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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 21 GENNAIO 2021 A l b e r t o A n g e l a , f a m o s o paleontologo e autore ita- liano, è conosciuto e apprez- zato per il suo modo di par- lare di storia, amichevole con il pubblico ma preciso: che si guardi uno dei suoi documentari o si legga uno dei suoi libri, la storia diven- ta accessibile a tutti, anche a chi ne sa poco e può non a v e r e m o l t a e s p e r i e n z a . A n g e l a r i e s c e a n c h e a d accontentare gli studiosi, grazie all'accuratezza e ai dettagli delle sue ricostru- zioni storiche e al fatto che lui stesso, come archeologo, è uno studioso. Nel suo ultimo libro, pub- blicato poco prima di Natale da Harper e Collins, Angela porta i suoi lettori a Roma ai t e m p i d e l l ' i m p e r a t o r e N e r o n e , p o c o p r i m a d e l tragico incendio che avrebbe distrutto la città quasi com- pletamente: la Roma impe- riale che conosciamo e di cui siamo circondati è infatti q u e l l a v e n u t a d o p o i l Grande Incendio. L'Ultimo Giorno di Roma - questo il titolo del libro - offre ai let- tori l'opportunità di vedere un aspetto di Roma che ai più è poco conosciuto: una città costruita in gran parte i n l e g n o , c o n a l t i e d i f i c i simili ai nostri condomini che costituivano la maggior parte delle zone popolari, e vicoli stretti e intricati, dove perdersi doveva essere la norma. Ora, poiché il libro è dedi- c a t o a n c h e a l G r a n d e Incendio, c'è una categoria di cittadini romani di quegli a n n i c h e h a n n o u n r u o l o essenziale nella narrazione di Angela: i Vigiles, i vigili del fuoco di Roma. Sono, infatti, gli occhi e le gambe che ci mostrano e ci accom- pagnano in giro per la città per un giorno intero, inse- g n a n d o c i l e a b i t u d i n i , i costumi e le attività quoti- diane delle persone a loro coeve. I vigiles erano un corpo essenziale per la salvaguar- dia della città: dicevamo che Roma, in quegli anni, era per lo più costruita in legno e , c o n l ' u s o d i f f u s o d e l l e lampade ad olio, le strade strette e la presenza nel cen- t r o d e l l a c i t t à d i g r a n d i depositi di cereali e farina (sì: la farina è altamente infiammabile, lo sapevate?), i l r i s c h i o d i i n c e n d i e r a enorme. I vigiles romani sono gli antenati dei nostri moderni vigili del fuoco e, c o n l o r o , c o n d i v i d o n o molto, a partire dal tipo di intervento, dai loro stru- m e n t i e d a l m o d o i n c u i erano organizzati. Una diffe- renza notevole è che i vigiles avevano anche compiti di polizia: la tutela della legge durante le ore notturne era compito loro. I l c o r p o d e i v i g i l e s , o Militia Vigilum, fu istituito dall'imperatore Augusto nel 6 d.C. per proteggere la città dagli incendi e per far r i s p e t t a r e l a l e g g e . F u i l primo corpo dei vigili del fuoco organizzato e specia- lizzato della storia. Il giorno dell'istituzione, solo 600 uomini erano stati addestra- ti per essere vigiles, ma con il tempo il loro numero è salito a ben 7.000. Il loro nome deriva dal verbo vigi- lare, che significa sorveglia- r e e , i n i t a l i a n o , i n o s t r i moderni vigili del fuoco, hanno ereditato il nome dai loro antenati romani. Roma era già una grande c i t t à i n q u e i p r i m i t e m p i dell'Impero, e Augusto la fece dividere in 14 zone per facilitarne l'amministrazio- ne. Poi creò sette brigate di vigili del fuoco, note come cohortes, ognuna formata da circa 1000 uomini. Una sola cohors era responsabile di due zone della capitale, e aveva le proprie caserme, o stationes, e una serie di uffi- ci sul campo chiamati excu- bitoria (excubitorium al sin- golare). Per quanto riguarda l'orga- nizzazione pratica del corpo, la Militia Vigilum seguiva gli standard militari dell'e- poca: come detto, le cohor- tes erano sette, ognuna divi- sa in 7 centurie. Ogni centu- ria era guidata da un centu- rio, centurione. La Milizia Vigilum nel suo insieme era g u i d a t a d a l P r a e f e c t u s Vigilum. Come ogni corpo m i l i t a r e , a v e v a n o i l l o r o motto: "Ubi dolor ibi vigi- les", dove c'è dolore, ci sono i vigili del fuoco. T u t t i i v i g i l i d e l f u o c o sapevano come spegnere gli incendi, perché era il loro compito principale, ma ogni cohors, coorte, aveva vigiles specializzati in altre mansio- ni (anche se per lo più legate a g l i i n c e n d i ) : c ' e r a n o g l i aquarii, che si occupavano d e l l ' a p p r o v v i g i o n a m e n t o idrico mentre spegnevano gli incendi; i balneari, che si occupavano della sicurezza nei bagni pubblici; gli hor- r e a r i , c h e g a r a n t i v a n o l a sicurezza nei magazzini di R o m a e i s e b a c i a r i i , c h e dovevano accendere tutte le lampade a olio della città di notte e si assicuravano che queste continuassero a bru- ciare fino alle prime ore del mattino. S e n z a d u b b i o , p e r ò , g l i incendi erano la loro princi- pale responsabilità. Come d i c e v a m o , l a R o m a p r e - n e r o n i a n a e r a p e r l o p i ù c o s t r u i t a i n l e g n o e g r a n parte della sua architettura era rappresentata da insu- lae, edifici simili ai condo- mini odierni, dove vivevano molte famiglie. Se a questo si aggiunge il fatto che l'uni- ca fonte di luce e di calore a quei tempi era il fuoco, è semplice immaginare quan- to fossero comuni e frequen- ti gli incendi e quanto velo- cemente si potessero propa- gare. Non era un compito f a c i l e i e r i , c o m e n o n l o è oggi: le strade strette della capitale erano sempre piene di traffico e, spesso, raggiun- gere rapidamente un incen- dio significava dover lottare contro la folla. E la zona da controllare era enorme, per- ché Roma aveva 423 quar- t i e r i d i v e r s i , c o n p i ù d i 147.000 edifici e più di un milione di abitanti. E questo, 2000 anni fa! Se siete interessati all'ar- cheologia e, quando si potrà viaggiare di nuovo, visiterete Roma, allora assicuratevi di p a s s a r e u n p o m e r i g g i o a T r a s t e v e r e : l ì , 8 m e t r i sotto il livello della strada, potete visitare l'excubito- rium della VII Cohors, situa- to nell'omonima via: l'edifi- cio divenne un excubitorium nel II secolo d.C.. Fuori dalla capitale, ma non troppo lon- tano, si può visitare un altro e x c u b i t o r i u m a O s t i a Antica: l'edificio, costruito intorno al 90 d.C. e comple- tato negli anni successivi dall'imperatore Adriano, si sviluppava su due piani e aveva un portico centrale, attorno al quale erano rac- colte tutte le sale. L'aedicula dell'Excubitorium VII in Trastevere (Copyrighted work available under Creative Commons Attribution. Author: User:Marten253. License: CC BY 3.0) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI Vigiles, i vigili del fuoco dell'imperatore