L'Italo-Americano

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19 GIOVEDÌ 1 APRILE 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA La colomba, come il panettone, nasce in Lombardia, ma è amata in tutta Italia (Photo: Marina Bakush/Dreamstime) N on importa se sei del Nord o del Sud: una c o l o m b a s i f a r à s t r a d a sulla tua tavola pasquale. Q u e s t o d o l c e e f r a g r a n t e "lievitato" ricorda molto un altro dolce tradizionale ita- liano, il p a n e t t o n e , e ci sono molte buone ragioni per considerarli "fratelli". Lo stesso sapore burroso e la stessa consistenza, mor- bida come un cuscino, una predilezione per le scorze candite e l'uva sultanina, ma anche per ripieni meno tra- dizionali e più creativi, dalle gocce di cioccolato a una varietà di creme. Gli estima- tori, naturalmente, saranno veloci a sottolineare che ci sono due differenze rilevan- ti tra il panettone natalizio e l a c o l o m b a p a s q u a l e : l a forma, naturalmente - con la colomba che è un po' più piatta e ricorda una colom- ba volante o una croce - e la g l a s s a d i z u c c h e r o , c h e è obbligatoria sulla colomba ma non sul panettone. Proprio come il panetto- ne, la colomba è una crea- zione culinaria lombarda, ma non c'è bisogno di sca- vare nella storia medievale per scoprire come e perché è s t a t a i n v e n t a t a . B a s t a infatti fare una breve pas- seggiata nel tempo fino agli anni '30, e godersi le luci e il g l a m o u r d e l l a M i l a n o d i quegli anni. Milano era già la capitale del panettone, grazie, tra gli altri, al lavoro e all'ingegno della famiglia Motta, che ebbe il merito di trasforma- r e u n d o l c e t i p i c a m e n t e milanese in un dolce amato a livello nazionale. La pro- duzione di panettoni presso l e p a s t i c c e r i e M o t t a e r a ampia e richiedeva l'utilizzo d i m a c c h i n e s p e c i a l i i n grado di impastare, lavorare e cuocere grandi quantità di impasto per i panettoni. Ma cosa farne una volta finita la stagione natalizia? Lasciarle inattive per 10 mesi all'anno sembrava uno spreco, ma D i n o V i l l a n i , d i r e t t o r e commerciale di Motta, ebbe un'idea vincente: un dolce s i m i l e a l p a n e t t o n e p e r P a s q u a . L o c h i a m a r o n o colomba e aveva esatta- mente gli stessi ingredienti del panettone: burro, farina, uova, zucchero e frutta can- dita. L'unica aggiunta era la guarnizione con uno strato deliziosamente croccante di mandorle e glassa. Motta affidò la responsa- bilità di rendere popolare la c o l o m b a a C a s s a n d r e , famoso designer art decò, che creò anche uno slogan perfetto: Colomba pasquale Motta, il dolce che sa di pri- mavera. In effetti, gli italia- n i a s s o c i a n o l a P a s q u a anche all'inizio della stagio- n e m i t e , c o n i p i c n i c e i raduni di Pasquetta che rap- p r e s e n t a n o p e r m o l t i l a prima "giornata fuori" dopo i freddi mesi invernali. La forma della colomba, così come il suo nome, è di chia- ra ispirazione cristiana, in quanto la colomba è simbo- lo dello Spirito Santo e, più in generale, è associata alle idee di Salvezza e Speranza. Contrariamente a quanto a c c a d e p e r m o l t i p i a t t i popolari italiani, siamo certi che le origini della moderna colomba siano quelle ripor- tate sopra. Tuttavia, alcuni credono che il dolce possa avere radici precedenti. Una leggenda dice che la prima c o l o m b a f u c r e a t a n e l V I secolo a Pavia quando, dopo t r e a n n i d i a s s e d i o , a l r e l o n g o b a r d o A l b o i n o f u o f f e r t a u n a p a g n o t t a a f o r m a d i c o l o m b a c o m e pegno di pace la domenica di Pasqua. La "colomba" di Alboino era però molto più r u s t i c a d e l l a n o s t r a : e r a fatta solo con uova, farina e lievito. Interessante è anche la storia che associa la colom- ba a San Colombano, glo- rioso monaco irlandese che fece di Bobbio la sua casa nel VII secolo. Si racconta che lui e i suoi monaci furo- no invitati a un banchetto d a l l a r e g i n a l o n g o b a r d a Teodelinda, che offrì loro decine di piatti sontuosi. Gli umili monaci vollero rifiuta- re il cibo in segno di peni- tenza e Colombano, che era il loro abate e che capì che rifiutarsi di mangiare avreb- be potuto offendere la regi- na, cambiò ogni piatto in bellissimi pani a forma di colombe che i suoi monaci mangiarono con gusto. C'è un'ultima leggenda da raccontare. Siamo sempre nel Medioevo, anno 1176. D u r a n t e l a b a t t a g l i a d i Legnano, uno dei condot- tieri milanesi vide alcune colombe appoggiarsi sulle bandiere del suo esercito: s o r p r e s o e i s p i r a t o d a g l i animali, chiese ai suoi cuo- chi di preparare del pane a forma di colomba per i sol- dati, in modo che potessero a c q u i s i r e l a n o b i l t à e i l coraggio degli uccelli. Curiosità italiane: perché si mangia la colom- ba a Pasqua? C h i n o n a m a l a parola spunti- no (spoon-tee- n o h ) ? E q u i v a - lente dell'inglese " s n a c k " , l o s p u n t i n o p u ò essere leggero e sano, se si sceglie della frutta fresca, ma anche cattivo ed eccessivo se si opta per qualcosa di più pesante e ricco di calorie. Lo spuntino non dovrebbe esse- re il sostituto di un pasto completo - così come non lo è una merenda - ma spesso ne facciamo uno al posto di un "pranzo" se siamo di fret- t a : h o u n a r i u n i o n e t r a mezz'ora, non ho tempo per i l p r a n z o . F a r ò s o l o u n o spuntino veloce. L'etimologia di spuntino è curiosa, ma incerta. Sembra che la parola possa derivare dal verbo spuntare (letteral- m e n t e , t o g l i e r e i l b o r d o , rimuovere la parte superiore di qualcosa), forse associato all'idea di fare un piccolo morso ("spuntare") da un pezzo di cibo più grande. S p u n t i n o è u n a p a r o l a comune, che usiamo quasi quotidianamente perché chi ha il tempo per pasti com- pleti con i ritmi che abbiamo n e l l a v i t a m o d e r n a ? Suggerimento: dovremmo davvero tutti rallentare un po'. Spesso facciamo uno spuntino in ufficio al posto della pausa pranzo, o uno spuntino veloce prima della palestra se ci andiamo. Un tipo di spuntino molto comune, soprattutto tra gli studenti che si preparano agli esami, è lo spuntino di mezzanotte, uno spuntino notturno che tutti abbiamo gustato in qualche momento della nostra vita e che spesso riporta alla mente ricordi di case condivise con gli amici, sessioni di cucina improvvi- sate e una spensieratezza che tutti vorremmo avere anco- ra. — Facciamo uno spuntino prima di prendere il treno — Let's have a quick snack before catching the train — Mi gira la testa! — Meglio che tu faccia uno spuntino. — I am lightheaded! — Y o u s h o u l d h a v e a snack — Che ne dici di caffé e torta come spuntino? — What about coffee and cake as a snack? Parola del giorno - Spuntino: è sem- pre l'ora di uno snack! © Mirko Vitali | Dreamstime.com

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