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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 4 MARZO 2021 NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ ting di poeti, ad aver "scelto" Mauro come la centesima primavera della sua vita. Lo d i c e v a s p e s s o a M a u r o : "Between the two of us, the luckier one is me". A g g i u n g e M a u r o : "Fortune favors the bold". Meglio di chiunque altro in fatto di destino si è espresso Machiavelli però: "il caso offre la fortuna all'uomo vir- t u o s o " . Q u e s t e v i r t ù l e h a n n o a v u t e e n t r a m b i . E ognuno dei due, in questa storia di amicizia, letteratu- ra, arte e cultura italoameri- cana, ha dato qualcosa all'al- tro ed entrambi hanno preso qualcosa. E per capire uno in questi ultimi 6 anni biso- gna conoscere l'altro. Perché si sono illuminati vicende- volmente. Il polline è caduto in mezzo, ha lasciato tracce e generato. Ma tutto è accaduto per- ché in mezzo è scattata la scintilla, l'affinità spirituale e culturale e un profondo approccio interdisciplinare. Come dire che il treno è pas- sato perché sotto c'erano due binari che viaggiavano sulla stessa rotta. Ferlinghetti ha avuto que- sto ruolo fondamentale coa- gulando in City Lights la Beat generation; incrinando l'ecosistema sociale e cultu- rale; nobilitando i pocket b o o k s , q u e l l a c h e p o t e v a sembrare letteratura di serie b e invece era lo squarcio di una tela di Fontana, la ferita che rivoluziona l'arte. È stato e rappresenta il punto di riferimento per la controcultura americana nel mondo. A p r i l e Z a n e t t i è s t a t o a n c o r a n u o v a a r i a f r e s c a sull'immagine canonizzata del poeta-libraio-pacifista- l e t t e r a t o - e c c . " H o f a t t o s t o r y t e l l i n g ' c o n ' Ferlinghetti. Questo è stato a n c h e i l m i o l a v o r o . Costruirne una diversa da quella che lui e l'entourage avevano creato negli anni. Nessuno prima della mia collaborazione avrebbe mai o s a t o d i r e c h e l u i e C i t y Lights sono stati startupper ante litteram, nella misura i n c u i h a n n o c r e a t o q u i a l l ' u l t i m a f r o n t i e r a e i n S i l i c o n V a l l e y l a p a r o l a madre di tutta la rivoluzione tecnologica: "disruption", cioè sconvolgimento rispet- to a una linea tradizionale di f a r e l e c o s e . Q u e s t o Ferlinghetti lo ha fatto dal '53 sia tenendo aperta la libreria fino a mezzanotte, s i a i n i z i a n d o l ' a v v e n t u r a editoriale, producendo per l a p r i m a v o l t a s o l t a n t o tascabili e distribuendoli in un processo esponenzial- mente più democratizzante. L a l i b r e r i a d i v e n t a v a i l luogo in cui entrava la lette- ratura underground, non come carta fuori luogo ma c o m e b r i s c o l a , e q u e s t o attirò talenti con idee balza- ne; diventò un magnete per il mondo beat (beati e reiet- ti) che non sarebbe mai esi- s t i t o , c i t o p a r o l e d i Lawrence, senza la regia di Ginsberg, il grande poeta di 'How'. Ha creato sperimentazio- ne "out of the box" testato idee, concetti, eseguito una rivoluzione culturale. City Lights dunque l'accelerato- re, l'incubatore di idee ete- rodosse che nessuno aveva osato realizzare prima." È riuscito a convincerlo di iscriverlo al VA, l'ospedale p e r i v e t e r a n i d i g u e r r a . Ferlinghetti di fatto aveva trascorso 4 anni e 4 mesi nei t e a t r i d i g u e r r a d e l N o v e c e n t o , t r a P e a r l Harbour, D-Day, Nagasaki, la bomba atomica, Corea. Ha fatto parte di momenti fon- damentali dell'ultima parte e c c e z i o n a l m e n t e c r e a t i v a della vita di Ferlinghetti, che ospita Gerald Howard, exe- cutive editor e vicepresiden- te di Doubleday a casa sua per il centenario e il lancio del suo romanzo, che il leg- gendario agente letterario Sterling Lord era riuscito a vendere. E cosa di cui Aprile va anche più fiero, ha contri- buito "a ricucire il rapporto tra il padre e il figlio nel s e g n o d e l l a c u r a e d e l l a carezza". Ma qui va detto che si è ricucito anche un altro rap- porto. Quello con le origini. Perché attraverso l'italia- nità di Aprile Zanetti, intrisa della prima lingua volgare d ' I t a l i a , i l s i c i l i a n o d e l l a corte di Federico II e nutrita di letteratura internazionale, Ferlinghetti si è in qualche modo riappropriato delle sue origini e, forse, Aprile Zanetti dell'americanità di Ferlinghetti. Ultimo nodo. L'Italo-Americano ha 113 a n n i . A p p e n a 1 1 p i ù d i Ferlinghetti. Hanno attra- versato lo stesso secolo. Due pezzi di storia americana e italoamericana. "In fondo parlare di Lawrence è parla- r e d i u n i t a l o a m e r i c a n o , figlio di emigrati, una prima generazione che ha studiato l'italiano seguendo un corso dell'IIC. Ha cercato le origi- ni paterne a Brescia ma non si è identificato nelle radici, i n f o n d o n e m m e n o c o n l'America. Ha amato il nord- biccese, lì ha vissuto. Però – ci dice Aprile Zanetti - la sua ricetta per vivere bene la diceva sempre in italiano: mangia bene, ridi spesso e ama molto. Per lui l'Italia e gli italiani rimanevano il bello della vita". Poster creato da Pietro Roccasalvo RUB per la mostra Fluxare -- The European Connexion (2015) Ferlinghetti definì l'opera grafica di Roccasalvo RUB "il migliore poster della mia carriera di artista" (Photo courtesy of MAZEL) Continua da pagina 7 Lawrence Ferlinghetti con il figlio Lorenzo Ferlinghetti, il gallerista Dave Christensen e Mariah Gilardin, curatrice della mostra all'Harvey Milk Photo Center sulle foto dopo lo sbarco in Normandia (Photo courtesy of MAZEL) Ha creato sperimentazione "out of the box" testato idee, concetti, eseguito una rivoluzione culturale.