L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-24-2020

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GIOVEDÌ 24 DICEMBRE 2020 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Addio a Paolo Rossi, straordinario 'bomber della nor- malità' nel cuore degli italiani dal Mondiale dell'82 I l 2020 si conferma un anno tremendo, caratterizzato dalla pandemia connessa al CoVid- 19 e tristemente carico di lutti, di personaggi celebri e non. Anche il mondo del calcio si è trovato a pagare un pesante tributo: in due settimane ci hanno lasciato Diego Armando Maradona, pro- babilmente il più grande calcia- tore di tutti i tempi, e Paolo Rossi, l'eroe del Mundial di Spagna '82. ADDIO SILENZIOSO - Rossi se ne è andato in silenzio, cogliendo i più alla sprovvista, a soli 64 anni. Pablito è stato scon- fitto da un tumore ai polmoni, scoperto quasi per caso e divenu- to drammaticamente imbattibile in poco tempo. I funerali hanno mostrato l'amore profondo degli italiani per il grande campione. L'ASCESA - Rossi comincia la carriera sfruttando le doti atle- tiche (rapidità e agilità) e l'intui- to: sapeva anticipare in modo straordinario le traiettorie del pallone, facendosi sempre trova- re al posto giusto. Inizialmente - tra Santa Lucia, Ambrosiana e Cattolica Virtus - è impiegato come ala d'attacco, ruolo in cui può far valere la velocità. Viene notato dalla Juventus e, dopo la trafila nelle giovanili bianconere, ecco la svolta: viene prestato al Como, dove il suo destino si incrocia con quello di Osvaldo Bagnoli. È proprio l'allenatore milanese a intravedere in Rossi la stoffa del centravanti, spostandolo in posi- zione più centrale e cambiandone la storia. Dopo la breve esperien- za al Como, Rossi (sempre dalla Juventus) passa in comproprietà al Vicenza ed è proprio in bian- corosso che esplode. Consacrato definitivamente come centravan- ti, il giovane toscano si impone rapidamente e nel 1977/78 vince la classifica marcatori. Paolo Rossi, davanti al portie- re è letale, ma ha anche movenze leggiadre: il suo tocco di palla è delicato e leggero, quasi etereo. E' un "impasto tra Nureyev e Manolete", scriverà Giorgio Tosatti: alla grazia del ballerino, abbina la stoccata letale del tore- ro. Già a Vicenza, però, comin- ciano, i problemi alle ginocchia, che diverranno doloroso tratto distintivo della carriera della punta. Dopo l'esplosione dell'at- taccante, il presidente del Vicenza Giusy Farina, riesce cla- morosamente a risolvere la com- proprietà a proprio favore (pagando Rossi, alle buste, oltre due miliardi di Lire). La scalata dell'attaccante sembra inarrestabile, visto che, grazie al grande feeling con il Ct Bearzot, conquista in pianta sta- bile la Nazionale. La consacra- zione del bomber arriva al Mondiale di Argentina '78: Rossi - che proprio in quell'esta- te si guadagna il soprannome di Pablito - con i suoi gol rapinosi (ormai un marchio di fabbrica) è protagonista in un'Italia bella e sfortunata che chiude al quarto posto la competizione. LA CADUTA - Nel 1979/80 Rossi passa al Perugia, dove rie- al capocannoniere della Serie A, Roberto Pruzzo. Il Mundial comincia malissimo, con un'Italia che arranca (si qualifica dopo tre sofferti pareggi) e un Rossi che appare fuori condizio- ne (sottopeso e con scarso tono muscolare). Piovono le critiche contro l'attaccante, come contro il Ct. Ma la rinascita è vicina. Rossi sente la fiducia di Bearzot e lavora tantissimo, per riacqui- stare una condizione adeguata. Nella seconda fase l'Italia si sve- Pablito non si ferma più: dop- pietta decisiva in semifinale (2-0 sulla Polonia) e gol di apertura nella finalissima (Germania Ovest superata per 3-1). FINE