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GIOVEDÌ 21 GENNAIO 2021 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Viaggio nella Puglia delle affascinanti gravine: quando i popoli più antichi vivevano e pregavano tra le rocce La chiesa rupestre di San Michele a Gravina In Puglia (Ph Alexandra Hameau da Dreamstime.com). Fu scavata nel tufo tra l'VIII e il X secolo la superficie terrestre. Formati dai canali d'impluvio che dal pianoro delle Murge scendevano al mare, gli spettacolari canyon e le sug- gestive gravine scavati nella roc- cia tufacea hanno permesso, dal periodo Neolitico fino agli anni '50, il fiorire di una civiltà "sot- terranea" di straordinario fascino e disegnando un itinerario che nessun tour operator offre al turi- smo di massa. Ci vuole curiosità e un po' di allenamento per scen- dere sotto la superficie della terra alla ricerca di una civiltà di origi- ni orientali capace di disegnare straordinarie testimonianze arti- stiche nel percorso delle grotte dipinte. Ma qualsiasi fatica verrà ripagata da un'esperienza unica nel suo genere, capace di rimane- re nei ricordi come una tappa straordinaria di un viaggio nell'Italia lontana dai riflettori. Quella nata tra le rocce delle Murge è una storia fatta di molti capitoli, che prende avvio dall'e- poca preistorica ma che trova nel medioevo (dal VI al XIII) le pagi- ne più intense. Gli insediamenti ipogei nacquero infatti per per- mettere si sfuggire ai pericoli in un'epoca in cui il crollo dell'Impero Romano di Occidente aveva lasciato il vuoto amministrativo e sociale, lascian- do campo a invasioni di popoli in armi (prima i Goti, poi i Longobardi e i Saraceni) e a tra- gici saccheggi e razzie. nasconde agli sguardi superficiali. Racchiusa entro il perimetro dei comuni di Gravina in Puglia, Altamura, Santeramo in Colle, Laterza, Ginosa, Castellaneta, Palagianello, Mottola, Massafra, Crispiano, Statte, Montemesola e Grottaglie, c'è una Puglia diffe- rente pronta ad offrirsi a chi vuole conoscere lo straordinario patri- mionio ipogeo della civiltà rupe- stre. Quello che attende chi arriva è un viaggio all'incontrario: ogni chilometro percorso equivale a una camminata a ritroso nel tempo, ogni metro disceso per- mette di scoprire graffiti e dipinti di elevata fattura, permettendo di dare un nuovo senso alla bellezza della terra pugliese. Quella di una terra ricca di fascino sopra e sotto GENEROSO D'AGNESE V iaggio in aereo fino a Bari o in treno fino a Lecce. Poi un pizzico di avventu- ra e un tanta voglia di scoprire un territorio che ama nascondersi al sole. E' questa la ricetta per sco- prire un angolo d'Italia che ti guarda dal basso in alto e che si Chi scelse di scendere nelle grotte lo fece innanzi tutto per salvare la propria vita per poi adattarsi al nuovo ambiente e tra- sformarlo in una comunità orga- nizzata. E la maggior espressione di tale comunità coincise con in manufatti adibiti per il culto. Gli abitanti delle grotte usarono nel migliore dei modi la protezione del territorio carsico e innestarono nell'habitat rupestre le loro tecni- che costruttive per dare vita a cripte e chiese rupestri, perfetta- mente mimetizzate dalla vegeta- zione sovrastante. Il materiale dello scavo delle grotte veniva riutilizzato per costruire le case- grotta, le fortificazioni, e i muri a secco di contenimento. Un inge- gnoso sistema di raccolta e cana- lizzazione delle acque piovane in cisterne consentiva un'autonomia idrica. I successivi periodi di relativa tranquillità sociale portarono ad abbandonare gli insediamenti rupestri per un graduale ritorno alla vita di superficie, relegando i manufatti a semplici ricordi e solo in epoca temporanea un'attenta ricerca ha permesso di riscoprire ben 97 differenti località attestanti la presenza di insediamenti rupe- stri con 400 insediamenti tra vil- laggi, santuari, chiese, cripte e complessi produttivi. Una vera e propria Puglia sotterranea pronta a stupire ancora una volta chi volesse scegliere questa terra per le proprie vacanze o per un viag- gio culturale. Pienamente inseriti nel sistema viario territoriale, gli insediamenti rupestri offrono molte sfumature costruttive e delineano pagine di una storia parallela a quella vissu- ta in superficie, permettendo di scoprire angoli di grande fascino. Quello che parte da Massafra e si snoda attraverso Mottola, Castellaneta, Laterza e Ginosa, viene definito ad esempio il pre- corso delle "grotte dipinte", in cui è possibile ammirare affreschi e cripte suggestive come quelle di Massafra. Costruita sull'antico nucleo ipogeo, Massafra si distingue tra tipiche cittadine mediterranee, con le sue case che spesso, nascondono la rusticità dei muri quasi sempre scavati nella roccia tufacea a mala pena intonacati. Il vecchio centro abitato è delineato dalla gravina, ed è costituito in molte zone dalle case-grotte, soli- tamente due ambienti: uno natura- le, la grotta appunto, e la parte edificata. La gravina San Marco offre ai visitatori un villaggio rupestre abbandonato nel XV secolo. Nei resti dei villaggi sono ancora evi- denti i segni della primitiva orga- SEGUE A PAGINA 37