L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-7-2021

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GIOVEDÌ 7 GENNAIO 2021 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | S e l ' E g i t t o h a l e Piramidi, l'Italia ha Pompei. E' un passato che non smette di stupire quello che continua a riaffio- rare dalle ceneri vesuviane ma è anche la conferma di quanto la scienza, che già si sta prodigando per riportarci alla normalità, sia uno stru- mento fantastico per restitui- re identità e significato a frammenti e cocci sepolti dal più catastrofico evento natu- rale della storia romana. Ci sta dando le lenti per vedere cos'era Pompei, come si vive- va e ci si vestiva, come la gente trascorreva il tempo e oggi possiamo persino sapere cosa mangiava, con un'accu- ratezza mai raggiunta prima. Un serbatoio di meraviglie che regala sorprendenti pagi- ne di storia antica ma che oggi è soprattutto un gioiello dell'arte inestimabile della conservazione. "Pompei è indicata nel mondo come un esempio di tutela e gestione, tornando a essere uno dei luoghi più visitati in Italia in cui si fa ricerca, si continua a scavare e si fanno scoperte straordinarie come questa" ha dichiarato il ministro per i Beni e per le attività culturali e p e r i l t u r i s m o , D a r i o Franceschini. Ma è anche un simbolo di ripresa, "una sto- ria di riscatto fantastica", usando le parole del ministro, capace di restituire alla mera- viglia di tutti un sito di diffici- le manutenzione, delicatissi- m o e d a s e m p r e p r e d a d i furti, vandalismo e crolli. Pompei, sepolta duemila anni fa da metri di ceneri e lapilli, grazie a ricerca, grandi pro- fessionalità e ad eccellenze tutte italiane riaffiora nella sua magnificenza. Continua a sorprendere e come un'indo- mita Fenice racconta, attuale c o m e n o n m a i i n q u e s t o periodo, storie di rinascita. Nel parco archeologico più spettacolare d'Italia per la ric- chezza e la varietà di reperti che ancora restituisce, è rie- m e r s o u n m e r a v i g l i o s o Termopolio affrescato che conserva ancora le tracce dei cibi consumati all'epoca e che, al momento della scoper- ta, ha regalato un intenso profumo di vino datato 79 dopo Cristo. Un bancone da t a v o l a c a l d a c o n t a n t o d i anfore e insegna commerciale p e r l a v e n d i t a d i c i b o d a asporto: il nostro street food era già molto in voga allora. I più poveri non avevano una cucina in casa per cui era nor- male frequentare locali che preparavano cibi destinati alla vendita. Solo a Pompei si calcolano un'ottantina di atti- v i t à s i m i l i . M a i n e p o c a r o m a n a e r a u n ' a b i t u d i n e comune consumare pasti e bevande calde all'aperto, insomma pranzare fuori. L'eccezionalità del ritrova- mento, al di là della bellezza e della perfetta conservazione dei dipinti di una ninfa mari- na a cavallo e di animali con colori talmente accesi da sembrare tridimensionali, sta nei "dolia", i recipienti in ter- racotta incassati nel bancone in muratura perché lì sono stati trovati resti di cibo pre- ziosissimi nella loro unicità. Dalle tracce degli alimenti, ora all'esame dei laboratori, si risalirà alle abitudini ali- mentari di età romana. Le prime analisi confer- mano come le pitture sul bancone rappresentino le pietanze e le bevande vendu- te all'interno del Termopolio (thermopolium da termos- caldo e poleo-vendo): delle anatre dipinte è stato effetti- vamente rinvenuto un fram- mento osseo all'interno di un contenitore, insieme a tracce di maiale, capretto o agnello, pesce e lumache di terra, t e s t i m o n i a n d o l a g r a n d e varietà di prodotti di origine animale che venivano consu- mati. Ma è emersa anche una possibile ricetta. Alcuni resti m o s t r e r e b b e r o l ' i m p i e g o congiunto di mammiferi, uccelli, pesce e lumache nella stessa pietanza: una specie di paella. In un altro contenito- re invece, è stato trovato vino mescolato con fave, intenzio- n a l m e n t e f r a m m e n t a t e o macinate. Sulla base della giara una tegola separava i legumi dal liquido per evitare di mescere il vino insieme con il suo fondo. Lo scrittore e gastronomo romano Marco Gavio Apicio vissuto fra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., nel "De Re Coquinaria" ci spiega: le fave venivano usate per modificare il gusto e il colore del vino, sbiancandolo. La sua "Arte Culinaria" è ad oggi la principale fonte super- stite sulla cucina nell'antica Roma ma della raccolta di ricette ci resta solo un rifaci- mento in latino volgare forse del IV sec. d.C. Avere trovato i pasti, equivale ad avere la fonte primaria. Vale come l'i- scrizione a carboncino trova- ta nel 2018 sul un muro di una domus in restauro, che sposterebbe definitivamente in ottobre la data di eruzione del vulcano. Una scoperta dal valore inestimabile. Dietro a questo tesoro, c'è un team interdisciplinare che rielabora tutte le informazio- ni e tira fuori molto più del r e p e r t o d a e s p o r r e i n u n museo perché il geologo e il vulcanologo hanno potuto letteralmente immergere le mani negli strati di materiale piroplastico; l'antropologo fisico, l'archeobotanico, l'ar- cheozoologo hanno potuto far riemergere persone, oggetti, materiali, piante sepolte da strati di ceneri; l'architetto ricostruire in 3D, e con una cura eccezionale del dettaglio, l'arredamento e la bellezza delle case pompeiane, del centro abitato, scoprire persi- no come avvennero i crolli sotto il peso della pioggia di detriti vulcanici o capire che al momento dell'eruzione erano in corso cantieri edili e lavori fognari che, dopo il ter- remoto del 62 d.C., interessa- vano un intero quartiere. Quello della Regio V, dove è riaffiorato il Termopolio, è un'area di scavo indagata solo parzialmente nell'ambito del Grande Progetto Pompei per la messa in sicurezza e il con- s o l i d a m e n t o d e i f r o n t i d i scavo storici ma sta regalan- do ritrovamenti esclusivi, che NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua a pagina 7 Il Termopolio portato alla luce è conservato in modo stupefacente, con gli affreschi che hanno mantenuto la brillantezza cromatica originale quasi immutata (Photo: Luigi Spina) Pompei, continua a rinascere dalle ceneri

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