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GIOVEDÌ 29 APRILE 2021 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | I n Nomadland e in The Father c'è più di una "nota" vincente ita- liana. Ed è proprio il caso di dirlo perché a scrivere le musiche di questi "due bellissimi film indipen- denti che parlano di temi im- portanti e profondi", premiati nella notte degli Oscar 2021, è Ludovico Einaudi. A ragione si dice "onorato di aver con- tribuito con la mia musica a queste due storie" e di sentire quei premi "un po' miei". Il compositore e pianista torinese, con una generosa e apprezzata produzione alle spalle, ha scritto le musiche d i N o m a d l a n d ( 3 O s c a r : miglior film, miglior attrice e soprattutto premio a Chloe Zhao, prima non bianca e seconda donna in 93 anni a vincere per la miglior regia dopo Kathryn Bigelow) e le ha anche interpretate al pia- noforte, accompagnato da Federico Mecozzi al violino e R e d i H a s a a l v i o l o n c e l l o . S o n o t r a t t e d a g l i a l b u m " E l e m e n t s " , " D i v e n i r e " e "Seven Days Walking", pro- getto che raccoglie 7 album pubblicati con cadenza men- sile per 7 mesi consecutivi da marzo a settembre 2019 e 14° lavoro in studio nato dal c o n t r a t t o m o n d i a l e c o n Decca Records/Universal Music Group. "Ho iniziato ad ascoltare Seven Days Walking e sono rimasta stupita da come sen- tivo che Ludovico stava cam- minando sulle Alpi. Mi sem- brava - ha detto la regista C h l o e Z h a o n e l p o d c a s t 'Experience: The Ludovico Einaudi Story' presentato da Joe Dempsie, sottolineando la capacità evocativa della sua musica - che lui e il per- sonaggio di Fern camminas- sero parallelamente; il loro comune amore per la natura li collega, e sapevo che allora l a s u a m u s i c a s i s a r e b b e adattata perfettamente al nostro film". A spiegare l'af- f l a t o c o m u n e è l o s t e s s o Einaudi all'Ansa: il film offre "una specie di visione paral- lela alla mia, di dimensione di libertà, di qualcosa che io esprimo attraverso la musi- ca, e che il film con il suo linguaggio esprime con la sua storia e le sue immagini. L'ho amato da subito perché sentivo che era qualcosa che avrei potuto raccontare io. Zhao mi ha rivelato che la musica le è servita per mon- tare il film, come fosse una chiave di lettura". P e r l ' o p e r a d i F l o r i a n Zeller (2 premi Oscar di cui u n o a d A n t h o n y H o p k i n s migliore attore: "A 83 anni non pensavo di vincere que- sto premio, davvero non me lo aspettavo"), Einaudi ha firmato la colonna sonora, sei pezzi tratti da "Seven Days Walking" e il brano originale "My Journey". "Il motivo per cui volevo dav- vero lavorare con Einaudi è il modo in cui usava i violi- n i . V o l e v o a v e r e u n f i l o d'oro simile a un violino per tutto The Father" ha spiega- to il regista. F o r m a t o s i a l C o n s e r v a t o r i o G i u s e p p e Verdi di Milano, allievo di Luciano Berio, ha un cogno- me altisonante per gli italia- ni: è figlio dell'editore Giulio Einaudi e nipote di Luigi Einaudi, presidente della Repubblica italiana dal 1948 a l 1 9 5 5 . M a s i è p r e s t o distinto per i risultati arti- stici. Nel 2005 è stato insi- gnito ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica ita- liana e nel 2012 ha ricevuto per il suo contributo alla musica il Premio Vittorio De S i c a d a l p r e s i d e n t e d e l l a R e p u b b l i c a G i o r g i o Napolitano. Ha suonato nei maggiori teatri del mondo, da La Scala di Milano alla Royal Albert Hall di Londra, dall'Olympia di Parigi alla Philharmonie di Berlino, ha v e n d u t o p i ù d i 7 5 0 . 0 0 0 dischi in tutta Europa, tota- lizzato l'incredibile record di oltre 2,4 miliardi di stream diventando l'artista classico d i m a g g i o r s u c c e s s o i n streaming di tutti i tempi, e le sue composizioni sono un esempio di musica trasver- sale e "cinematografica" per la capacità di evocare imma- gini. M u s i c i s t a c l a s s i c o , h a incorporato vari stili tra cui pop, rock, world music e m u s i c a p o p o l a r e e n o n è nuovo alle colonne sonore (fra cui "The Water Diviner" di Russell Crowe, "I'm Still H e r e " d i C a s e y A f f l e c k e Joaquin Phoenix, "Mommy" di Xavier Dolan e ancora "Quasi Amici-Intouchables" di Olivier Nakache e Eric T o l e d a n o , " F u o r i d a l m o n d o " d i G i u s e p p e Piccioni, "This is England" di Shane Meadows) tanto che a giugno uscirà un dop- pio album con 28 fra queste c o m p o s i z i o n i p e r D e c c a R e c o r d s . L o s c o r s o a n n o invece, durante il lockdown, h a p u b b l i c a t o 1 2 " S o n g s f r o m H o m e " s u o n a t e s u l pianoforte di casa. In Italia la sua brevissima e più nota c o m p o s i z i o n e , a n c h e s e pochissimi gliela attribui- scono, è la sigla del somma- r i o d e l T G 1 , i l p r i n c i p a l e n o t i z i a r i o d e l P a e s e . Telegiornale che però non ha potuto annunciare nessu- na delle tre vittorie attese quest'anno da Los Angeles. Il premio come miglior canzone originale è andato a "Fight For You" per il film " J u d a s a n d t h e B l a c k M e s s i a h " e n o n a L a u r a Pausini, colonna portante d e l l a m u s i c a i t a l i a n a n e l mondo. Né sono stati pre- m i a t i c o m e m e r i t a v a n o i magici e favolosi costumi di Massimo Cantini Parrini e il t r u c c o c u r a t o d a M a r k C o u l i e r , D a l i a C o l l i e F r a n c e s c o P e g o r e t t i p e r " P i n o c c h i o " d i M a t t e o Garrone, aggiudicati invece a "Ma Rainey's black bot- tom" di George C. Wolfe. " L a m i a v i t t o r i a – h a detto il pluripremiato costu- m i s t a a l l i e v o d e i p r e m i Oscar Piero Tosi e Gabriella Pescucci che ha già vinto 4 D a v i d d i D o n a t e l l o (Riccardo va all'inferno, Il r a c c o n t o d e i r a c c o n t i , Indivisibili e Pinocchio) - è stata la candidatura: non capita tutti i giorni di vedere il tuo nome apparire nella r o s a d e g l i u n i c i c i n q u e costumisti al mondo consi- derati, appunto, da Oscar". Nella notte più attesa di Hollywood, che si è svolta tra 5 location, rigide precau- zioni anti-Covid, e nella sug- g e s t i v a c o r n i c e A r t D e c ò della Union Station, ha però trionfato un italoamericano nella sezione documentari: Anthony Giacchino. La sua famiglia ha origini siciliane (Caccamo) nel ramo paterno e abruzzesi (Casoli) in quello materno. Il regista già vinci- tore di un Emmy Award, fra- NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua a pagina 7 Note italiane 'vincenti' nella Notte degli Oscar Sophia Loren con il figlio Edoardo Ponti, regista (Photo: Laurence Agron/Dreamstime)