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25 GIOVEDÌ 29 APRILE 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | S ophia Loren ed Ennio Morri- cone. A questi due intramonta- bili miti del ci- nema italiano è stata dedicata la 16° edizione di Italia Los Angeles Fashion and Art Festival. Svoltosi come da tradizione nel corso della set- timana che precede gli Oscar, il festival organizzato come sempre da Pascal Vicedo- mini, ha voluto onorare in primis Sophia Loren, la leg- genda del grande schermo ita- liano, fra i grandi nomi del- l'età dell'oro di Hollywood. Così è stata lei a ricevere il premio Italia Legend Award, Los Angeles, Italia Film, Fa- shion and Art Festival. L'ot- tantaseienne attrice di Ieri, Oggi e Domani e Matri- monio all'Italiana, ha re- centemente fatto parlare di sé per la sua performance nel film del figlio Edoardo Ponti, Tutta La vita Davanti a sè-The Life Ahead, candidato come miglior film in lingua stra- niera ai Golden Globe e ai Cri- tics Choice Awards. "Oggi, più che mai, Sophia rappresenta il riconoscimento dell'industria cinematografica globale", ha detto in un comu- nicato l'attore italoamericano Armand Assante, che ha presieduto il festival. Per la prima volta anche in versione virtuale, l'evento, che si è svolto dal 18 al 24 aprile, per volere dello storico pro- duttore e fondatore dell'e- vento, Pascal Vicedomini, è stato promosso da Capri Institute in the World con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e la partecipa- zione di Rai Cinema, Rai Com, Rainbow, Medusa, Ier- volino Entertainment, Isaia, nonché del Consolato Gene- rale d'Italia a L.A., l'Ice e l'I- stituto Italiano di Cultura di Los Angeles. "Questo festival ha creato un ponte ideale con il festival Capri, Hollywood che lo scorso dicembre ha ce- lebrato un quarto di secolo". Ha commentato Vicedomini, che ha diretto il festival in col- legamento da Roma. Oltre al tributo dedicato alla Loren, a far parte della se- zione 'Italian Masters', anche il maestro Ennio Morri- cone, già premiato dal festival nel 2006. Per lui un evento speciale, ovvero un concerto in strea- ming del figlio Andrea e del flautista Andrea Gramellini. "E' la prima edizione senza il maestro Morricone e nel bellissimo ricordo della ceri- monia per la stella sulla Walk of Fame, che avemmo l'onore di promuovere nel febbraio del 2016 con Capri Institute in the World, abbiamo voluto ritrovarci per una celebra- zione che unisce grandi per- sonalità con le quali il Maestro ha collaborato oltre ai suoi amici di sempre" ha commen- tato Pascal Vicedomini. Tanti infatti gli amici e i fan del compositore, da Quincy Jones, che era solito chiamare Morricone "Fratellino", a Clint Eastwood, a cui era legato dalle esperienze nei film di Sergio Leone, fino ad arri- vare a Quentin Tarantino, che lo volle fortemente nel suo ul- timo film "The Hateful Eight" e che gli consegnò la stella sulla Walk of Fame nel 2016. Non sono mancati gli sto- rici amici e colleghi Tony Re- nis, Marina Cicogna, Franco Nero, Giuseppe Tornatore, Andrea e Raffaella Leone, Andrea Bocelli, Amy Stuart e anche gli americani Kevin Costner (pro- tagonista de "Gli Intoccabili" di Brian De Palma) ed Eli Roth. Con loro tante altre per- sonalità della cultura e dello spettacolo italiano e statuni- tense accanto alla famiglia Morricone: la moglie Maria e due dei suoi figli, Andrea e Giovanni. Restando in tema musicale, anche Laura Pausini e Diane Warren hanno ricevuto il premio L.A., ITALIA – Master in Music Award per la can- zone originale "Io sì (Seen)", colonna sonora del film che ha avuto per protagonista pro- prio Sophia Loren in "The life ahead / La vita davanti a sé", diretto dal figlio Edoardo Ponti. Con questo brano le due artiste, che hanno già trionfato ai Golden Globe, sono anche state nominate per gli Oscar e il David di Do- natello. A dare inizio alle danze, il film Pinocchio di Matteo Garrone, candidato agli Oscar per i costumi di Mas- simo Cantini Parrini ed il make-up di Mark Coulier, Da- lia Colli e Francesco Pegoretti. "Matteo Garrone e Edoardo Ponti, due registi ita- liani di fama mondiale, incar- nano la quintessenza dell'ec- cellenza italiana ricca di creatività e sensibilità eccezio- nali. Il loro talento artistico trascende ogni confine geo- grafico" ha detto Marina Ci- cogna per L.A., Italy. Ingaggiato da Pascal Vice- domini, l'attore e produttore Luca Riemma è stato il pre- sentatore e l'organizzatore della logistica a Los Angeles. "Bisognava tornare alla realtà con tutte le protezioni neces- sarie. È stato un successo an- che perché il tutto è stato ibrido, con la presenza fisica del festival qui a L.A. al Dolby Theater, ma anche con Pascal Vicedomini collegato da Roma e ovviamente con la possibilità per tutti di colle- garsi online. Un primo passo importante per tornare alla normalità". Sono state 163 le opere tra film, documentari e corti, per lo più inediti, offerti alla platea virtuale americana: tra que- ste Natale in casa Cupiello di Edoardo De Angelis, basato sulla piece di Edoardo De Fi- lippo e una mini-retrospettiva di Ivan Cotroneo e Alessandro D'Alatri tra film e fiction. Per The Italian Masters, a cura di Minerva Pictures e MovieItaly, omaggi a Ber- nardo Bertolucci (Il conformi- sta), Pierpaolo Pasolini (Me- dea), Roberto Rossellini (Generale della Rovere), Lu- chino Visconti (Bellissima), Luigi Comencini (Il Gatto), Luigi Zampa (Il medico della mutua). "Un film importantissimo al quale è stato riconosciuto un premio è "The Man Who Sold His Skin", diretto dalla regista libanese Kaouther Ben Hania e con la splendida Mo- nica Bellucci e l'attore Yahya Mahayni, film che è stato an- che candidato agli Oscar. Un altro grande film presentato è stato quello di George Gallo, The Comeback Trail, con Ro- bert De Niro, Tommy Lee Jo- nes e Morgan Freeman e "Two of us", il debutto alla regia di Filippo Meneghetti, regista italiano con un background internazionale, candidato an- che agli Academy Awards" ha commentato Luca Riemma, affiancato sul palco dal pre- mio Oscar per The Green Book Nick Vallelonga e dal Andrea Iervolino. "Si è cercato di tornare all'energia di prima e direi che nel nostro piccolo ci siamo riusciti". La regista di The Man who Sold His Skin, Kaouther Ben Hania, con Luca Riemma (Photo courtesy of Tommaso Boddi) Verso la normalità: esperimento r i u s c i t o d e l F e s t i v a l I t a l i a L o s Angeles Fashion and Art 2021 SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI