L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-6-2013

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L'Italo-Americano GIOVEDÌ  6  GIUGNO  2013 PAGINA  11 Serie B, promozioni e retrocessioni al termine dei playoff DIEGO DE LUCA Il campionato italiano di serie B ha concluso, oltre la stagione regolare, anche quella dei playoff. Il Sassuolo ha stravinto, dominando in lungo e in largo per gran parte della stagione, centrando una storica promozione in serie A: mai una cittadina con meno di quarantamila abitanti ha disputato la massima film del genere - ha dichiarato Di Francesco - un thriller migliore non sarebbe uscito. È stata sofferta, e non poteva che essere così, l'abbiamo portata noi a soffrire. Abbiamo sempre creato tanto e il pubblico è stato stupendo, mai visto una cosa simile a Sassuolo: i miei ragazzi sono stati non straordinari, di più". Dopo oltre un decennio, torna in serie A l'Hellas Verona. La Torino-Juventus, Milan-Inter e, appunto, Hellas Verona Chievo). Davvero notevole il lavoro del tecnico dei veronesi Mandorlini, che è riuscito a ricompattare un ambiente esigente e voglioso di riaffacciarsi nel calcio che conta. Capocannoniere del campionato con 24 reti, l'attaccante gialloblu Daniele Cacia ha evidentemente dato un contributo determinante alla sua squadra: "Sono emozio- Sassuolo e Verona promosse in Serie A serie. Il lavoro del giovane allenatore Eusebio Di Francesco (ex Roma e di zemaniana scuola), basato sul gioco di squadra, è stato dunque premiato al termine di una cavalcata vincente: "Io penso che se avessero fatto un squadra scaligera, che ha chiuso la stagione regolare al secondo posto, giocherà nuovamente il derby con il Chievo (l'anno prossimo, saranno ben cinque le stracittadine nella massima serie: Genoa-Sampdoria, Roma-Lazio, nato, un'annata così non se l'aspettava nessuno. Ero venuto a Verona per vincere il campionato, ma fare 24 gol ed entrare nella storia della società ha un sapore incredibile. Solo chi ha giocato nell'Hellas può capire quanto sia bello festeggiare la promozione con questa maglia". Chiaramente euforico Maurizio Setti, presidente del club: "Missione compiuta, adesso guardiamo al futuro. Sensazioni? Bellissime, inutile negarlo. Si è avverato qualcosa che ho sempre sperato". L'ultimo posto disponibile per la prossima stagione di serie A se lo sono giocati, in ordine di classifica, Livorno, Empoli, Novara e Brescia. I playoff si sono conclusi al termine di un'altalena ricca di emozioni: in una finale tutta toscana tra il Livorno e l'Empoli (andata ad Empoli 1-1) alla fine l'ha spuntata il club amaranto. Ventimila tifosi presenti al "Picchi" hanno spinto il Livorno alla vittoria (1-0, rete di Paulinho). Al triplice fischio, la festa: dopo tre anni di purgatorio, il club di Spinelli torna nella massima serie. Gli uomini di Nicola hanno conquistato sul campo una promozione che probabilmente avrebbero meritato anche senza l'appendice dei playoff, dopo un torneo giocato e vissuto sempre in zona promozione. Alla festa amaranto hanno preso parte anche le bandiere del passato come i fratelli Lucarelli, il difensore della Juventus e della Nazionale Giorgio Chiellini e l'attaccante del Bologna, Alessandro Diamanti. Retrocedono in Lega Pro, invece, due club prestigiosi come Ascoli e Vicenza. Ai marchigiani Il Verona ritorna in Serie A dopo 11 anni non è bastato aver lanciato nel grande calcio un giovane che sarà al centro di importanti trattative di mercato (Simone Zaza, autore di 18 reti, di proprietà della Sampdoria). I biancorossi, invece, hanno probabilmente pagato la mancanza di un investitore in grado di rilanciare con congrui investimenti le ambizioni del club. Salutano il campionato di B anche Pro