L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-18-2021

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1353811

Contents of this Issue

Navigation

Page 12 of 43

www.italoamericano.org 13 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 18 MARZO 2021 SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI L a piazza è quan- to di più italiano ci sia: non come c a r a t t e r i s t i c a architettonica o urbana, ma piuttosto da un punto di vista culturale e sociale. Nei piccoli paesi, è il luogo dove la gente si incon- tra, discute e compra il cibo, quando è giorno di mercato. Nelle città, la piazza è l'equi- v a l e n t e d e l s a l o t t o d i u n g r a n d e p a l a z z o , i l l u o g o d o v e s i m o s t r a i l m e g l i o della propria casa. Le guardiamo, meraviglie artistiche della nostra tradi- zione, e siamo in soggezio- n e . M a q u a n t o s a r e m m o sorpresi se sapessimo tutto quello che c'è sotto! Sì, per- ché alcune delle piazze più popolari d'Italia sono lì, nel cuore dei nostri paesi, vil- laggi e città, da sempre, ma non hanno sempre avuto l'a- spetto che conosciamo. È qui che l'archeologia viene in aiuto, ed è lì che andremo o g g i , s o t t o l e p i a z z e p i ù famose d'Italia, per vedere c o s a c i p u ò r a c c o n t a r e i l loro passato. Cominciamo da una faci- le: Piazza Navona a Roma. C h i u n q u e s i a s t a t o n e l l a nostra capitale sa che questo famoso gioiello di architettu- r a b a r o c c a , i m p r e z i o s i t o dalle opere del Bernini, ha un glorioso passato imperia- le. Se la si guardasse dall'al- to, si noterebbe immediata- mente la sua forma ellittica, che è un chiaro indizio di ciò che era un tempo, uno sta- dio romano. Infatti, Piazza N a v o n a e r a , a i t e m p i d e i n o s t r i g l o r i o s i a n t e n a t i , conosciuta come Stadium D o m i t i a n i , l o s t a d i o d i Domiziano, costruito nell'85 d.C. per ospitare i giochi atletici, conosciuti in greco a n t i c o c o m e A g o n e s . P e r questo, inizialmente, lo sta- dio era conosciuto come in Agone, che poi si trasformò in in Nagonis e, col tempo, in "Navona". Vestigia del suo passato si trovano nel nome di una delle chiese della piazza, Santa Agnese i n A g o n e . R e s t i d e l l o Stadio di Domiziano sono ancora lì, sotto la piazza, e sono ben conservati. A mio parere, Lucca è u n a d e l l e c i t t à p i ù b e l l e d'Italia. Forse non è famosa come altri gioielli toscani come Firenze o Pisa, ma è davvero mozzafiato. La sua piazza centrale si chiama Piazza dell'Anfiteatro e questo dovrebbe già dirci qualcosa. Infatti, la piazza ha preso il posto di un anfi- t e a t r o r o m a n o e , n e l M e d i o e v o , e r a c h i a m a t a Parlascio, che deriva dal latino paralisium che signi- fica, avete indovinato, "anfi- teatro". Proprio come per Piazza Navona a Roma, un rapido sguardo dall'alto fa capire l'origine classica della piazza: ha proprio la forma di un anfiteatro. Sempre in Toscana, tro- viamo un'altra città magnifi- ca, Siena. Conosciuta per il suo palio, i miei ricordi di S i e n a s o n o d i s t u p o r e , soprattutto per l'equilibrio incredibilmente potente di o r o , p i e t r a e c o l o r e d e l l a facciata del suo Duomo. O r a , a n c h e l a s u a p i a z z a p r i n c i p a l e , P i a z z a d e l C a m p o , m e r i t a q u a l c h e parola: per cominciare, si è sviluppata con una leggera inclinazione, il che è molto insolito; poi, ha una pavi- mentazione molto particola- re di origine medievale, che sembra una conchiglia. Ma la forma stessa della piazza, un semicerchio, è ancora più u n i c a . U n a v o l t a , q u e s t a zona era paludosa e cono- sciuta come Campus Fori, da cui la parola "campo", nel s u o n o m e m o d e r n o . I n seguito divenne la piazza del mercato della città e lo si vede ancora nella sua forma, perché tutti gli edifici che vi s i a f f a c c i a n o s o n o s t a t i c o s t r u i t i r i s p e t t a n d o l a disposizione che avrebbero normalmente le bancarelle del mercato. Se ci spostiamo a nord, più precisamente in Veneto, troveremo un'altra piazza con un passato interessante a P a d o v a . P r a t o d e l l a Valle non è solo la piazza più grande della città, ma anche una delle più grandi d'Europa. La sua struttura e o r g a n i z z a z i o n e , c o m e l a conosciamo oggi, risale al XVIII secolo, ma la zona è s t a t a a l c e n t r o d e l l a v i t a padovana per molto, molto più tempo. In epoca romana s i c h i a m a v a C a m p u s Martius, in onore di Marte, il dio della guerra, e veniva utilizzato per scopi militari. Poiché era spesso allagata, l a z o n a n o n f u u t i l i z z a t a durante l'Alto Medioevo, ma è in quei secoli che si guada- gnò l'appellativo di valle, un l u o g o b a s s o s o g g e t t o , l o abbiamo detto, ad allaga- m e n t i . I n t o r n o a l l ' a n n o 1000, i padovani riscopriro- no il fascino della valle, la bonificarono e la trasforma- rono nella loro piazza del mercato; in latino si chiama- va pratum, da cui il nome moderno, Prato della Valle. L'ultima tappa del nostro breve viaggio attraverso i segreti delle piazze italiane ci porta fino alla regina del b a r o c c o m e r i d i o n a l e : Lecce. Piazza Duomo è molto particolare perché è una "piazza chiusa", dove l'accesso è garantito da un solo stretto vicolo. In passa- t o , P i a z z a D u o m o e r a i l cuore di una cittadella mili- tare e lo possiamo ancora vedere chiaramente nella sua forma, che è perfetta- mente quadrata. Tutti gli edifici che si affacciano su Piazza Duomo seguono le a n t i c h e l i n e e d e l l e m u r a della cittadella e si crede che i l b e l l i s s i m o c a m p a n i l e barocco del Duomo si trovi dove, ai tempi dei Romani, sorgeva una torre di guar- dia. Belle piazze con una sto- ria incredibilmente interes- sante, proprio come tanti luoghi del nostro Paese. Piazza Duomo, a Lecce (Photo: Mario Ascione/Dreamstime) Cosa si nasconde sotto le piazze più famose d'Italia?

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-3-18-2021