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27 GIOVEDÌ 4 MARZO 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | R o m a è s a c r a , Torino è esote- rica ma Napoli è la città italia- na con il rap- porto più stretto con l'Aldilà, in tutte le sue espressioni. Non è per quello che c'è fisi- camente - anche se, vedremo, ci sono alcuni punti di note- vole interesse anche da quel punto di vista - ma piuttosto per l'atteggiamento della sua gente verso lo spirituale e il soprannaturale. A Napoli, la spiritualità popolare e le tradizioni ancestrali si mescolano alla Fede in un modo che non ha eguali in nessun'altra parte d'Italia: colorato, forse, ma rispettoso e profonda- mente sentito. I napoletani non temono il Grande Aldilà, ne abbracciano l'esistenza e cercano connessioni con esso attraverso una pletora di riti, soprattutto quelli legati al culto dei Morti. Un tempo a p p a r t e n e v a n o a t u t t o i l Paese, ma oggi sono stati in gran parte dimenticati, insie- me a quell'antica e concreta consapevolezza che la morte, alla fine, non è altro che un momento di passaggio, che si creda o meno nell'aldilà. Napoli, città di misticismo e r i t u a l i t à , m a a n c h e d i profonda Fede. E quando si parla di Fede nella terra di Partenope, c'è un nome che risuona più forte degli altri, San Gennaro. Il buon vec- chio Januarius - questo è il suo nome latino, usato oggi in tutti i Paesi di lingua ingle- d.C. I segni della sua presenza a Napoli sono molti, soprat- tutto nella forma della gran- de devozione che la gente del posto ha per lui, ma anche l'archeologia ha molto da dire. La storia di Napoli, pro- prio come quella di Roma, è ugualmente visibile sopra e sotto terra: se le sue strade, chiese e piazze raccontano una storia di architettura grandiosa, eleganza e colora- to spirito mediterraneo, ciò che si trova sotto tutto que- sto, racchiude le vestigia di un passato fatto di devozio- ne, spiritualità e Fede. Sotto le strade e i vicoli del popolare Rione Sanità, uno dei più ricchi d'arte ma anche u n o d e i p i ù p o v e r i d e l l a N a p o l i m o d e r n a , s i t r o v a un'intricata rete di vicoli e scale, stanze e cappelle che ci aspetteremmo di trovare solo a Roma: le catacombe di Napoli. Le meglio conservate e l e p i ù c o n o s c i u t e s o n o , senza dubbio, quelle dedicate a San Gennaro, considerate il sito archeologico paleocri- stiano più rilevante della città. Il sito, la cui parte più antica risale al II e III secolo d.C., quindi antecedente ai tempi di San Gennaro stesso, si sviluppa su due livelli: il più basso era, molto proba- bilmente, l'antica tomba di una ricca famiglia locale, che aveva donato lo spazio ai cri- stiani perseguitati affinché potessero praticare il loro culto in pace. Nel IV secolo, questo nucleo originario fu ampliato quando i resti del primo patrono di Napoli, Sant'Agrippino, furono tra- sferiti in una basilica ipogea a lui consacrata: questo stupe- facente esempio di architet- tura sotterranea fu intera- m e n t e s c a v a t o n e l t u f o e ancora oggi vi si celebra rego- larmente la messa. Da questo nucleo iniziale si sviluppò tutto il livello inferiore delle catacombe, un'intricata rete di cunicoli e stanze con soffit- ti che raggiungevano quasi i 6 metri di altezza. Se la rilevanza storica e archeologica del livello infe- riore delle catacombe è incre- d i b i l e , i l l e g a m e c o n S a n G e n n a r o v i e n e d a l l a l o r o sezione superiore, che proba- bilmente si sviluppò intorno a un altro complesso funera- rio del IV secolo. Cento anni dopo, nel V secolo, i resti mortali di San Gennaro