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31 GIOVEDÌ 24 DICEMBRE 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | L 'alto livello della cultura e dell'eco- nomia durante il Rinascimento, fecero della peni- sola italiana un luogo così d e s i d e r a b i l e c h e d i v e n n e anche un continuo teatro di g u e r r a . I l s u o l o i t a l i a n o diventò un laboratorio di combattimenti continentali che coinvolsero le numerose città-stato divise dell'Italia e gran parte dell'Europa occi- dentale, con la Francia e i ter- ritori asburgici bloccati in un conflitto senza fine. L e g u e r r e i t a l i a n e (1494-1559) furono una lunga lotta per l'egemonia. E furono molto sanguinose. Fino alla firma della Pace di Cateau- Cambrésis nel 1559, ogni popolazione contava molti morti. L'entità dei danni era il riflesso di nuove forme di guerra. L'arte della guerra subì un'enorme trasformazione. La fanteria fu ripensata e svi- luppata insieme alle tecnolo- gie delle armi. L'uso del can- none divenne sempre più popolare nella seconda metà del XV secolo, un'epoca che vide anche l'avvento dell'ar- chibugio, il primo fucile da s p a l l a , c h e s a r e b b e s t a t o s o s t i t u i t o d a l p i ù g r a n d e moschetto a metà del XVI secolo. La polvere da sparo era arrivata in Europa dalla Cina p o c o p r i m a d e l 1 3 0 0 e l e armi da fuoco apparvero nel corso del XIV secolo. L'uso della polvere da sparo pose fine alla superiorità medieva- le dei cavalieri in guerra. Mentre la guerra moderna rimpiazzava le guerre feudali, i cavalieri cedettero il passo ai condottieri, ai professioni- sti della guerra e alle truppe m e r c e n a r i e . N e l 1 6 0 0 l'Europa contava circa 12 milioni di soldati. "La polvere da sparo era composta da salnitro (nitra- to di potassio), zolfo e carbo- ne nel rapporto di 4-1-1 per i cannoni e 6-1-1 per gli archi- b u g i " , s p i e g a l o s t o r i c o Andrea Zagli. "In natura, il salnitro non era abbondante. Pertanto, erano necessarie quantità maggiori. Per esem- pio, per lanciare una palla di c a n n o n e e s p l o s i v a e r a n o necessari 10 kg di polvere da sparo, il che significava 6,5 kg di salnitro. Spesso il salni- tro doveva essere ottenuto artificialmente mescolando i residui di azoto - principal- mente feci di pecora - con la terra. Poi si aggiungevano urina e calce. Il composto veniva filtrato con acqua per poi essere trasformato con ripetute distillazioni". A Siena si ha notizia di un nitriario nel 1423. Spesso si produceva salnitro o nitrato di potassio artificialmente. I contadini locali portavano dal bosco legname in decomposi- zione. "In Occidente, il primo documento registrato che menziona l'uso della polvere da sparo fu rilasciato dal Comune di Firenze l'11 feb- braio 1326", racconta Marco Merlo, curatore del Museo delle Armi "Luigi Marzoli" di Brescia. "A Firenze avevano bisogno di due 'maestri di bombarde' per costruire le bombarde e farle funzionare". La bombarda era un cannone metallico di grosso calibro, ad avancarica, usato negli asse- di. Un paio di mesi dopo, Rinaldo da Villamagna e il s u o c o m p a g n o , a p p e n a assunti, furono licenziati per- ché troppo costosi. In seguito venne emessa un'altra nota: "Molti altri a Firenze sanno come praticare la suddetta s c i e n z a , e l o f a n n o a d u n costo inferiore in cambio del- l'uso della polvere da sparo". Non era raro che gli artigiani fondessero sia cannoni di bronzo che campane. Possiamo parlare in termi- ni di rivoluzione militare come teorizzato dal famoso storico Geoffrey Parker (e Andreas Dorpalen, professo- r e d i S t o r i a m o d e r n a a l l ' U n i v e r s i t à s t a t a l e dell'Ohio) nel suo libro più c o n o s c i u t o , M i l i t a r y R e v o l u t i o n : M i l i t a r y Innovation and the Rise of t h e W e s t , 1 5 0 0 - 1 8 0 0 ( R i v o l u z i o n e m i l i t a r e : L'innovazione militare e l'a- scesa dell'Occidente, 1500- 1800). Nel corso di tre secoli, le tattiche di guerra si evolsero con l'uso efficace della fante- ria e dell'artiglieria sul campo di battaglia. Inoltre, divenne sistematica la guerra navale. La rivoluzione militare cam- biò il costo della guerra a tal punto che ebbe un impatto economico sulla società in termini di costi, finanziamen- ti e crescita dello stato buro- cratico. Nella guerra ottoma- no-veneziana (1570-1573) Venezia spese 2,5 milioni e mezzo di ducati. Le spese di guerra dello Stato Pontificio aumentarono di quasi il qua- ranta per cento nel 1480. Se nel Medioevo le guerre erano dominate dalla cavalle- ria, durante le interminabili campagne delle guerre italia- ne, i picchieri svizzeri e i ter- cios spagnoli, tutte e due for- mazioni di fanteria, si distin- sero come truppe formidabili. La nuova guerra implicava più organizzazione, discipli- na, efficienza e affidabilità. "In Italia gli eserciti statali crebbero con il passaggio dal Comune alla Signoria", dice Merlo. In Europa, gli eserciti divennero permanenti quan- do i monarchi europei conso- lidarono il potere, centraliz- zando gli Stati negli anni 1450-1648. Sia gli Stati italia- ni che le monarchie europee assolute si affidavano anche alle truppe mercenarie. Esse contribuirono a combattere le guerre e a mantenere l'ordine all'interno dei regni. Spesso le città-stato italia- ne erano gestite da mercenari che assumevano i migliori condottieri stranieri indipen- denti per armare gli uomini e condurre ostilità all'interno degli Stati italiani. Merlo dice che è difficile s t a b i l i r e d o v e l e a r m i d a fuoco hanno debuttato in bat- taglia. "Credo che all'inizio le usassero i rivoltosi", osserva. Tuttavia, sembra che le prime battaglie effettivamente deci- se dalle armi da fuoco siano state combattute sul suolo italiano durante le battaglie italiane, in particolare i com- battimenti tra le truppe fran- cesi e spagnole all'inizio del XVI secolo. Tra i luoghi di battaglia ci furono Marignano ( 1 5 1 5 ) , B i c o c c a ( 1 5 2 2 ) e soprattutto Pavia (1525). Lo storico Zagli dice che SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Continua a pagina 33 Suolo italiano: giganti e geni della rivoluzione militare La città Fortezza di Palmanova (Photo: Wikicommons/Public Domain)