L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-4-2021

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17 GIOVEDÌ 4 FEBBRAIO 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | D imenticate lo slang mo- derno e gli ef- fetti dei social media sul lin- guaggio di tutti i giorni. È il momento di parlare di Dante. Sì, ancora: è il suo anno, in fin dei conti, aspettatevi di prendere qualche altro caffè mattutino o qualche rilassante aperitivo serale con lui attraverso le nostre pagine nei prossimi mesi. Vedete, è facile pensare a lui come a un tipo noioso che scriveva poesie all'anti- ca e tendeva a svenire nei momenti meno opportuni - a h , q u a n t o c i p i a c e v a n o quei passaggi della Divina Commedia e della Vita N o v a dove lo stress o le e m o z i o n i s i r i v e l a v a n o e c c e s s i v e p e r i l n o s t r o Sommo Poeta! - Ma Dante è molto più di questo. È il padre della lingua italiana - ne abbiamo parlato nella scorsa edizione – ed è un s i m b o l o d e l l a c u l t u r a e della poesia, ma spesso non ci rendiamo conto di quan- to sia presente nel nostro modo di parlare. Proprio come Shakespeare ha rega- lato alla lingua inglese una serie di espressioni davvero p o p o l a r i ( w a t c h d o g ? Controllate. Break the ice? C o n t r o l l a t e . W e a r o n e ' s h e a r t o n o n e ' s s l e e v e ? Controllate), lo stesso ha fatto Dante con l'italiano. P e r e s e m p i o , s a p e v a t e che la locuzione Bel Paese è un'invenzione dantesca? Fu lui a chiamare per primo la nostra amata patria "il b e l p a e s e " , n e l l ' I n f e r n o , canto 33, verso 80, del bel paese là dove il sì suona, " o f t h e b e a u t e o u s l a n d where 'sì' is heard" come recita una traduzione ingle- s e . M a c e n e s o n o m o l t i , molti altri. L'aggettivo fertile ("fer- t i l e " i n i n g l e s e ) è s t a t o introdotto alle masse attra- verso la Divina Commedia: d e r i v a d a l v e r b o l a t i n o ferre, produrre, e Dante lo h a u s a t o p e r d e s c r i v e r e l'Umbria, dove nacque San F r a n c e s c o d ' A s s i s i : u n a costa fertile, "a fertile land" che fa la sua comparsa nel Paradiso canto 31, verso 45. N o n o s t a n t e s u o n i m o l t o c o m e g e r g o m o d e r n o , a n c h e l ' o n n i p r e s e n t e e s p r e s s i o n e s t a i f r e s c o ( " y o u c a n g o w h i s t l e f o r it!") viene da Dante. Ha una storia un po' più complessa di "fertile" e "Bel Paese", perché è strettamente asso- c i a t a a l l a s t r u t t u r a dell'Inferno dantesco, dove i peggiori fra tutti i peccato- ri, i traditori, passavano l'e- t e r n i t à i m m e r s i n e l l a vastità ghiacciata del lago Cocito, con il vento gelido - soffiato nientemeno che da Lucifero stesso - che colpi- va i loro volti per l'eternità. Posto freddo, direi, ed è per questo che il Poeta ci dice i p e c c a t o r i s t a n n o f r e s c h i laggiù (Canto 32 verso 117). Galeotto fu... è la più romantica delle nostre ere- dità dantesche. In verità, il verso continua con 'l libro e chi lo scrisse ed è Francesca da Rimini che lo pronuncia. Chi è? Beh, metà della cop- pia più famosa - e sfortuna- ta - della storia della lette- ratura, con l'unica eccezio- n e , f o r s e , d i R o m e o e G i u l i e t t a . C o s t r e t t a d a l padre a sposare il coraggio- so ma deforme Gianciotto M a l a t e s t a , F r a n c e s c a s i innamorò infine del fratello d e l m a r i t o , P a o l o : i d u e avevano l'abitudine di pas- sare i pomeriggi a leggere e f u p r o p r i o m e n t r e e r a n o immersi nelle avventure di Lancillotto e dei Cavalieri della Tavola Rotonda che, u n g i o r n o , c e d e t t e r o a l richiamo della passione. In quel libro, la regina Ginevra veniva spinta tra le potenti braccia di Sir Lancillotto d a l s u o s t e s s o s i n i s c a l c o Galehaut, nome che suona proprio come galeotto alle o r e c c h i e i t a l i a n e . C o s ì , come il nobile servitore fu " l a c a u s a " , p e r c o s ì d i r e , della relazione adulterina della sua regina, così fu il libro per Francesca e Paolo. Ecco perché, oggi, usiamo galeotto fu per parlare di qualsiasi cosa ci abbia fatto innamorare di qualcosa o qualcuno. Uno dei miei preferiti, q u a n d o s i t r a t t a d i d e t t i creati da Dante è certamen- te fare tremare le vene e i polsi, un modo oscura- mente gotico per dire "esse- re terrorizzati", qualcosa che ci si aspetta da un rac- conto di Edgar Allan Poe. Letteralmente, significa che q u a l c o s a t i s p a v e n t a a l p u n t o c h e t i " t r e m a n o l e vene e i polsi": ora, se que- s t a n o n è u n ' i m m a g i n e potente, non so cosa lo sia. Il Poeta usa l'espressione n e l C a n t o 1 d e l l ' I n f e r n o , versi 87-90 quando, terro- rizzato, chiede a Virgilio di s a l v a r l o d a u n a d e l l e t r e bestie dell'Inferno, la lupa. L e p r o s s i m e d u e v o c i sono così comuni che sono sicuro che le conosciate, se parlate italiano. Quando si t r a t t a d i d e s c r i v e r e l a mediocrità, ma non voglia- mo essere troppo duri lin- g u i s t i c a m e n t e , d i s o l i t o diciamo che qualcosa - o qualcuno - è senza infa- mia e senza lode, la ver- sione italiana idiomatica di quel sanza 'nfamia e sanza lodo che Virgilio pronuncia nell'Inferno canto 3, versi 35-36, quando descrive gli I g n a v i , i " m o r a l m e n t e disimpegnati", al suo disce- polo Dante. E quando dob- biamo passare da un argo- mento positivo a uno nega- t i v o i n u n a d i s c u s s i o n e , diciamo spesso passiamo a l l e d o l e n t i n o t e o , appunto, note dolenti, le p a r o l e c h e D a n t e d i c e quando sente le urla tor- mentate dei dannati, che troviamo nell'Inferno canto 5, versi 25-26. È una bella manciata di parole ed espressioni che usiamo ogni giorno e che vengono direttamente dalla Divina Commedia, e ce ne sono molte di più, in effetti, troppe per essere inserite in un solo articolo. Pfft! E c'è ancora qualcu- no che dice che Dante è sor- passato! Molte delle espressioni comuni che usiamo tutti i giorni vengono direttamente dalla Divina Commedia di Dante (Photo: © Georgios Kollidas | Dreamstime.com) HERITAGE MEMORIA IDENTITÀ STORIA Parlare come Dante!

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