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L'Italo-Americano PAGINA 4 GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013 Avere un cane oggi? Per gli italiani sta diventando un lusso tra guinzagli vaccinazioni, toelettatura e croccantini ENRIcA coRsEllI Chi non ha mai sognato di possedere un cucciolo peloso da spupazzare e viziare tutto il giorno? Eppure oggi, nonostante l'inevitabile impeto di tenerezza, accogliere un cane nella propria famiglia è una decisione che va presa solo dopo tutte le dovute considerazioni. E non s'intende solo il tempo necessario per prendersene cura, per portarlo al parco, l'essere consapevoli di dovere "sacrificare" o modificare le proprie vacanze o il modo in cui vengono fatte. Perché si sa, nonostante le rinunce che un cane possa richiedere, l'affetto e la gioia che il "peloso" porta nelle nostre case sono incommensurabili. Quello che oggi, purtroppo, va preso in considerazione, sono i costi che il possedere un cane implica. Dalle vaccinazioni, al mangiare, alla toeletta, fino alle cose più superflue come giochi, Mantenere un cane può costare anche 1.200 Euro l'anno (1600 Dollari) biscottini particolari e saporiti, collari e guinzagli. Ma partiamo dalle cose essenziali, cioè dai costi obbligatori: il microchip, fondamentale per il riconoscimento del cane, varia dai trenta ai cinquanta euro (4065 dollari); seguono le vaccina- zioni, soprattutto durante i primi anni di vita. Hanno un costo singolo che può variare dai trenta ai quaranta euro (40-55 dollari). Alle spese essenziali, a meno che non decidiate di fare vivere il vostro cane alle stato brado e senza cure, vanno aggiunte quel- le per collare e guinzaglio: anche in questo ci si potrebbe sbizzarrire per forme, materiale, colore, marca (ci sono persone che spendono anche duecento euro 260 dollari - per un collare firmato Louis Vuitton), ma se volete essere modesti, tra collare e guinzaglio ce la si può cavare con un massimo di cinquanta euro (40 dollari). Altre spese necessarie ma che, con un po' di fortuna, si fanno una volta sola, sono quelle per le ciotole e, anche in questo caso, non si superano i venti/venticinque euro (25-30 dollari). Ovviamente non bisogna dimenticare il mangiare e in questo caso le dimensioni del cane giocano un ruolo fondamentale. Va da sé che più il vostro amico sarà grande, più le spese aumenteranno. Tenete in considerazione che per un cane di taglia media, un pacco di croccantini da 15 kg può costare fino a cinquanta euro (65 dollari), anche se il prezzo dipende dalla marca. Se poi al mangiare secco volete aggiungere della carne fresca, allora la spesa aumenta sensibilmente. Insomma, escluse spese straordinarie, come visite veterinarie nel caso sfortunato in cui il "peloso" si ammalasse e la toelettatura della quale i prezzi variano a seconda del servizio richiesto e della razza, per un cane si spendono mediamente 1200 euro l'anno, l'equivalente di circa 1600 dollari. Non male se si pensa che uno stipendio base italiano forse non raggiunge nemmeno i mille euro (1300 dollari) mensili. La conclusione, purtroppo, viene da sé: avere un cane oggi in Italia è un lusso. Un peccato considerando il grande compito sociale e umano che è stato affidato a questi animali, senza contare le migliaia di persone che tutti i giorni sorridono e sopravvivono grazie all'aiuto di un amico a quattro zampe. Oltre venti milioni di animali domestici in Italia. Abitano con il 60% delle famiglie e 'fanno bene alla salute' EMANuElE PoNzo Sono in continuo aumento le famiglie che in Italia, d'altronde come negli Stati Uniti, decidono di accudire animali domestici nelle loro abitazioni. Quasi il 60% delle famiglie ita- liane ha in casa uno o più animali da compagnia che, grazie al loro affetto curativo, possono fare la differenza soprattutto per i più anziani dato che i nostri piccoli beniamini, ogni giorno, ci offrono il loro affetto disinteressato e, con le loro acrobazie, rendono le nostre giornate speciali, iniettandoci una buona dose di serenità. È quanto emerge dalla relazione della Aidaa, associazione italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente, che in un suo recente studio ha evidenziato come gli animali domestici, coinquilini abituali di milioni di italiani, hanno quasi superato la soglia dei venti milioni. Cani, gatti, conigli, furetti ed altri piccoli mammiferi danno vita ad un vero e proprio esercito di piccoli esseri pelosi che riempiono il cuore di gioia e vitalità a milioni di italiani. L'Italia si colloca, quindi, tra i primi posti in Europa per il numero di animali che vivono abitualmente in casa. Il migliore amico dell'uomo, il cane, rimane il più apprezzato dai nostri connazionali, mentre gatti e conigli si pongono rispettivamente al secondo e terzo posto. Per l'esattezza sono circa sette Con le famiglie italiane vivono 8 milioni di gatti e 7 milioni di cani milioni i cani, regolarmente denunciati, che vivono nelle case degli italiani e otto milioni i gatti presenti nelle famiglie della penisola italiana. Pertanto, come confermato da recenti sondaggi, gli italiani sono sempre più premurosi nei confronti dei loro piccoli amici di casa ed attenti alle loro esigenze. Quindi nonostante la persistente crisi economica, che ha costretto migliaia di coppie a ridimensionare i propri progetti procreativi, nessuno pare voler rinunciare a garantire ai propri animali una alimentazione sana e le cure necessarie per mantenere un buono stato di salute. Ultimamente sta poi prendendo piede, anche in Italia, una terapia, la pet therapy, che impiega l'animale domestico, considerato da molti esperti nel campo della scienza medica un ottimo intermediario emotivo, come sostegno alle cure della medicina tradizionale al fine di accelerare il processo di guarigione dei bambini malati. Molti studi hanno sottolineato che cani e gatti, ma anche pony e asinelli, oltre a dare benefici alle nostre capacità relazionali, sono in grado di migliorare la convalescenza dei bambini disabili. In aggiunta, la loro presenza all'interno delle mura domestiche è considerata un ottimo rimedio per combattere la depressione e per prevenire tutte le malattie cardiovascolari. È chiaro che la presenza di un animale domestico nell'ambiente casalingo, ha tale importanza per gli italiani da renderli sempre più attenti alla tutela dei loro amici a quattro zampe. Da alcuni anni molti settori dell'opinione pubblica italiana chiedono al parlamento nazionale l'approvazione di leggi più severe per chi maltratta e uccide gli animali.