Vercelli e Grosseto, che nel corso della stagione agonistica non hanno mai dato l'impressione di riuscire a lottare per la permanenza in un campionato lungo ed oltremodo difficile. Moto Gp: Nella gara di casa Rossi viene buttato fuori al 1/mo giro. Vince Lorenzo su Yamaha Nel Gp d'Italia disputato al Mugello trionfa Lorenzo su Yamaha davanti all'altro spagnolo Dani Pedrosa (Honda) e all'inglese Cal Crutchlow (Yamaha). Per Lorenzo una prestazione perfetta con tempi strepitosi. Tranne il primo sorpasso ai danni di Pedrosa nei primissimi giri per il resto quella di Lorenzo è stata una gara quasi totalmente solitaria e una vittoria più che meritata. Purtroppo fuori dal podio ancora una volta Valentino Rossi, caduto alla seconda curva del primo giro e il baby fenomeno Marc Marquez (Honda), scivolato a tre giri dalla fine della corsa. Per Rossi una grande delusione, la sua Yamaha, come dimostrato dal compagno di squadra, al Mugello era più che competitiva. E il "Dottore" ci teneva a far bella figura in quella che è considerato il gran premio di casa. Purtroppo però quando la gara era iniziata da pochi secondi Bautista lo ha centrato in pieno spegnendo così i suoi sogni di gloria. Certo, se Rossi avesse avuto una posizione migliore in griglia, probabilmente non si sarebbe trovato a battagliare in mezzo al gruppone. Discorso diverso per Marquez. Il giovane spagnolo è stato in lotta con il compagno di squadra Dani Pedrosa per il secondo posto per quasi tutta la gara. Quando la posizione sembrava assicurata per una disattenzione, to. Quinto al traguardo l'italiano Andrea Dovizioso. Il pilota Ducati, che partiva dalla prima fila con il terzo tempo, ha perso Rossi saluta il pubblico del mugello. nonostante il ritiro è lui il più voluto dai fans causata forse anche dal voler chiedere troppo al suo mezzo, lo spagnolo ha perso il controllo della sua moto finendo nella sabbia e vanificando i suoi sforzi. Pedrosa si va quindi a prendere senza problemi la seconda piazza anche se la sua gara la dice lunga sui limiti del pilota. Non riesce a reggere nemmeno il duello con il meno esperto Marquez. Lo scarso grip delle gomme e la stanchezza non possono essere sempre additati come problemi per un pilota che corre con una moto che sembra la migliore in assolu- il duello con il tedesco della Honda Stefan Bradl che gli ha sottratto nel finale la quarta posizione. Buon settimo posto per il collaudatore della Ducati Michele Pirro. La classifica iridata vede in testa ancora Dani Pedrosa (Honda) con 103 punti, seguito da Jorge Lorenzo (Yamaha) con 71 punti e Marc Marquez (Honda), terzo con 77 punti. ROSSI - "Speravo di essere qui in altro modo, tra i primi tre, mi dispiace. Cosa è successo? Bautista voleva chiudere troppo la curva e purtroppo ero lì". Si è espresso così Valentino Rossi al Mugello davanti al pubblico in delirio per lui. Rossi, ha lanciato il suo messaggio dal podio dopo che i suoi tifosi lo avevano chiamato a gran voce. Le sue parole sono state accolte con un'ovazione segno che nonostante tutto è ancora amato come lo era in passato. "L'importante è che non mi sono fatto nulla - ha poi detto Rossi - cercheremo di rifarci a Barcellona. In partenza mi si è gonfiata la frizione e non sono riuscito a fare bene e mi hanno passato in tanti. Questa era una gara da podio, il passo era buono e mi dispiace molto". Il contatto con Alvaro Bautista è stato improvviso e un po' anomalo, tanto che la Direzione di gara aveva deciso di controllare l'accaduto per prepararsi ad eventuali sanzioni. "Ho parlato con Bautista - ha detto Rossi - ci siamo visti in direzione gara, lui ha detto di non avermi visto, io ci credo, per me è finita qui".

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