Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1353811
GIOVEDÌ 18 MARZO 2021 www.italoamericano.org 40 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO L'italoamericana Dell'Olio ci svela il mondo magico del maestro del cinema con 'Fellini degli Spiriti' Disegni autografi del regista Federico Fellini esposti a Roma negli studi di Cinecittà (Ph © Daloiso57 | Dreamstime.com) FRANCESCA GRAZIANO U n aspetto importante del- l'ispirazione di Federico Fellini rimanda alla sua vena visionaria e fantastica, i r r e a l e , m e t a f o r i c a , h u m u s f e c o n d o d a c u i n a s c e l a s u a immensa e multiforme opera. Fellini sfugge alle etichette in nome di una libertà creativa senza limiti, ma abilmente tenu- ta sul filo di una inesauribile fantasia. Spesso si serve del sogno come visione del mondo e fonte di ispirazione di sequen- ze realizzate anche a distanza di a n n i . S o g n a t o r e e r i b e l l e , i l grande cineasta ci trascina ogni volta in un suo teatro molto per- sonale, dove anche i desideri più assurdi si possono realizzare, ci racconta storie strane e poetiche, vi getta dentro la vita, l'amore, gli incubi, abbatte la barriera degli elementi e dei regni, tradu- cendo in linguaggio cinemato- grafico le tracce del sogno come essenza degli esseri e delle cose. Verve fantastica che accom- pagna tutta la sua attività filmi- ca, ma si accentua a partire dalle Tentazioni del Dottor Antonio, proseguendo con Otto e Mezzo e Giulietta degli Spiriti. Al pari di Bergman cerca di ricreare nel cinema aspetti della realtà ultra- sensibile, il misterioso, l'esoteri- co, il "mondo non visto", in una ricerca incessante di altre possi- bilità, altre dimensioni, altri viaggi … L'incontro con Ernst Bernhard fu per lui fondamenta- le: lo psicoanalista junghiano non solo gli svelò le vie attra- v e r s o c u i s i m a n i f e s t a l ' I n c o n s c i o , m a g l i m o s t r ò anche una nuova visione del mondo attraverso la lettura dei T a r o c c h i e l a c o n s u l t a z i o n e degli IChing. Frutto della fre- quentazione con Bernhard, fu il suo famoso Libro dei sogni, fedele sintesi di scenografie e visioni notturne, di cui il regista operava al risveglio la memoriz- zazione grafica. Immagine e testo seguono approcci differenti, da una parte i l l i n g u a g g i o r i c c o , p r e c i s o , complesso, dall'altro il disegno trasmette la meraviglia dell'im- maginario notturno e nel con- tempo la distanza che serve per decifrarlo attraverso quell'io del sogno che ha le fattezze di un piccolo personaggio visto da die- tro. Del resto era il disegno il primo schermo su cui proiettava le sue visioni, i sogni, le trame. Soleva dire: "Il cinema non è figlio della letteratura, ma della pittura". Come uno Chagall della macchina da presa Fellini attra- versa i generi, li riconosce, li ama ma rimane sempre e comun- que se stesso, con la sua segreta volontà di illogismo, convinto che ciò che logico non sembra, l'irrazionale, sia spesso ciò che più si avvicina alla verità. Fu il mondo dell'infanzia ad avere su di lui una grande sugge- stione, quello conosciuto attra- verso Il Corriere dei piccoli, Pinocchio, Il circo di Chaplin, Dickens…. Un'infanzia, come per tutti, sottoposta alle espe- rienze della maturità, un mondo c h e c o n o s c e a v e n d o n e f a t t o esperienza dentro di sé. Sarà l'incontro con il profes- sor Gustavo Rol, conosciuto per "Giulietta degli Spiriti", che, attraverso numerosi esperimenti, gli proverà che esistono altre dimensioni e non c'è un termine al viaggio degli esseri umani. In questo senso vale forse ricordare l'interesse di Fellini per le prati- che sciamaniche dello scrittore- antropologo Carlos Castaneda su cui avrebbe voluto fare un film, questo per dire quanto il geniale regista fosse interessato allo stra- no e alla diversità. Alle letture di Jung, specialmente quello dei Ricordi, Sogni, Riflessioni, si rifà soprattutto la sua fascinazio- ne per il diverso e il marginale che tanta parte avranno nei suoi film. A questo mondo onirico, alla sua creatività visionaria si ispira il bel docu-film, "Fellini degli Spiriti" di Anselma Dell'Olio, prodotto da Mad Entertainment con Rai Cinema in coproduzione con Walking the Dog. Critico cinematografico, attrice e regi- sta, l'italoamericana Anselma Dell'Olio, Selma Jean Dell'Olio, di padre pugliese e madre ebreo- russa, nata a Los Angeles, ma residente a Roma, dove ha spo- sato il giornalista e politico Giuliano Ferrara, esplora con l'aiuto di personaggi che il regi- sta hanno conosciuto, l'aspetto più segreto della complessa per- sonalità del grande cineasta. Il viaggio nell'universo felli- niano indagato dalla regista ha richiesto due anni di lavoro fra ricerche e realizzazione, e si snoda attraverso spezzoni ed immagini dei film, da Giulietta degli Spiriti allo Sceicco bianco, La voce della luna, pagine del libro dei sogni… Il film, sele- zionato per il Festival di Cannes 2020 sezione classics, presenta- to in anteprima a Bologna e a Rimini e su Rai Uno a gennaio 2021, prende per la prima volta in esame questo aspetto della cinematografia di Fellini di cui lo scorso anno si è festeggiato il centenario dalla nascita (il mae- stro era nato il 20 gennaio 1920 a Rimini in Via Dardanelli alle 21,30). Raccontano il suo mondo m a g i c o l a c a r t o m a n t e T e r r y Gilliam che Fellini consultava sempre, la sensitiva Giuditta Mascioscia amica di Gustavo Rol, il regista Damien Chazelle, i collaboratori e gli amici più stretti, artisti, analisti, il regista P r e m i o O s c a r W i l l i a m Friedkin… Attraverso materiali d ' a r c h i v i o d i R a i T e c h e e dell'Istituto Luce, le immagini dei suoi film e interviste agli intellettuali che più hanno stu- diato e raccontato il suo lavoro, "Fellini degli Spiriti" si rivela un ritratto inedito ed affascinan- te del grande regista.