitano i passanti a entrare e ad ammirare il loro Presepe. In molti posti del sud, i presepi sono ambien- tati in grotte e anfratti, a volte riempiendo intere stan- z e . V a n t e r i e a p a r t e , i l P r e s e p e p i ù g r a n d e d e l m o n d o - i l P r e s e p e C u c i n e l l o - s i t r o v a a Napoli. È un alveare di atti- vità pieno di 160 personaggi fatti a mano, 80 animali, una miriade di cherubini e centi- naia di piccoli oggetti. Castagne che arrosti- scono su... un falò C h e g i o i a r i s c a l d a r e l e mani gelate su un fuoco scop- piettante. Anche la tradizione italiana ama il fuoco caldo, ma non è tutto. Durante le feste abbondano i grandi falò, molti dei quali affondano le loro radici in antiche feste pagane. Dai falò della vigilia di Natale accesi a festa nelle piazze, agli enormi fuochi della vigilia dell'Epifania, cerimoniosamente sormon- tati dall'effige di una strega per bruciare l'anno vecchio, i fuochi delle feste italiane p o t r e b b e r o r i s c a l d a r e u n intero villaggio in modo effi- cace. B a b b o N a t a l e , u n a strega e un mostro stan- no arrivando in città I l c a r o v e c c h i o B a b b o N a t a l e … c o s a s a r e b b e i l Natale senza di lui? Sebbene l'allegro uomo sia parte inte- grante della tradizione ame- ricana da almeno 150 anni, solo recentemente è stato introdotto in Italia. Tuttavia, i bambini italiani non si sono lasciati sfuggire il diverti- mento dei personaggi leggen- dari... né i loro genitori di lanciare qualche minaccia motivazionale! Natale, in Italia, è tradizionalmente un giorno di cibo e di famiglia piuttosto che di regali. I rega- li entrano in scena il giorno dell'Epifania, quando si dice c h e l a v e c c h i a s t r e g a Befana, gentile ma malcon- cia, vaghi per i villaggi tutta l a n o t t e d e l l a v i g i l i a d e l l ' E p i f a n i a . L a B e f a n a s e g u e l e o r m e d e i t r e R e Magi, nel disperato tentativo di raggiungerli. La sua mis- sione: trovare il Cristo bam- bino. Forse si trova in una delle case lungo il cammino; non può rischiare di perderlo e così lascia doni ai bambini buoni lungo il suo cammino. Se una strega che si intrufola in casa non è abbastanza inquietante, che ne dite di una creatura minacciosa, con il collo di pelliccia, le corna, le zanne e assolutamente ter- r i f i c a n t e , n o t a c o m e Krampus? Più propensi a evocare incubi che sogni di dolciumi, queste creature diaboliche fanno parte dei N a t a l i d e l N o r d I t a l i a d a secoli. I Krampus impazzi- scono, letteralmente, alla vigilia del 5 dicembre. Il fra- gore straziante delle loro campane e il clamore dei rin- tocchi si intensifica mentre piombano sulle folle in atte- sa. È tuttofatto in allegria, naturalmente, e al terrore segue il divertimento. Ma s c o m m e t t o c h e i l p i c c o l o Gianni e sua sorella Sofia si comportano da santi, almeno per un po'. Cibo. E ancora cibo. Si mangia bene sempre in Italia, ma durante le festività non c'è nulla da vietare. Il c i b o r e g n a . L e t r a d i z i o n i variano da regione a regione; ogni posto è ricco di specia- lità e di piatti che fanno del mangiare lento un nuovo sport. La vigilia di Natale trova tradizionalmente sulla tavola il pesce o i frutti di mare, un modo per cenare "di magro" nel rispetto del giorno prima di una festa religiosa. L'interpretazione è però un po' leggera, visto che seguono piatti di pasta e altro ancora. Qui, però, si osserva la teologia. Sette portate, a malapena sufficienti, per onorare i 7 sacramenti, 12 per gli apostoli... ma aspetta- te, aggiungete Cristo, quindi sono 13. E ancora, perché n o n 2 1 p e r o s s e r v a r e l a Trinità moltiplicata per i 7 sacramenti? Non si scherza. E p o i a r r i v a i l g i o r n o d i Natale e la festa ricomincia daccapo! Ho sentito le... zampo- gne... il giorno di Natale? Le campane sono parte integrante della vita quoti- diana in Italia, il loro canto celestiale arriva da torri anti- che e nuove. Non importa dove si viva, cosa sarebbe il p e r i o d o n a t a l i z i o s e n z a un'abbondanza di campane: quelle che tintinnano, quelle che suonano i canti, quelle che decorano una slitta aper- t a c o n u n c a v a l l o s o l o . È invece abbastanza certo che le zampogne non sono gene- ralmente associate alle tradi- z i o n i f e s t i v e . . . s e n o n i n Italia. I suoni della zampo- gna, una versione più sem- plice della cornamusa scoz- zese, hanno riempito per secoli le città italiane durante il periodo natalizio. Le anti- che melodie sono state rica- vate da canne di legno simili a flauti da musicisti cono- sciuti come zampognari. Nei Natali passati, questi suonatori erano pastori che scendevano dalle loro dimore di montagna portando canti festosi agli abitanti del villag- gio. Oggi la maggior parte degli zampognari ha un lavoro in città, ma valorizza e continua la tradizione. Vestiti quasi in tinta con le pecore che curavano per tradizione, l'abbigliamento adeguato comprende gilet di pelle di pecora sovradimensionati, cappotti di lana, e soffici coperture in pelle allacciate sulle gambe. Non è insolito, inoltre, che gli zampognari siano accompagnati da un altro strumento a fiato, un ritorno al passato in onore dei vari strumenti medievali suonati dai pastori. Se quest'anno molte di queste belle e grandi tradi- zioni italiane sono sospese, la gioia si ritrova nel ricordo. Dopotutto, se la speranza è il tema della stagione, quanto sarà dolce l'attesa di rinnova- re le grandi tradizioni nel periodo natalizio. Chi non ama le caldarroste a Natale? (Photo: Starryvoyage/Dreamstime) L'Italia celebra meglio il Natale... ecco perché