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www.italoamericano.org 13 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 7 GENNAIO 2021 SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI S e dovessimo tro- vare una buona s t o r i a d i C e n e - r e n t o l a n e l m o n d o d e i distillati (di tipo liqui- do), la grappa potrebbe essere proprio quella che fa al caso nostro. Pensata per secoli come la bevanda dei poveri, il XX secolo ha visto la grappa elevarsi a prodotto d a i n t e n d i t o r e , d e g n o d i nota come distillato ricerca- to... e la favola continua. Se i digestivi italiani, quelli dopo i pasti, che si dice aiutino il rendimento gastrico, non sono qualcosa a cui si avete prestato molta attenzione se non con un o c c a s i o n a l e s o r s o d i u n Limoncello troppo zucchera- to, ci si potrebbe chiedere cosa sia esattamente la grap- p a . I n b r e v e , l a p o t e n t e bevanda è il risultato del recupero dei resti - steli, polpa, raspi, semi - dell'uva pressata per il vino e della distillazione in un'acquavite vigorosa che possiede dal 35 al 60 per cento di alcol. La storia che si cela dietro al prodotto è degna di essere raccontata, dai suoi umili i n i z i f i n o a l l ' a l t o l i v e l l o odierno. Un tempo considerata l'e- lisir dei contadini e dei colti- vatori oppressi, la grappa non era certamente stimata abbastanza da essere ricor- d a t a n e l l a p i t t u r a o n e l canto. Ma, come in un buon giallo, esistono prove suffi- cienti per offrire un resocon- to abbastanza attendibile sulle origini della grappa. Poiché ogni acquavite deve essere sottoposta a un pro- c e s s o d i d i s t i l l a z i o n e , l a g r a p p a e q u a l s i a s i a l t r o distillato non potevano esi- stere prima della capacità di distillare. Un'antica leggen- da racconta che un soldato romano distillò la grappa per la prima volta nel corso del II secolo nei pressi della c i t t à s e t t e n t r i o n a l e d i B a s s a n o D e l G r a p p a . Usando un dispositivo con cui era fuggito dall'Egitto, il soldato eseguì il processo che aveva osservato: racco- gliere le vinacce (purè di semi, pelle, ecc.), bollire, q u i n d i d i s t i l l a r e f i n o a d avere un liquido abbastanza potente da mummificare le interiora. Pur essendo una bella storia, è anche impro- babile; all'epoca non esiste- va una strumentazione in grado di distillare corretta- mente. Oh bene. Esistono tuttavia prove affidabili che confermano che il processo di distillazio- ne sia stato pienamente svi- luppato in Medio Oriente entro l'VIII secolo. Le cro- ciate moresche e quelle a seguire si sono diffuse non solo nel caos, ma anche nel know-how della distillazio- ne. Le prove scritte descrivo- no in dettaglio la produzione dell'"acquavite" (acqua della vita), il termine antiquato usato per le vinacce distilla- te, in corso a Solerno dal 1300. Il suo scopo, però, non aveva nulla a che fare con il piacere; era il mezzo perfetto per conservare le erbe medi- cinali procurate e vendute dai monaci benedettini. È facile immaginare che qualcuno, in una notte italia- na di freddo intenso, abbia notato la sensazione di calo- r e e d i c o n f u s i o n e c h e s i prova quando si beve il toni- c o d e i m o n a c i . Testimonianze scritte del XIV secolo confermano che anche altre tradizioni hanno preso piede: la produzione di grappa nelle regioni setten- trionali del Trentino-Alto Adige e della Val d'Aosta erano decollate. La bevanda dei poveri era ormai un bene prezioso per scacciare le fati- che di una vita dura e il fred- do dell'inverno. Alla fine, la p o p o l a r i t à d e l l a b e v a n d a attirò l'attenzione dei funzio- nari e la produzione divenne autorizzata... e, naturalmen- te, tassata. La pretesa che la grappa sia unicamente italiana può essere attribuita all'impegno di un solo uomo. Bartolo Nardini si fece strada dal Trentino al Veneto nel 1779 alla ricerca di un luogo adat- to per costruire una distille- ria. La sua scelta di un luogo a d i a c e n t e a l l a c i t t à d i Bassano del Grappa fu una buona scelta: fu fondata la prima distilleria di grappa d'Italia. In breve, il nome Nardini divenne sinonimo di grappa