furo- no trasferiti lì, facendo delle catacombe un importante luogo di culto e un luogo di sepoltura ricercato dai prela- ti: molti vescovi trovarono qui la loro ultima dimora, se - è conosciuto nel mondo soprattutto per il suo legame con Napoli e per il famoso miracolo della liquefazione del suo sangue, che si celebra tre volte l'anno. Egli è, per tutti i napoletani e per i cat- tolici in generale, un esempio di forza e di Fede duratura, simboleggiata dal suo stesso martirio, avvenuto, secondo la tradizione e le fonti stori- c h e , d u r a n t e l a G r a n d e P e r s e c u z i o n e d i Diocleziano, nei primi anni del IV secolo. Non ci sono molte fonti c o e v e c h e p a r l a n o d i Januarius, ma una pletora di opere agiografiche successive e di documenti storici hanno fornito la base per quello che è diventato il racconto noto d e l l a s u a v i t a . N a c q u e a Benevento da una famiglia patrizia; divenne sacerdote a 15 anni, in una zona dove il paganesimo era ancora diffu- so; a 20 anni si sarebbe tra- sferito a Napoli e avrebbe incontrato figure sante desti- nate a influenzare e plasmare la sua Fede, come Giuliana di Nicomedia e San Sossio. Con quest'ultimo, dopo una vita d i e v e n t i m i r a c o l o s i c h e dimostrano la sua santità - o così dice la tradizione - sarà martirizzato per decapitazio- ne, probabilmente nel 305 nella Cripta dei Vescovi. Per onorare la presenza di San Gennaro, fu costruita un'altra chiesa ipogea, la basilica adjecta: si tratta di una grandiosa struttura a tre navate, che lascia senza fiato e induce alla riverenza. Grazie a un'antica omelia dell'VIII secolo e a un passo delle Gesta Episcoporum Neapolitanorum, è stato pos- sibile individuare l'esatto cubiculum dove fu deposto il corpo di Gennaro, un luogo sacro che divenne il cuore del culto nelle catacombe. Oggi, però, non cercate lì il suo corpo: le sue reliquie sono, ovviamente, conservate nella cattedrale di Santa Maria Assunta di Napoli, insieme alle preziose ampolle conte- nenti il suo sangue. San Gennaro non fu l'uni- co ad essere sepolto lì, natu- ralmente: reperti archeologi- ci e ricerche storiche dicono c h e p i ù d i 3 0 0 0 p e r s o n e riposano nelle catacombe. E, sottolineano gli esperti, que- sta è solo una stima, dato che gran parte del sito deve anco- ra essere esplorato completa- mente. Nel 2020, le Catacombe hanno vinto il prestigioso G l o b a l R e m a r k a b l e Venue Awards, creato da Tiqets, azienda leader mon- diale nel settore dei biglietti, per celebrare i luoghi del mondo che hanno offerto l'e- sperienza più "eccezionale" ai propri visitatori. Il premio è stato assegnato sulla base delle recensioni dei visitatori stessi: inutile dire che le cata- c o m b e h a n n o l a s c i a t o u n segno indelebile nella loro mente. L e c a t a c o m b e d i S a n Gennaro sono un'esperienza incredibile per gli appassio- nati di storia e archeologia, ma anche per coloro che cer- cano una connessione signifi- cativa con le forme più ance- s t r a l i d i s p i r i t u a l i t à d e l n o s t r o P a e s e . Nell'ingegnosità dei primi cristiani che adoravano, pre- gavano e riposavano eterna- mente tra questi vicoli e stan- ze, percepiamo il bisogno più profondo dell'umanità di cer- care una connessione con tutto ciò che va oltre questa esistenza. Che ci si creda o no, è un fatto che richiede riflessione e rispetto. SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI I l s a c r o s o t t o s u o l o d i N a p o l i : l e catacombe di San Gennaro Le Catacombe di San Gennaro si trovano nel sottosuolo del Rione Sanità (Photo: Rosen Minchev/Dreamstime)