L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-7-2021

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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 7 GENNAIO 2021 D e i s e t t e c o m u n i d e l Val di Noto c h e f a n n o p a r t e d e l p a t r i m o n i o m o n d i a l e dell'UNESCO dedicato al barocco siciliano, Scicli è forse il meno conosciuto. Opulenta e del colore dell'o- ro, la Scicli che vediamo oggi è il risultato del grande sfor- zo artistico e architettonico c o m p i u t o d o p o c h e g r a n parte del Val di Noto fu rasa al suolo, nel 1693, da un ter- remoto mortale. Lungi dal c o n s i d e r a r e u n a t r a g e d i a c o s ì i m m a n e u n p u n t o a favore, è tuttavia vero che la ricostruzione ne ha fatto, per dirla con lo scrittore Elio Vittorini, "forse la città più bella del mondo". Sorta alla confluenza delle valli di Modica, Santa Maria La Nova e San Bartolomeo, appena a sud di Modica e Ragusa, Scicli ospita oggi circa 25.000 persone. Con le s u e s e t t e s o r e l l e , Caltagirone, Militello (in Val d i C a t a n i a ) , C a t a n i a , M o d i c a , N o t o , P a l a z z o l o Acreide e Ragusa, dal 2002 f a p a r t e d e l p a t r i m o n i o mondiale dell'UNESCO, in nome, lo abbiamo già detto, della sua architettura. Come ci si aspetterebbe da una città interamente costruita in stile barocco, le sue strade sono un susseguirsi ipnotico di chiese e palazzi, sinuosi come la seta e luminosi e ric- chi come l'oro. Culla della storia e dell'arte, senza dub- bio, ma anche meta obbliga- ta per tutti gli amanti della tv popolare, perché è qui che è ambientata una parte della f a m o s a s e r i e d e l C o m m i s s a r i o M o n t a l b a n o , t r a t t a d a i p l u r i p r e m i a t i r o m a n z i d i Andrea Camilleri. Se il suo aspetto attuale è b a r o c c o , S c i c l i h a o r i g i n i molto più antiche. Gli storici fanno risalire i primi inse- diamenti nella zona a 3000 anni fa, ai tempi dei Siculi, il popolo preromano che per p r i m o c o l o n i z z ò l e c o s t e della Sicilia. Infatti, sia l'iso- la che Scicli gli devono il nome. Più precisamente lo devono a "Siclis" o all'arabo " S i k l a h " , t e r m i n i c o n c u i erano conosciuti in tutto il Mediterraneo. Durante la dominazione araba del X-XI secolo, Scicli conobbe il suo primo periodo d'oro; poi, dopo anni di dominio feuda- le imposto dai Normanni e m o n i o i m m a t e r i a l e dell'UNESCO. Forse vi starete chiedendo di quel collegamento con Montalbano di cui abbia- m o p a r l a t o p o c o f a . . . D a l 1999 Scicli è infatti sede del Commissario Montalbano di R a i 1 e d e l G i o v a n e M o n t a l b a n o d a l 2 0 1 2 . I l n o m e d ' a r t e d i S c i c l i è Vigata, e se conoscete lo spettacolo, allora ben cono- s c e r e t e v i a F r a n c e s c o Mormino Penna, perché è qui che si trova il commissa- r i a t o d i M o n t a l b a n o : è , infatti, il Municipio di Scicli. Montalbano passeggia anche in altri luoghi della zona, c o m e P i a z z a C a r m i n e , Palazzo Iacono (il Palazzo della Pretura nella serie), il complesso della Madonna del Rosario e molti altri. Infine, ma non per questo meno importante, Scicli è buona cucina. Attenzione, questo non vale solo per Scicli, ma per la Sicilia nel suo complesso, naturalmente. I piatti tipici di Scicli sono il risultato di una lunga tradizione che si fonda sui sapori, la storia e i p r o d o t t i d i q u e s t a p a r t e della Sicilia. L'olio extraver- gine di oliva, le verdure, la frutta e il pesce, ma anche i fantastici formaggi sono il cuore della cucina