pregiata... ed è così ancora oggi. Non si sa se la grappa sia stata battezzata con tale nome per la scelta del luogo da parte di Bartolo o se, in realtà, non si tratta di un ritorno al latino grap- papolis, termine che signifi- c a " m a n c i a t a d i g r a p p o l i d'uva". Nardini conosceva il s u o p r o d o t t o s o l o c o m e "aquavite di vinaccia", tra- dotto letteralmente "acqua di vita dalla vinaccia", termi- ne ancora oggi presente sul- l'etichetta Nardini. Quel che è certo, però, è che il termine grappa non fu di uso comu- ne fino al 1951, quando l'ac- quavite ottenne la denomi- nazione riconosciuta. Gli innegabili umili inizi della grappa si sono certa- mente evoluti. Il boom eco- nomico italiano del secondo dopoguerra ha catapultato lo stile e le merci italiane sulla scena mondiale, compreso questo digestivo particolar- mente forte. Una volta distil- l a t a g r o s s o l a n a m e n t e i n qualcosa di simile a una tre- mentina che induce euforia, la raffinatezza si è sviluppata insieme alla popolarità della grappa. N e l 1 9 7 3 , G i a n n o l a Nonino aprì un nuovo capi- tolo per la grappa. Cercando di modernizzare la distilleria di famiglia, Giannola soste- nen il concetto di grappa monovarietale. La sua perse- veranza diede i frutti. I viti- gni monovarietali, noti come monovitigno, sono diven- tati l'elite del mondo della g r a p p a . U n a l t r o a s p e t t o della ricerca di Giannola è stato quello di preservare la produzione degli antichi viti- gni. Ciò che era buono per l'uva era buono per i conta- d i n i ; q u e s t e v a r i e t à s o n o s t a t e r i c o n o s c i u t e c o m e patrimonio protetto, mentre i contadini sono stati incen- tivati a coltivare le antiche viti. Molto più dell'infuocato distillato italiano, le grappe offerte oggi si presentano in una gustosa serie di classifi- c a z i o n i . V a r i e t à c o m e l'Aromatica distillata da uve altamente aromatiche, la v e c c h i a g r a p p a "Stravecchia" invecchiata in botte, o l'Aromatizzata con la sua essenza naturale infusa, si prestano a soddi- sfare i palati individuali. N o n s i e t e s i c u r i d i c o s a potreste preferire? Nessun problema... come per il vino, a n c h e l e d e g u s t a z i o n i d i grappa sono diventate molto popolari. Un metodo, se si preferisce saltare la degusta- zione, consiste nel tuffarci dentro la punta delle dita, s p a z z o l a r e i l d o r s o d e l l a mano e inalare l'aroma. Non solo si otterrà un senso affi- dabile del sapore, ma verrà rilevato quello che creativa- mente è conosciuto come l'o- dore del "negozio di anima- li", indicativo di una cattiva grappa, prima che la vostra lingua faccia la spiacevole scoperta! Se la maggior parte dei novizi viene introdotto alla grappa dopo una bella cena italiana e qualche bicchiere di vino, ci sono altre opzioni per gustare questo distillato italiano unico. Un espresso dopo cena è quasi un'esigen- za in Italia, ma come affron- t a r e l a c a f f e i n a a t a r d a notte? Con un caffè corret- t o , n a t u r a l m e n t e ! B a s t a mettere una dose di grappa nel caffè... correzione effet- t u a t a . S e p e n s a t e d i a v e r bisogno di un po' più di cor- rezione, diciamo, chiedete u n a m m a z z a c a f f è . B u t t a t e g i ù u n a t a z z a d i espresso, e subito dopo un b i c c h i e r i n o d i g r a p p a . . . i sogni d'oro sono garantiti! Ma se non vi sentite così audaci, un risciacquo con il resentin (piccolo risciac- quo) potrebbe essere suffi- ciente. In poche parole, una v o l t a s c o l a t o l ' e s p r e s s o , q u a l c h e g o c c i a d i g r a p p a viene fatta roteare intorno alla tazza per raccogliere gli ultimi residui di caffè... e va giù. Se la vostra esperienza iniziale con la grappa non è stata così meravigliosa, forse è il momento di provarla. Permettete a qualcuno del settore di suggerirvi un'eti- chetta, poi annusate – fate il vortice - sorseggiate. Questa bella tradizione italiana può scaldare non solo lo stoma- co, ma anche il cuore. Grappa servita nei classici bicchieri bombati usati per il suo consumo (Photo Ppy2010ha/Dreamstime) Dagli stracci alla ricchezza: storia della grappa, unicamente italiana