ANZITEMPO - Per Rossi è l'apice della carriera: le surreali prestazioni del Mondiale gli valgono il Pallone d'Oro del 1982. L'anno successivo è pro- tagonista nella Juventus (13 gol, Scudetto e Coppa delle Coppe conquistati). Nel 1984-85, però, complici problemi sempre più seri alle ginocchia, perde posti nelle gerarchie bianconere (con- quista comunque la Supercoppa Europea e la Coppa dei Campioni) e viene poi ceduto al Milan, ricongiungendosi con Farina, suo presidente ai tempi di Vicenza. I continui problemi fisici, però, impediscono a Rossi di imporsi in Rossonero (segnò solo 2 reti, entrambe in un derby) e, dopo solo un anno, viene ceduto al Verona, inserito nella trattativa che porta a Milano Galderisi. In Gialloblu, Rossi disputa l'ultima stagione, contribuendo con 4 reti alla qualificazione degli Scaligeri alla Coppa Uefa. Al termine del Campionato, Pablito - tartassato dai problemi alle ginocchia - appende le scar- pe al chiodo. EROE NORMALE, CAM- PIONE DEL POPOLO - Rossi è stato un calciatore all'apparen- za normale. Anche la sua carrie- ra, contraddistinta dai chilometri macinati sui campi di provincia e vincolata a un corpo tutt'altro che statuario, poteva trascorre nell'anonimato (e anche chiu- dersi anzitempo, dopo lo sfortu- nato coinvolgimento nel Totonero). Eppure, questo 'ita- liano comune' è diventato l'eroe di una Nazione intera, guidando gli Azzurri alla conquista di un Mondiale insperato, che manca- va dal 1938. Forte di intuito e determina- zione (questi sì fuori dal comu- ne), ha segnato un'epoca: quella della transizione dai sofferti 'anni di piombo', al più frizzante e spensierato decennio degli anni '80, rimanendo nei cuori degli Italiani, non come simbolo di una squadra di club, ma della Nazionale. Se per caratteristiche tecniche il suo erede non può che essere stato Filippo Inzaghi, a livello di immagine, la sua parabola si avvicina tantissimo a quella di Salvatore Schillaci, che non viene certo ricordato per i gol realizzati con Juventus ed Inter, ma per aver fatto sognare - con indosso la maglia azzurra - un'intera Nazione, durante le notti magiche di Italia '90. Un simbolo, che dall'82 è entrato nel cuore degli italiani. STEFANO CARNEVALI alcuni degli organizzatori del calcioscommesse, senza una vera consapevolezza della situa- zione, né alcun accordo sotto- scritto o denaro intascato) - non riesce a scagionarsi ed è sospeso proprio alla vigilia dell'Europeo 1980, organizzato dall'Italia. LA RINASCITA - Nel periodo lontano dai campi da gioco, l'attaccante viene soste- nuto soprattutto da Giampiero Boniperti (che si attiva per ripor- tarlo alla Juventus) e da Bearzot. sce a giocare solo 28 partite (segnando comunque 13 gol) perché poi, coinvolto nello scan- dalo del Totonero, viene squalifi- cato per due anni. Rossi - che con ogni probabilità non è mai stato davvero coinvolto nelle partite truccate (si parla di un colloquio di pochi minuti con Il Ct, convinto della buona fede di Rossi, non gli fa mai mancare il proprio appoggio e, sorpren- dentemente, nonostante fosse tornato a giocare solo in aprile (3 partite, un gol nella stagione del ventesimo Scudetto bianconero), lo convocò per il Mondiale di Spagna, preferendolo addirittura glia e Rossi con lei: dopo la vit- toria sull'Argentina campione del Mondo (2-1, con reti di Tardelli e Cabrini), il 5 luglio c'è la sfida con il favoritissimo Brasile. Sorprendentemente sono gli Azzurri ad imporsi per 3-2 e Rossi, autore di una clamorosa tripletta, è l'eroe di giornata. Paolo Rossi, ex giocatore della Nazionale e campione mondiale di Spagna 82(Ph Fabio Diena - Dreamstime.com)

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