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GIOVEDÌ 13 MAGGIO 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 15 marmo fino al porto maritti- mo, sul molo dove sarebbero stati caricati sulle navi. Il trasporto del marmo giù per la montagna è ancora un lavoro molto pericoloso e richiede una guida esperta dei camion pesanti. Anche solo guardare queste enormi macchine manovrare giù per l a m o n t a g n a e d e s e g u i r e curve molto strette per aggi- rare alcuni tornanti può pro- vocare ansia! Ci sono irriga- tori in funzione lungo le stra- de, per mantenere il terreno bagnato. Questo è importan- te per evitare che i pneumati- ci dei camion scivolino sulla ghiaia asciutta mentre scen- dono dalla montagna tra- sportando i grandi blocchi di marmo. Solo quando si visitano l e c a v e d i m a r m o d i Carrara, l'apprezzamento per il lavoro e i lavoratori che contribuiscono ad ogni fase del viaggio, dalla montagna al prodotto finito, può essere pienamente compreso. Nel bacino del marmo di Carrara, ci sono tre aree destinate alle cave, conosciute come le cave di Torano, Colonnata e Fantiscritti. Ho visitato le cave di Fantiscritti e sono le più famose della città roma- na di Luni, un tempo esisten- te. Ho prenotato un tour con l a c o m p a g n i a C a r r a r a Marble Tour e la nostra guida Davide era un pozzo di conoscenza. Davide ha raccontato di un altro gruppo di uomini c h e l a v o r a n o s u l l e A l p i Apuane e svolgono un ruolo importante e fondamentale, accanto a quello dei cavatori. Questi uomini sono tenuti ad ascoltare i suoni della monta- gna e a individuare e preveni- re i pericoli. Fanno uno dei mestieri più antichi e impe- gnativi, ma allo stesso tempo a f f a s c i n a n t i , d e l m o n d o . Sono chiamati tecchiaioli, soprannominati anche ragni bianchi, e sono gli angeli c u s t o d i n o n c e l e b r a t i d e i cavatori. Lavorano in condi- zioni estreme per garantire la sicurezza degli altri lavorato- ri. L a v o r a n o n e l l e c a v e d i marmo apuane per monito- rare e pulire il fronte di cava (la tecchia, in dialetto carra- rese) per eliminare eventuali massi pericolanti, o lastre di m a r m o c h e p o t r e b b e r o potenzialmente causare ferite (o morti) se dovessero cadere sugli ignari cavatori che lavo- rano sotto. Fino agli anni '90, erano gli stessi cavatori a scendere negli strapiombi imbragati ad una rudimenta- le corda di canapa. Ora, gli scalatori professionisti lo fanno con le stesse tecniche e attrezzature usate nell'alpini- s m o e n e l l a s p e l e o l o g i a . Vanno di cava in cava, fer- mandosi per due o tre mesi alla volta per mettere in sicu- rezza la parete rocciosa. I tecchiaioli si muovono lungo le pareti delle Alpi Apuane e rimangono sospesi per ore sulle bianche voragini d e l l e c a v e d i m a r m o . Ascoltano la montagna, la osservano, se ne prendono cura, in silenzio e con meti- colosità, proprio come dei ragni appesi. Pochi sanno dell'esistenza di questa figura, il tecchiaio- lo. Molti danno per scontato che i cavatori facciano i lavori più duri, ma pochi conosco- no le condizioni dure ed este- nuanti dei tecchiaioli, che affrontano quotidianamente il rischio, la fatica e a volte a n c h e l a p a u r a . I l l o r o ambiente bianco è lo scena- rio mozzafiato delle cave, eppure lavorano nelle condi- zioni e con il meteo più estre- mi: caldo, freddo e vento. Ogni giorno, tutto l'anno, appesi, immersi nel bianco accecante del marmo. Sono una squadra affiatata, e la responsabilità sulle loro spal- le è grande, quindi è anche un lavoro che provoca grande stress quotidiano. D u r a n t e i l p r o c e s s o d i estrazione, la forma delle cime montuose e la facciata di marmo vengono continua- mente modificate e l'estetica delle Alpi può