L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 18 FEBBRAIO 2021 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT E ra da tantissimo che la Serie A non vedeva Milano così protagonista. In un Campionato strano - vizia- to dal CoVid, senza un'adeguata sosta estiva in cui lavorare, con partite ravvicinatissime e regole peculiari (i 5 cambi) - ed equili- bratissimo - tante buone squadre, ma tutte con dei limiti e con la Juventus 'in ricostruzione - Inter e Milan si trovano coinvolte in un interessante duello al vertice, con i Nerazzurri che - complice l'inaspettato Ko del Milan a La Spezia - hanno coronato il lungo inseguimento, salendo in vetta alla classifica proprio nella setti- mana prima di un derby che, mai come ora, si preannuncia decisi- vo per i destini del torneo. STATO DI FORMA - È ine- vitabile individuare l'Inter come favorita. I Nerazzurri stanno obiettivamente meglio: continua- no a vincere, nelle ultime 5 gare hanno subito un solo gol e, aven- do appena operato il sorpasso, si presentano come capolista. In più, nella prossima settimana, vista l'eliminazione patita nelle Coppe europee, l'Inter potrà con- centrarsi sulla preparazione del derby. Il Milan, al contrario, arri- va col 'fiato corto': i Rossoneri sembrano accusare le fatiche di una stagione cominciata prestis- simo (dai tre preliminari di Europa League), affrontata - per mesi - con un organico ridotto e costellata di infortuni in ogni reparto. Il pesantissimo (più per il gioco prodotto e la condizione fisica mostrata, che per il risulta- to) Ko di La Spezia, in questo senso, potrebbe essere un preoc- cupante campanello d'allarme. I PUNTI FORTI - L'Inter ha almeno due reparti in forma sma- gliante: la ritrovata difesa e la coppia d'attacco. Per mesi, i Nerazzurri hanno sorprendente- mente subito troppi gol, ora inve- ce la porta di Handanovic pare blindata. Fondamentale è stato certamente il recupero della con- dizione ottimale dei principali interpreti della fase difensiva (de Vrij, Skriniar, Bastoni), ma anche un cambio d'atteggiamen- to della squadra di Conte (più compatta e dal baricentro più basso). Lukaku e Lautaro, inve- ce, rappresentano 'l'altra metà' della ritrovata Inter: sono una coppia offensiva ben assortita, affamata e - nel peculiare gioco 'contiano' - assolutamente letale. Il Milan risponde con il gioco che - sfida con lo Spezia a parte - è sempre stato eccellente, sia nel proprio sviluppo corale, sia nelle giocate dei singoli (sempre ben inserite nel canovaccio pre- disposto da Pioli). Le individua- lità più importanti, tra i rossone- ri, rispondono al nome di Donnarumma, Theo Hernandez, Kessié ed Ibrahimovic: dalle prestazioni di questa 'spina dor- sale' dipenderà il destino milani- sta nel derby. Se replicassero (Donnarumma a parte) quanto mostrato contro lo Spezia, il Milan sarebbe spacciato. LE NOVITÀ - L'Inter ha ripreso a difendere bassa e com- patta, da squadra (seguendo la tradizione manageriale di Conte) e si sta giovando sulla fascia sinistra del ritrovato Perisic. Il croato è sempre stato un giocato- che arriva al derby con un punto in più in classifica, potrebbe essersi messa nelle condizioni ideali per esprimere il gioco caro a Conte, fatto di attesa e ripar- tenze. I Nerazzurri, imperniati sulla possente difesa, potrebbero provare ad attendere il Milan (voglioso di riscatto) molto bassi, per aprire il campo alle devastanti ripartenze di Lautaro e soprattutto Lukaku. Il Milan, che presumibilmen- te avrà la necessità e la volontà di fare la partita, dovrà avere la forza - e il fiato - di pressare alto i Nerazzurri, impedendo loro quelle ripartenze che, nelle ulti- me giornate, hanno segnato le fortune degli uomini di Conte. Il compito più arduo, per i Rossoneri, sarà mantenere le distanze tra i reparti, senza farsi 'risucchiare' dalla difesa dell'Inter, aprendo voragini nella metà campo e abbandonando i difensori - che non vivono un momento brillante - all'uno con- tro uno con Lukaku e Lautaro. Sarà quindi determinante la prova della mediana, con Kessié e forse ancor più Bennacer (che dopo il lungo stop ha necessità di ritornare in condizione) che potrebbero diventare gli 'aghi della bilancia' della sfida. C'è poi uno scontro indivi- duale che accende la fantasia, anche dal punto di vista tattico: quello che si disputerà sulla destra dell'Inter e sulla sinistra del Milan, avente per protagoni- sti i velocissimi Hakimi ed Hernandez. Chi avrà la meglio in questo 'duello' potrebbe rappre- sentare un 'grimaldello' fonda- mentale per indirizzare la partita. LE DIFFICOLTÀ - Se l'Inter dovesse decidere di difen- dere molto bassa, dovrebbe avere una prestazione eccellente da parte di difensori e mediani, chiamati a proteggere molto da vicino Handanovic. Il gioco del Milan e i talenti rossoneri posso- no creare grattacapi ad ogni retroguardia: servirà un'estrema compattezza per disinnescare le tante 'bocche da fuoco' che i Rossoneri sanno innescare. Di contro il Milan, poco bril- lante nelle ultime uscite, sta fati- cando a 'restare corto', soprattut- to in avanti. In questo modo, Ibrahimovic si ritrova spesso iso- lato, alla mercé dei difensori avversari. Il compito dei trequar- tisti e dei terzini di Pioli, allora, sarà quello di 'accompagnare' la manovra e un impegno analogo - a turno - spetterà anche ai media- ni. Tutti gli interpreti della mediana e della difesa, però, dovranno evitare di perdere le distanze con i compagni di squa- dra, prestando il fianco alle ripar- tenze nerazzurre (l'arma più effi- cace della squadra di Conte). I LEADER - Lo scontro più fascinoso, nel derby che 'incom- be'in campionato, sarà quello tra Lukaku ed Ibrahimovic, i 'totem' e leader delle due squadre mila- nesi. Si tratta di due centravanti possenti, ma con caratteristiche dissimili (velocità e atletismo dalla parte di Lukaku, tecnica ed esperienza a favore di Zlatan). Dopo le 'storie tese' registrate nel derby di Coppa Italia, entrambi i centravanti avranno voglia di imporsi. Il belga avrà bisogno dei compagni che gli creino spazi in cui scatenare la sua impressionante progressione, lo svedese dovrà essere assistito da vicino perché, con la sua clas- se, possa risultare decisivo (con conclusioni o assistenze) nelle strette maglie della difesa avver- saria. In ogni caso è facile ipotiz- zare che le possibilità di succes- so di Inter e Milan siano legate alle prestazioni dei loro bomber: una sfida nella sfida, che non fa che rendere più fascinoso uno dei derby più importanti degli ultimi anni. STEFANO CARNEVALI brava aver regalato la vittoria agli Amaranto, ma il vantaggio degli uomini di Castori è durato solo 2': all'83'il gran tiro di Giacomelli ha sorpreso Belec, consentendo al Vicenza di agguantare un giusto pareggio. IL VENEZIA NON SI FERMA PIÙ, PESCARA A FONDO - Il Venezia di Paolo Zanetti centra il quinto risultato utile consecutivo (4° vittoria in trasferta) e si conferma una delle squadre più in forma, assestando- si in piena zona playoff. Il Pescara, invece, è sempre più SEGUE DA PAGINA 38 re molto offensivo e poco disci- plinato, ma oggi - confermando le proprie qualità e forza fisica - sembra essersi messo a completa disposizione di Conte, riciclan- dosi come prezioso fluidificante (magari non perfetto dal punto di vista tattico o difensivo, ma cer- tamente più efficace dello spento Young di quest'anno). Il Milan, rispetto al girone d'andata, si presenta con una panchina più lunga e completa che - pur non raggiungendo il livello di completezza proprio di quella interista - può garantire a Pioli rotazioni opportune e alter- native valide in tutti i reparti. Tomori è un difensore potente ed atletico; Meïté è un centrocampi- sta possente ed eclettico, in grado di interpretare (a patto di essere concentrato) tutti i ruoli della mediana; Mandzukic non ha bisogno di presentazioni: è un attaccante versatile, esperto e molto forte. Quando ritroverà la giusta condizione - al netto di un'età non più verde - potrà essere determinante. PIANO TATTICO - L'Inter, L'attaccante del Milan è lo svedese Zlatan Ibrahimović (Ph © Marco Canoniero | Dreamstime.com) ultimo e, dopo la settima sconfit- ta in casa, ha esonerato Breda (che verrà sostituito da Gianluca Grassadonia) per cercare una disperata riscossa, in grado di scongiurare una retrocessione che pare sempre più vicina. Il primo tempo è stato completa- mente di marca neroverde, con la partita già sbloccata al 16' (auto- rete di Sorensen, sugli sviluppi di un corner) e gli abruzzesi costret- ti a limitare i danni. Nella ripresa illusoria reazione degli uomini di Breda che, in avvio, hanno gua- dagnato campo, senza impensie- rire Pomini. Retto il colpo, il Venezia ha avuto buon gioco a riproporsi in avanti, chiudendo la gara con Modolo (ancora da azione di corner, al 74'). L'ultima occasione per riaprire la gara è stato un (generoso) calcio di rigore a 5' dalla fine, ma Ceter ha miseramente calciato alto, confermando la crisi nera dell'at- tacco abruzzese. IL CITTADELLA RIPAR- TE, IL PORDENONE RECRI- MINA - La marcia del Cittadella sembra ripartita: la convincente vittoria di Pordenone rilancia le ambizioni di promozione dei Veneti (momentaneamente secondi) e chiude un mese diffi- cile (tre pareggi consecutivi). Significativo che il gol partita sia stato firmato da Beretta (appena Obiettivo Serie A. L'Inter scatta in vetta e il Milan insegue: il derby è sempre più decisivo arrivato dal Padova): quasi a san- cire la positività di un mercato invernale piuttosto discusso. Gli ospiti sono partiti molto forte, con Beretta sugli scudi (gol sfio- rato di tacco in avvio e prima rete in granata al 16', dopo un colpo di testa di Tsadjout) e, con il passare dei minuti, hanno con- fermato una superiorità piuttosto evidente. Il Pordenone però recrimina per due contatti dubbi in area (su Biondi nel primo tempo, su Ciurria nella ripresa): i penalty negati hanno generato molto nervosismo, con Tesser che è stato addirittura espulso dopo delle proteste e una lite con la panchina avversaria.

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