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della vita e della fede che tutti siamo chiamati a com- piere". Troviamo qui un punto di convergenza tra la primave- r a , i r i t i d i p a s s a g g i o , l a P a s q u a e i l m e s s a g g i o d i speranza e di nuovo inizio. E poiché aspettiamo tutti una rinascita dopo questo tragico anno di pandemia, e tutti non vediamo l'ora di "uscire a riveder le stelle" come Dante, ci auguriamo c h e q u e s t a P a s q u a p o r t i finalmente una rigenerazio- ne e che segni la fine di que- sto girone infernale. Auguri a tutti, cari Lettori! NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 1 APRILE 2021 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | L a terra che ritro- v a l a s u a f e r t i - lità, la luce che vince sull'oscu- r i t à , l e g e m m e che rigenerano rami secchi e s p o g l i . I n a n t i c h i t à , p e r comunità che vivevano di a g r i c o l t u r a e l a c u i v i t a dipendeva dai cicli naturali, l ' E q u i n o z i o d i P r i m a v e r a aveva una valenza sociale i m p o r t a n t e r i e v o c a n d o i l t r i o n f o d e l l a v i t a s u l l a morte. Nel mondo ellenico, e tor- niamo indietro di 7 secoli p r i m a d e l l a n a s c i t a d i C r i s t o , i l r i s v e g l i o d e l l a natura veniva salutato con riti intrisi di simbologia sul ciclo eterno di vita-morte- rinascita che celebravano il r i t o r n o d i P e r s e f o n e dall'Oltretomba greco. La g i o v a n e s a r e b b e r i m a s t a a c c a n t o a s u a m a d r e Demetra, la Madre Terra, per tutta l'estate. Demetra, felice di avere la figlia con s é , a v r e b b e p o r t a t o u n a generosa stagione dei frutti p r i m a t o r n a r e a d e s s e r e arida e vuota in inverno, nei m e s i d e l l a p e r d i t a d e l l a figlia, tempo della solitudi- ne, del dolore, del lutto. L'Antica Roma celebrava l'arrivo della primavera con i "Floralia", celebrati quan- do la fioritura raggiungeva il suo apice in aprile, con inni alla fecondità. I popoli ger- m a n i c i o n o r a v a n o l a d e a pagana della fertilità con rituali che includevano l'ac- censione di un cero, emble- ma della fiamma dell'esi- stenza, che le sacerdotesse lasciavano ardere fino all'al- ba. E' curioso notare che, almeno stando alla ricostru- z i o n e f o r n i t a d a J a c o b Grimm nell'opera del 1835 Deutsche Mythologie, l'in- glese Easter arriverebbe dal tedesco antico Oster. Eostre era la divinità germanica collegata al rinnovarsi della vita, alla primavera, alla fer- tilità. Con la diffusione del Cristianesimo, la festa di O s t a r a v e n n e a s s i m i l a t a dalla Pasqua, da cui prese a n c h e i l n o m e e p a r e c c h i elementi della tradizione antica che furono inglobati al punto che si conservano nelle festività attuali: il coni- glio pasquale, simbolo di fertilità e prosperità, o l'uo- vo, embrione primordiale da cui scaturisce l'esistenza. La Pasqua, nella confes- sione cristiana, è un periodo di rinascita e la resurrezione significa proprio il ritorno alla vita dopo la morte, la rigenerazione dopo quella che per Dante Alighieri era stata la discesa all'Inferno, la vita perduta nel peccato. Lì, nel buio del male, stava la perdizione eterna, il viag- gio "tra disperate strida" e spiriti dolenti. L'Inferno è dolore, fatica fisica e soffe- r e n z a s p i r i t u a l e , p a u r a e perdita di tutto. Anche di quella speranza che nei detti popolari è l'ultima a morire. Invece, nel verso più famoso della letteratura italiana, Dante ci dice, che chi oltre- passa quel confine di perdi- z i o n e f i n i s c e n e l g i r o n e infernale della solitudine più cieca, dove la disperazio- ne sarà l'unico immutabile orizzonte. Dunque, "lasciate ogne speranza, voi ch'intra- te" nel peccato. Lì non c'è vita. Nel suo viaggio "primave- rile" di risalita dal buio alla luce, "umano" dalla caduta alla salvezza, e "cristiano" dal peccato a Dio, Dante ha c o n o s c i u t o l ' a b i s s o p i ù profondo che è quello del- l ' e s s e r e u m a n o . M a n e l l a notte del Sabato Santo, si lascia alle spalle la colpa, la dissoluzione e il fallimento, r i s a l e l a m o n t a g n a d e l Purgatorio, tra pentimento ed espiazione, e attraversa il P a r a d i s o : l a d i m e n s i o n e della purezza, dell'innocen- za, della pace. Dall'oscurità alla redenzione, dal male al bene. Dante ha compiuto un cammino, faticoso e doloro- so, di conversione e rinasci- ta. E' la Pasqua cristiana, c e r t o , m a c ' è a n c h e u n a dimensione profondamente u m a n a n e l l a D i v i n a Commedia di Dante. P e r c h é n e p a r l i a m o ? Perché quest'anno, oltre ai 1600 anni della splendida Venezia, si celebrano i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta e ci sono state nume- rose manifestazioni in Italia e negli Istituti culturali del m o n d o , i n o c c a s i o n e d e l Dantedì, il 25 marzo, giorno in cui sarebbe iniziato il suo viaggio metafisico. Ha parla- t o d i l u i a n c h e P a p a Francesco che gli ha dedica- t o l a l e t t e r a a p o s t o l i c a " C a n d o r l u c i s a e t e r n a e " scrivendo che: "In questo particolare momento stori- co, segnato da molte ombre, da situazioni che degradano l'umanità, da una mancanza di fiducia e di prospettive per il futuro, la figura di Dante, profeta di speranza e t e s t i m o n e d e l d e s i d e r i o umano di felicità, può anco- ra donarci parole ed esempi che danno slancio al nostro cammino. Può aiutarci ad a v a n z a r e c o n s e r e n i t à e coraggio nel pellegrinaggio Auguri di Buona Pasqua: che ci porti la fine della pandemia Meranotours@att.net Direct: 818-907-8408