cambiare bru- talmente nel giro di settima- ne: in poche ore possono scomparire muri di decine di metri. Una cosa che la gente forse non considera è che l'e- s t r a z i o n e d e i b l o c c h i d i m a r m o d a l l a m o n t a g n a c a u s a m o l t o s p r e c o d i marmo. A volte i blocchi si frantumano cadendo e, un tempo, tutte queste "mace- rie" di marmo creavano pro- blemi accumulandosi nelle valli sottostanti. Oggi, i rifiuti di marmo sono utilizzati in molte indu- strie. I pezzi che si sono rotti, i blocchi che si sono frantu- mati, o gli scarti che si creano quando si taglia un blocco perfetto di marmo, possono essere trasformati in piccole pietre che vengono utilizzate per la pavimentazione o ven- gono macinate per fare pol- vere di marmo. Questa polve- re di carbonato di calcio si usa nel dentifricio, nei sapo- ni, nei cosmetici, nella pro- duzione di carta, di cemento, per fare la colla, ecc. Non si spreca più nulla. Questo "riciclaggio" avvie- ne solo dal 1980 e, prima di allora, i tre bacini di marmo di Carrara erano sommersi da 2000 anni di rifiuti di marmo accumulati. Questo era un problema enorme per- ché aveva coperto aree dove c'era marmo di buona qualità che poteva essere estratto. Q u e s t o " p r o b l e m a " è o r a diventato una risorsa prezio- sa, soprattutto se si considera che da una cava produttiva, c i r c a i l 4 0 % d e l m a r m o estratto diventa scarto, con a l c u n e c a v e c h e a r r i v a n o all'80%. Vedere da vicino le cave per la prima volta può essere abbastanza scioccante: sem- brano una gigantesca ferita nella montagna. Eravamo a 1000 metri sopra il livello del mare, ma le montagne salgo- no fino a circa 1700-1800 metri ed è importante ren- dersi conto che sono tutte di marmo. È stato calcolato che il marmo si estenda anche ad almeno 2 km sotto il livello del mare, quindi anche se s e m b r a s c i o c c a n t e c h e i l marmo sia stato prelevato dalle Alpi Apuane per così tanto tempo, ce n'è ancora in abbondanza per durare alme- no per i prossimi 500 anni. Sono passati duemila anni in cui non c'era nessuna rego- lamentazione sul numero di cave create o sulla quantità di marmo estratto. Si poteva tagliare quello che si voleva, usare esplosivi e non affron- t a r e a l c u n a c o n s e g u e n z a . Oggi l'intero processo deve rispettare leggi severe. Ogni due anni, ogni azienda che gestisce una cava di marmo deve fornire un piano alla regione Toscana in cui deve d e t t a g l i a r e e s a t t a m e n t e quanti metri intende scavare. L'impatto ambientale, la sta- bilità delle montagne e gli scarti stimati vengono valuta- ti prima di ricevere l'autoriz- zazione a procedere. Le Alpi Apuane sono ora p r o t e t t e d a l l ' U N E S C O ( O r g a n i z z a z i o n e d e l l e N a z i o n i U n i t e p e r l'Educazione, la Scienza e la Cultura) e la regolamentazio- ne delle miniere è oggi così severa che non si parla di creare nuove cave oltre a quelle già esistenti. Se vi trovate nel nord della Toscana, prendetevi il tempo di visitare le cave di marmo di Carrara e prenotate un tour con la compagnia CAR- RARA MARBLE TOUR. Vi farà sicuramente apprez- zare molto di più quando vedrete il marmo bianco di Carrara ovunque nel mondo. * * C A R R A R A M A R B L E T O U R T o u r s - L ' a z i e n d a Carrara Marble Tour organiz- za anche tour privati perso- nalizzati che possono inclu- dere una visita alle cave, il museo del marmo, seguito da un pranzo con degustazione di ricette tradizionali regio- nali tra cui il famoso lardo di Colonnata. La cava di Fantiscritti: visitare le cave fa apprezzare l'immenso lavoro dietro all'estrazione del marmo di Carrara (Photo courtesy of Toni Brancatisano) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI Continua da pagina 13
