L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-13-2013

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L'Italo-Americano PAGINA  8 GIOVEDÌ  13  GIUGNO  2013 Golden Gala dedicato a Pietro Mennea. A Roma lo statunitense Gatlin strappa il podio a Bolt (che dimostra di saper perdere) eMANuele poNzo Il 6 giugno allo Stadio Olimpico di Roma, dinanzi ad un pubblico denso e raggiante, si è svolta la 33esima edizione del Golden Gala di atletica, quest'anno dedicato alla memoria di Pietro Mennea, che ha condotto nel capoluogo laziale gli atleti più abili e medagliati del mondo. Difatti questa manifestazione, trasmessa in diretta tv dalla Rai, costituisce una delle 14 tappe della Iaaf Diamond League, vale a dire l'eccellenza dei meeting di atletica leggera. L'ospite più atteso di questo evento è stato il primatista giamaicano Usain Bolt, oro olimpico in carica e recordman dei 200 metri piani, accolto nella Città Eterna da un folla entusiasta di fan. Dopo il caloroso benvenuto, il pluricampione olimpionico, nella conferenza stampa di presentazione, ha espresso tutta la sua stima nei confronti dell'Italia e in particolar modo nei riguardi del grande velocista italiano Pietro Mennea, scomparso prematuramente il 21 marzo scorso a causa di un male incurabile. Per di più, al fine di palesare il suo amore per il Belpaese, lo sprinter giamaicano ha emozio- Pietro Mennea, la "freccia del Sud" record olimpico a Mosca 1980 nato la platea di Roma, che lo ha accolto con una standing ovation, facendo un giro in pista con la maglia azzurra della nazionale italiana di calcio. In seguito oltre 900 ragazzi, in gran parte adolescenti, provenienti da ogni parte d'Italia e dalle corporazioni delle comunità italiane all'estero, si sono precipitati vicino al circuito per scattare fotografie e chiedere autografi a questa leggenda dell'atletica. In effetti, non capita tutti i giorni di incontrare campioni del calibro di Usain Bolt. Ma nonostante tutti i pronostici a lui favorevoli, l'uomo più veloce del pianeta è stato battuto, nella gara dei 100 metri, dall'americano Justin Gatlin, che grazie a questa competizione è entrato nella Top Ten degli atleti più celeri dell'universo. Di fatto lo sportivo statunitense, oro ad Atene 2004 e medaglia di bronzo a Londra 2012, si è guadagnato il podio con un tempo di 9"94, battendo per un centesimo il fuoriclasse caraibico che ha corso in 9"95. Un risultato incredibile in una competizione entusiasmante. Tanto è vero che il corridore nordamericano, ricomparso nelle piste dell'atletica dopo 4 stagioni per via del doping, si è detto sbalordito per aver superato colui che sembrava inarrivabile. In ogni caso, nonostante la pesante sconfitta, il primatista giamaicano ha mostrato che anche ad un campione come lui, accreditato alla vigilia dell'evento come il probabile vincitore, di tanto in tanto può capitare una sconfitta. Precisamente si tratta, dopo la terza adesione consecutiva, del primo insuccesso al meeting romano. Quindi ad un anno di distanza dall'ultima gara persa, contro il connazionale Yohan Blake ai Trials giamaicani, a Bolt è toccata un'altra medaglia d'argento. Oltretutto, nella notte delle stelle dell'atletica, in rappresentanza del tricolore, ha gareggiato il poliziotto Michael Tumi, medaglia d'argento agli europei under 23 del 2011 sui 100 metri piani, che si è posizionato ottavo con un tempo di 10"29. Poi, nel salto triplo maschile, ha ottenuto un'ottima prestazione l'atleta Daniele Greco, punta di diamante delle fiamme oro e campione europeo indoor 2013, che si è aggiudicato il secondo posto piazzandosi dopo l'americano Christian Taylor. Comprensibilmente il momento più toccante, emozionante e commovente della serata è arrivato quando, sui maxi schermi dello Stadio Olimpico, sono state riportate le immagini più significative della storica vittoria olimpica di Pietro Mennea a Mosca nel 1980. In quel momento è scattato un applauso lungo 10 minuti, dato che il volto leale e pulito del fenomeno pugliese è rimasto scolpito nella mente di chi ama lo sport. Inoltre, proprio nella giornata dedicata alla memoria della "Freccia del Sud", Bolt è approdato con un lodevole spirito sportivo nelle file dei vincibili, dimostrando che anche le sconfitte fanno parte della vita. Il giamaicano Bolt omaggia il Tricolore allo stadio di Roma L'integrazione è (anche) una questione di sport BARBARA MINAFRA A sorpresa Bolt è stato battuto nel Golden Gala romano da Gatlin Un passo in avanti ed uno indietro. Da una parte i vili cori razzisti che sviliscono lo sport insultando il colore della pelle del bomber azzurro Balotelli e dall'altra, la bella notizia che arriva da Torino di un torneo di calcio per le comunità straniere cittadine, a cui parteciperà il "Refugee Team", squadra composta da profughi e apolidi del Nord Africa fuggiti dalle guerre e dalle emergenze umanitarie. Alla 7° edizione del "Balon Mundial" parteciperanno 42 squadre (sia maschili che femminili) in rappresentanza di oltre 30 Paesi. Il torneo multietnico, un vero e proprio campionato del mondo in versione ridotta, ha un duplice scopo. Da un lato promuovere lo sport, i suoi valori educativi e sociali e dall'altro promuovere il progetto di inserimento lavorativo per i componenti dei team di stranieri, che in Italia cercano l'integrazione. Una parola difficile se allo stadio continuano le offese contro alcuni calciatori di colore e se su twitter e facebook, purtroppo, continuano ad arrivare insulti contro Cecile Kyenge, Ministro dell'Integrazione e prima donna orgogliosamente nera a ricoprire l'incarico di ministro della Repubblica italiana. "Il punto - ha replicato Cecile Kyenge - è che molti di voi, molti cittadini, pensano che il bersaglio sia la sottoscritta in realtà un cambiamento culturale, di approccio deve essere visto in un altro modo. Quando c'è un episodio di discriminazione va rivolto ai 60 milioni di cittadini italiani". Un'offesa inutile e retrogada che non tiene conto della realtà: in Italia vivono regolarmente 5 milioni di stranieri. Di questi circa la metà lavora stabilmente nel nostro Paese e ne contribuisce allo sviluppo. Inoltre, un milione di bambini frequentano le scuole italiane e 40mila vanno all'università. Il campione del Milan e della Nazionale Mario Balotelli

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