L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-27-2021

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19 GIOVEDÌ 27 MAGGIO 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA Le regioni Italiane sono 20, ma non è sempre stato così (Photo: KateChe/Dreamstime) T i sei mai chiesto perché l'Italia è divisa in regioni? Certo, le nostre regioni non sono molto diverse dalle "con- t e e " , m a è i n t e r e s s a n t e vedere perché e come sono state create. L'Italia fu divisa per la prima volta in aree ammini- strative ai tempi del primo imperatore romano, il glo- rioso Augusto, che divise la penisola in undici regioni, c i a s c u n a i n d i c a t a d a u n numero piuttosto che da un nome: alcune di esse asso- m i g l i a v a n o m o l t o a l l e nostre regioni moderne, a l t r e . . . b e h , n o n t a n t o . Prendiamo l'Italia del Nord, per esempio, più precisa- mente la zona sopra e intor- no al fiume Po: oggi contia- mo otto regioni, Piemonte, V a l l e d ' A o s t a , L i g u r i a , L o m b a r d i a , V e n e t o , Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia-Giulia ed Emilia Romagna. Allora, però, ce n'erano solo due: la IX (9°) a Ovest, che andava dalla Valle d'Aosta al fiume Adda, e la X (10°), dal fiume Adda al mare Adriatico. Ora, secondo i linguisti, la parola regione, deriva dal verbo latino regere, che significa guidare o governa- r e , m a l e r e g i o n e s d i Augusto non avevano nulla a che fare con l'amministra- zione e, mentre le regioni italiane di oggi hanno poteri decisionali specifici sul pro- prio territorio, la loro antica v e r s i o n e r o m a n a n o n l i aveva. Probabilmente erano state create per facilitare la riscossione delle tasse e il censimento. D o p o l a c a d u t a d e l l ' I m p e r o R o m a n o d'Occidente nel 476 d.C., iniziò il Medioevo e le pro- vince di Augusto scompar- v e r o : d a a l l o r a e f i n o all'Unità d'Italia, l'Italia sarebbe stata divisa in stati indipendenti, ducati, signo- rie, e divisa per compiacere l e p o t e n z e s t r a n i e r e : Spagna, Francia e Impero Asburgico. N e l 1 8 6 1 , C e s a r e Correnti, un giurista, e Pietro Maestri, un medi- co, si sedettero attorno un tavolo a Milano e disegnaro- n o s u u n a m a p p a p i ù o meno le regioni di oggi: la loro idea era quella di fare di queste entità geo-cultura- li, basate in gran parte su c o n f i n i s t o r i c i e l e g a m i patrimoniali, degli snodi amministrativi per facilitare il governo del nostro neona- t o P a e s e u n i f i c a t o . Ufficialmente, però, c'eranp s o l o p r o v i n c e e c o m u n i , almeno fino al 1948, tre a n n i d o p o l a f i n e d e l l a seconda guerra mondiale, quando le regioni furono ufficialmente istituite nella C o s t i t u z i o n e d e l l a Repubblica. Allora, però, erano solo diciotto e non venti, come oggi: Il Molise e i l F r i u l i V e n e z i a - G i u l i a ottennero lo status di regio- ni nel 1963, diventando le r e g i o n i p i ù g i o v a n i d e l Paese. Le regioni, tuttavia, non ebbero alcun potere amministrativo e politico fino al 1970. Oggi, cinque delle venti regioni italiane hanno uno statuto speciale, uno sta- tuto che garantisce loro una maggiore autonomia rispet- to alle altre: Valle d'Aosta, Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia-Giulia lo hanno ottenuto in nome delle loro particolari caratteristiche linguistiche (Valle d'Aosta e Trentino Alto-Adige sono bilingui, il Friuli Venezia- Giulia conta significative minoranze linguistiche), Sicilia e Sardegna perché sono isole. Le regioni a sta- tuto speciale hanno diversi vantaggi amministrativi e fiscali, incluso il diritto di trattenere tutte o parte delle tasse pagate dai loro resi- denti nella regione, invece di mandarle all'amministra- z i o n e c e n t r a l e d i R o m a . Hanno anche un significati- v o p o t e r e d e c i s i o n a l e i n materia di regolamentazio- ne e amministrazione dell'i- struzione, della sanità e dei trasporti. La prima regione di questo tipo ad essere isti- tuita fu la Sicilia, subito dopo la fine della guerra nel 1946; l'ultima fu il Friuli Venezia-Giulia, nel 1963. È interessante notare che tutti i comuni del Paese, purché il loro territorio sia vicino a una regione confi- nante, hanno il diritto di p a s s a r e d a u n a r e g i o n e all'altra. Dal 2000, ci sono stati più di 30 referendum locali in cui è stato chiesto ai cittadini se volevano accor- parsi a un'altra regione, ma in più della metà dei questi casi, le persone hanno sem- plicemente deciso che erano felici di rimanere dov'erano. Infatti, dalla loro creazione amministrativa ufficiale, solo una manciata di comu- ni ha completato la lunga e macchinosa procedura per "spostarsi" da una regione a l l ' a l t r a , c o m p r e s i s e t t e paesi dell'Alta Valmarecchia (dalle Marche all'Emilia- Romagna) e Sappada (dal Veneto al Friuli Venezia- Giulia). Curiosità italiane: perché l'Italia è divisa in regioni? L a nostra parola d e l g i o r n o , p i g n o l o (pih- ñ o - l o ) d e r i v a d a l l a p a r o l a p i g n a, c h e a s u a v o l t a è cugina del latino pinea, il femminile di pineus, pino. In italiano, la usiamo per i n d i c a r e q u a l c u n o c h e è molto preciso e meticoloso, quasi fastidiosamente, pro- p r i o c o m e i n i n g l e s e s i usano le parole "pedantic- pedante", "fussy-pignolo", m a a n c h e " r i g o r o s o " , "meticoloso" o "scrupolo- so". Quando si tratta di lavoro, è veramente pigno- lo ma anche è così pignolo da risultare insopportabi- le. P i g n o l o è l a v e r s i o n e arcaica di pinolo. Ma come siamo passati da quelle pic- cole, gustose - e costose - n o c i a p e r s o n e p i g n o l e ? Beh, per scoprirlo dobbia- mo guardare i pinoli e il modo in cui si inseriscono nella pigna: sono incastrati d e n t r o p r o p r i o c o m e l a spada di Re Artù nella roc- cia o - e qui entra in gioco il nostro pignolo - proprio come i pignoli sono inca- strati nelle loro idee e nella loro ossessione per la pre- cisione. P i g n o l o è a b b a s t a n z a comune in italiano, sicura- mente più del verbo che ne ha dato origine, pignoleg- giare, che significa com- portarsi come un pignolo. Tuttavia, è probabile che o g n i t a n t o s e n t i a t e i l sostantivo pignolaggine (o pignoleria), in frasi come il mio capo è conosciuto per la sua pignolaggine. U l t i m a c o s a m a n o n meno importante, pignolo è a n c h e i l n o m e d i u n famoso vitigno friulano e di un tipo di olivo. Ci mette molto a fare i c o m p i t i : è v e r a m e n t e pignolo! It takes him ages to do his homework, he is very meticulous. Q u a n d o s i t r a t t a d i c o n t i , è m e g l i o e s s e r e pignoli When it comes to bills, better be rigorous. Detesto la pignoleria: per me è segno di ignoran- za! I hate pedantry: I think it's a sign of ignorance! Parola del giorno: pignolo - perché tutto deve essere perfetto! © Volodymyr Tverdokhlib | Dreamstime.com

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