L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 1 APRILE 2021 www.italoamericano.org 48 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO A Firenze spunta l'Albero del Paradiso: omaggio artistico al pensiero contemporaneo del Sommo Poeta nel Dantedì La scultura di Giuseppe Penone in piazza della Signoria a Firenze. In primo piano il direttore degli Uffizi Schmidt (Ph courtesy Gallerie degli Uffizi) FABRIZIO DEL BIMBO U n abete gigantesco si innalza per oltre 22 metri in piazza della Signoria, nel cuore di Firenze, protenden- do i suoi rami metallici verso il cielo: l'installazione, realizzata dall'artista Giuseppe Penone, è la più grande mai collocata nello spazio pubblico del centro fio- rentino. È spuntata per il "Dantedì" di un anno molto spe- ciale, il settecentenario dalla morte dell'autore della Divina Commedia. La colossale scultura "Abete" si può vedere come metafora del Paradiso: cioè "l'albero che vive de la cima / e frutta sempre e mai non perde foglia" (vv. 29- 30, Canto XVIII, Paradiso, Divina Commedia), come affer- ma Cacciaguida degli Elisei per descrivere all'incredulo Dante il luogo in cui si trova. L'albero per Penone è imma- gine di una giovinezza trascorsa tra i boschi delle Alpi Marittime e perciò frequentata assiduamen- te negli ormai oltre cinquant'anni di ricerca. Esso rivela attraverso la sua crescita a cerchi concen- trici una forma essenziale, stret- tamente necessaria alla sua stes- sa esistenza e al suo stesso svi- luppo: è saldamente piantato nella terra ma con i rami protesi verso il cielo. Tra gli alberi l'artista predili- ge le conifere, per il loro tronco resistente alle torsioni e i rami a palco dall'andamento regolare: in pratica, una sintesi formale dell'idea stessa di albero. Per questi motivi l'opera che Penone ha scelto di collocare in Piazza della Signoria è un abete monu- mentale. Il tronco e i rami sono stati realizzati in fusione di acciaio inossidabile, avvolta da un reticolo che conferisce all'in- stallazione un senso ascendente: i 18 elementi che lo formano sono stati modellati in bronzo, con un procedimento di fusione da calchi di bambù. "Abete" rivela l'interesse di Giuseppe Penone – e collettivo - per gli aspetti ambientali dell'ar- te, soprattutto nello spazio urba- no: qui, secondo l'artista, si svi- luppa la continuità tra cultura e natura, tra il tempo della storia e quello della vita, tra passato e presente, perfino in un luogo così fortemente connotato come piaz- za Signoria a Firenze. L'installazione, curata dagli Uffizi in co-promozione con il Comune e la collaborazione dell'associazione Arte continua, costituisce un'anticipazione di Alberi In-Versi, mostra dedicata a Penone che le Gallerie ospite- ranno dal 1 giugno al 12 settem- bre prossimi, sempre nell'ambito delle celebrazioni dantesche pre- viste per il 2021. Lo stesso titolo allude al tema dantesco dell' "albero che vive della cima": dunque a questo territorio di con- fine tra il mondo corporeo e quello concettuale, tra la materia e l'idea, e farà riferimento a una serie di disegni dell'artista accol- ti per l'occasione negli spazi delle Gallerie. Per il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: "L'arte contemporanea in piazza della Signoria ha conosciuto dibattiti anche accesi, fin dai tempi del David di Michelangelo e dell'Ercole e Caco di Baccio Bandinelli: questo è sempre stato un segno della vivacità dei fio- rentini, che ora potranno medita- re (e perché no, polemizzare) sui molti significati dell'installazio- ne di Penone. Rimane comunque il fatto che questo "albero dante- sco" che nell'intenzione dell'arti- sta si rifà ai versi dell'Alighieri, mescola un'idea astratta della natura – non a caso in metallo - alla concretezza tutta petrosa del centro di Firenze". L'artista torinese Giuseppe Penone spiega: "'Abete' in Piazza della Signoria indica lo sviluppo del pensiero che è simi- le alla spirale di crescita del vegetale". Per il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: "Nel giorno dedicato al Sommo Poeta, a settecento anni dalla sua morte, è fondamentale ribadire la grande contemporaneità dell'Alighieri, intatta ancora oggi, attraverso l'opera di uno degli artisti italiani, Giuseppe Penone, che del contemporaneo più possono dirsi maestri. E farlo in piazza della Signoria, un luogo così carico di simboli, di valori, fin dai tempi stessi di Dante, rende questa esposizione ancora più importante e prezio- sa". Il sindaco di Firenze Dario Nardella: "L'albero per sua natura volge lo sguardo verso il cielo, verso quelle stelle agogna- te da Dante, verso la salvezza. Quale migliore simbolo dunque, in questo anno drammatico, di una speranza di rinascita e di ripartenza dopo la pandemia? Firenze celebra il suo Poeta e il suo Capodanno con questa icona nella sua piazza principale, da alcuni anni teatro di arte pubbli- ca contemporanea, come segnale di ripartenza a cominciare dalla cultura, dall'arte e dalla natura. Quest'opera e in generale gli appuntamenti per il 700° anni- versario saranno non solo un'oc- casione unica per celebrare il Sommo Poeta ma anche una forma di riconciliazione della sua città nei confronti di un cit- tadino prima così negletto e poi così rimpianto, e un modo di affrontare a 360 gradi la sua straordinaria e ancora attuale eredità. Un'eredità che passa dal museo della lingua a Santa Maria Novella, dal cenotafio a Santa Croce, dai reading delle terzine lette in ogni parte del mondo, dalle lapidi e dalle scul- ture che ricordano il Poeta e la Commedia, e dalle miriadi di eventi che ci apprestiamo a orga- nizzare nel segno di una figura che è diventata un simbolo uni- versale".

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