L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-13-2021

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GIOVEDÌ 13 MAGGIO 2021 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Il Pagellone dei campioni: l'Inter vince il 19° Scudetto e interrompe il dominio della Juventus U na grande impresa, giunta al termine di una stagione tutt'altro che facile, ini- ziata male e terminata in modo trionfale. Conte, ancora una volta, si conferma valore aggiun- to - soprattutto nelle competizio- ni di lunga durata - e interrompe l'egemonia juventina sulla Serie A, regalando all'Inter il 19° Scudetto. Ecco il pagellone dei campioni. CONTE 9 - Un gradino sotto la perfezione perché l'avvio, tutt'altro che convincente, della stagione interista è da imputare soprattutto ad alcune sue scelte azzardate (squadra troppo offen- siva, esclusioni di calciatori fon- damentali, stravolgimento del suo gioco abituale). Lo scotto è stato pagato in Champions (ulti- mo posto in un girone non proi- bitivo), ma i correttivi, in una competizione lunga come il Campionato, sono stati presto trovati. E sono stati determinanti. HANDANOVIC 7,5 - Assolutamente determinante nel momento chiave della stagione (quando sorpasso e distacco sul Milan si sono concretizzati), ma un'evidente flessione nelle ulti- me giornate. Le diffuse critiche dei tifosi - comunque esagerate - restano così in qualche modo giustificabili, ma il portiere slo- veno è stato assolutamente un protagonista dello Scudetto. DE VRIJ 8 - Il perno del ter- zetto difensivo nerazzurro che, a tratti, è risultato insuperabile. Il centrale olandese è sia il leader tattico, sia il regista arretrato che garantisce qualità nelle due fasi alla retroguardia di Conte. Insostituibile. SKRINIAR 8 - Marcatore devastante e autore di gol pesan- ti, dopo qualche incomprensione iniziale con Conte, si è riconqui- stato il posto da titolare con pre- stazioni di livello altissimo e una continuità impressionante. BASTONI 8 - La sorpresa che è diventata certezza. Il gio- vane difensore mancino è ormai una realtà del nostro calcio ed è stabilmente nel giro della Nazionale. Rapido e preciso in marcatura, da quest'anno ha aggiunto al bagaglio tecnico un'inaspettata capacità di rilan- ciare rapidamente l'azione, qua- lità che, nel gioco di ripartenze caratteristico di Conte, si è rive- lata utilissima. RANOCCHIA 6,5 - Riserva affidabile e di esperienza. Quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto con prestazioni all'altezza. Il suo lavoro è stato certamente facili- tato dalla splendida organizza- zione difensiva dell'Inter 20/21, ma lui non ha mai deluso. KOLAROV 5 - Una delle poche delusioni nella trionfale cavalcata nerazzurra. Arrivato per dare qualità ed esperienza al terzetto difensivo di Conte, ha patito oltremodo l'utilizzo in un ruolo non propriamente suo (oltre all'avanzamento dell'età). Con lui titolare, l'Inter ha soffer- to quasi sempre. D'AMBROSIO 7 - Jolly pre- zioso che può ricoprire 4 dei 5 ruoli previsti nella difesa di Conte. Autore anche di ripetuti Perfetto per il gioco e il modulo di Conte, il giovane centrocam- pista si è definitivamente consa- crato come una stella della Serie A (e forse non solo). Quantità, qualità e determinazione garanti- te in ogni partita, a prescindere dall'avversario. È aumentato anche l'autocontrollo: Barella non è più una 'macchina da gial- li'. GAGLIARDINI 6,5 - Non sarà il campioncino intravisto all'Atalanta, ma resta un media- no serio e coscienzioso che, STEFANO CARNEVALI sione del rendimento, finendo progressivamente ai margini delle rotazioni di Conte. L'età avanza, così come l'aggressività della concorrenza. HAKIMI 8 - Dopo qualche fatica imprevista nell'avvio di stagione, l'esterno ex Real Madrid è esploso, rivelandosi un'arma potentissima nelle mani di Conte