locale. Cercate qualche esempio? A Scicli, dovreste provare le 'mpanate, tasche di pasta di pane ripiene di vari sapo- ri, dai cavolfiori alle patate, dalla carne di maiale all'a- g n e l l o ( s o p r a t t u t t o a Pasqua), dal pollo al pesce e persino al riso. Le Scacce sono fatte sempre con pasta di pane, che viene arrotolata molto sottile, ripiena di soli- to con pomodoro e cipolla o pomodoro e formaggio, ma a n c h e c o n p r e z z e m o l o e proseguito sotto la corona d'Aragona, Scicli si sviluppò n e l l e d i m e n s i o n i a t t u a l i sotto i Borboni. Il XVII seco- l o f u t r a g i c o p e r l a c i t t à , prima un'epidemia di peste poi il tragico terremoto del 1693 che la distrusse com- pletamente. Fare un elenco dei luoghi da vedere a Scicli è difficile, perché la città e tutto il terri- torio circostante sono sem- plicemente belli e pieni di s i t i i n t e r e s s a n t i . L'esplorazione urbana può senza dubbio iniziare dalla s u a v i a p r i n c i p a l e , v i a F r a n c e s c o M o r m i n o Penna: è il vero fulcro del- l'attività di Scicli, costituita da palazzi e chiese barocche, t r a c u i P a l a z z o S p a d a r o , Palazzo Carpentieri, Palazzo di Città, la Chiesa di San Giovanni Evangelista, quella di San Michele e quella di Santa Teresa. Tutta la via, come gran parte della città storica, è stata costruita con la pietra bianca locale, ed è per questo che, sotto il sole, Scicli brilla e appare dorata. Da vedere anche Palazzo Beneventano: lo storico dell'arte britannico Anthony Blunt lo ha notoriamente incoronato come il più bel palazzo barocco della Sicilia. Lungo tutte le colline - qui c'era l'antica Scicli dell'e- poca pre-terremoto - trovia- mo altri punti focali storico- artistici: la Chiesa di San M a t t e o , c h e f u l a c h i e s a principale della città fino alla fine dell'Ottocento, ma anche le chiese dedicate a Santo Spirito e Santa Lucia, insieme ad architetture mili- t a r i e c i v i l i c o m e i l Castiddazzu (XV secolo) e i l C a s t e l l o d e i T r e Cantoni. I l p a t r i m o n i o b r i l l a i n città grazie alle numerose feste che animano l'anno. Un misto di tradizione, fede e folklore, sono soprattutto le tre feste di primavera, o Trittico della Primavera, ad attirare l'attenzione dei visitatori. La Cavalcata di San Giuseppe - festa dei fiori a marzo - i riti tradizio- n a l i d e l l a S e t t i m a n a S a n t a , e l a F e s t a d e l l a Vergine Guerriera, cele- brata l'ultimo sabato di mag- gio, fanno parte del patri- melanzane, ripiegata e cotta al forno. Tipiche della Sicilia orientale, ma diffuse in tutta l'isola, sono considerate un alimento base del cibo di strada siciliano. A proposito, Scicli, naturalmente, adora i suoi arancini, qui chiamati a r a n c i n e e i c a n n o l i . S e avete la fortuna di conoscere qualcuno del posto, potreste finire per fare uno spuntino a c a s a s u a c o n i p a n i r i casa cunzatu, tradizionali panini tostati al forno fatti c o n p a n e f a t t o i n c a s a e ripieni di olio d'oliva, for- maggio, origano, pomodori secchi e, a volte, acciughe secche. Se avete voglia di un dolce e volete qualcosa di più "esotico" dei cannoli, allora non cercate oltre il biancomangiare, un tipi- co dolce siciliano di origine araba a base di latte di man- d o r l a , s c o r z a d i l i m o n e , miele locale e cannella. SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI Una viuzza caratteristica di Scicli (Photo: Milacroft/Dreamstime) Scicli: Barocco siciliano, Montalbano e prelibatezze degne di un re

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