che, come al solito, sa lavorare benissimo con 'i quinti' di centrocampo. Gli è mancata - forse - solo un po' di cattiveria nelle partite più di cartello. gol importanti, l'ex Capitano del Torino è sempre determinante. DARMIAN 7 - In grande crescita nel finale di stagione, il difensore scuola Milan ha giusti- ficato il proprio acquisto, contri- buendo con esperienza e versati- lità (a cui ha aggiunto qualche gol fondamentale) alle fortune dell'Inter. YOUNG 6 - L'esperto ester- no inglese, dopo un buon avvio, ha conosciuto un'evidente fles- BROZOVIC 7,5 - Non è mai stato particolarmente amato dai tifosi, che non gli perdonano nulla. Però è il regista perfetto - dinamico e attento - per il gioco di Conte. Attacca e difende più con intensità che con qualità (ma per le giocate tecniche ci sono altri calciatori in squadra). Unico appunto? Dovrebbe garantire qualche gol in più. BARELLA 8 - Semplicemente sontuoso. forse, con un po' di fiducia in più, potrà nuovamente innalzare la qualità del proprio gioco. SENSI 6 - Falcidiato dagli infortuni, il centrocampista - dopo una stagione 19/20 strepi- tosa - si è involuto tantissimo, diventando quasi un 'caso' (tito- lare in Nazionale, ai margini nell'Inter). Ha finito in crescen- do, ma comunque dietro nelle gerarchie di Conte. Peccato, per- ché Sensi è la mezzala di qualità perfetta per schemi e movimenti previsti dal gioco dell'ex Ct. VECINO 5 - A lungo separa- to in casa e a un passo dalla ces- sione, non è stato mai tra i prota- gonisti della stagione. VIDAL 5 - Probabilmente la più grossa delusione della gran- de annata nerazzurra. Se si esclude il pesantissimo gol rea- lizzato nella gara d'andata con- tro la Juventus, c'è davvero poco da salvare nella stagione del Cileno, apparso lungamente l'ombra di se stesso. PERISIC 7 - Grande sorpre- sa. Dopo l'esilio (seppur trionfa- le) al Bayern, nella scorsa sta- gione, il croato è stato accettato e riciclato da Conte che ha pro- vato ad utilizzarlo con continuità come fluidificante. Perisic ha risposto più che bene, adattando- si e impegnandosi al massimo, risultando così - al netto dei suoi 'classici' passaggi a vuoto - una preziosa risorsa offensiva. ERIKSEN 6 - A lungo oggetto misterioso e - per via delle continue esclusioni - forie- ro di tensioni in tutto l'ambiente nerazzurro, nella seconda parte di stagione è diventato titolare. Inutile girarci intorno, però: il calcio di Conte non esalta le sue qualità. Il danese si è certo messo a disposizione, con impe- gno e umiltà. Ma non è mai diventato un vero e proprio valo- re aggiunto. Al Tottenham era tutt'altra cosa. LUKAKU 9,5 - Dominante e decisivo, è stato l'uomo più importante per i risultati dell'Inter. Le sue qualità - fisi- che, più che tecniche - sono state la vera arma nel rilancio della rosa nerazzurra: con lui in avanti la squadra ha potuto difendersi più bassa, creando spazi per veloci ripartenze, in cui Lukaku è risultato imprendibile. Da sot- tolineare anche un'accresciuta letalità sotto porta, risultata determinate. L. MARTINEZ 8 - Spalla perfetta per il gigante belga, anche Martinez è stato decisivo per la conquista dello Scudetto interista. Date le sue indubbie qualità tecniche e la sua grinta, però, è giusto sottolineare che, con un po' di continuità in più, diverrebbe definitivamente un top player di caratura mondiale. SANCHEZ 7 - Non è più la stella di qualche anno fa, ma resta un giocatore molto tecnico ed esperto. Non ha sempre sod- disfatto le aspettative su di lui (anche in partite più che abbor- dabili), ma, quando in giornata, ha saputo anche essere devastan- te. GLI ALTRI: RADU, PADELLI, PINAMONTI - Impossibile giudicarli per scar- sità d'impiego. L'attaccante belga dell'Inter Romelu Lukaku (Ph© Marco Canoniero | Dreamstime.com)

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