L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-10-2021

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1382429

Contents of this Issue

Navigation

Page 22 of 39

23 GIOVEDÌ 10 GIUGNO 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | semi della varietà ciliegia Ruvo - Capa di serpe, gra- zie a madre natura e alle leggi della botanica, diven- nero ciliegia 'Ferrovia'. T e s t i m o n i a n z a d i Giovanni Cazzetta, clas- s e 1 9 3 9 , a g r i c o l t o r e turese: "Mio nonno si chiamava Giovanni Arrè, e di profes- sione era agricoltore. Verso la fine degli anni '30, nel m e s e d i m a g g i o - g i u g n o , con suo cognato Matteo di Venere, a bordo del traino, andarono a lavorare in un t e r r e n o d e l c o g n a t o D i V e n e r e , n e l l a c o n t r a d a 'prociere. Un piccolo pode- re che era stato donato da suo zio Modesto Valentini. Dopo qualche ora di lavoro nei campi, i due si fermaro- no per la consueta meren- dopo altri cinque o sei anni, sempre con cura e amore, una piccola pianta, senza essere innestata, iniziò a portare le prime ciliegie. Da subito, grazie alla loro esperienza, i due agricoltori poterono apprezzare alcune caratteristiche della nuova ciliegia: la forma, il sapore, e soprattutto la consistenza della polpa. P a s s a t i a l t r i q u a t t r o anni, il giovane albero di c i l i e g i e , d i v e n n e s e m p r e p i ù p r o d u t t i v o , e i n u n giorno di giugno, finalmen- t e d a l l a p i a n t a p o t e r o n o r a c c o g l i e r e u n c e s t o d i v i m i n i c o l m o d i b e l l e e rosse ciliegie. Per non rovi- nare il loro aspetto, le ada- giarono con cura sopra uno strato di paglia, e riposero il cesto sul traino per por- tarle a vendere al mercato d i T u r i . I n q u e i t e m p i i l mercato cerasicolo era alle- s t i t o i n p i a z z a S a n Giovanni 'sòbbe o trèppiz- ze'. Giunti nel largo di San G i o v a n n i , t r o v a r o n o u n loro compaesano, tale Vito Simone, capo dei facchini di Turi, commerciante di ciliegie, mandorle e olive, il quale avvicinandosi al trai- n o d i M a t t e o D i V e n e r e disse: 'Matteo c'è gerèse pùurte sòbbe o traìne? M a t t e o c h e c i l i e g i e porti sul traino? E que- s t i n o n s a p e n d o c o s a r i s p o n d e r e d i s s e : V i t o g e r è s e s ò n d e ! V i t o ciliegie sono! A quel punto il compra- tore Vito Simone prese ad assaggiare una ciliegia ed e s c l a m ò : C a s p i t a è buona di sapore, ed è t o s t a ! M a t t e o q u e s t a ciliegia è buona per il trasporto con la ferro- via". T e s t i m o n i a n z a d i Franco Giannini, classe 1 9 3 1 , a g r i c o l t o r e d i Turi: "Confermo totalmente la s t o r i a r a c c o n t a t a d a Giovanni Cazzetta. Verso la fine degli anni '70, ero pre- sidente della sezione colti- vatori diretti di Turi. Un giorno con il giovane colla- b o r a t o r e , V i t o O r l a n d o , a n d a m m o n e l p o d e r e d i Matteo Di Venere sito nella contrada prociere, dove al d i r e d i T o m m a s o A r r e ' , innestatore turese, esisteva il primo albero di ciliegie ferrovia. La pianta si pre- sentava vecchia d'età, ed era nata all'interno di una piccola specchia di pietre. Ricordo che da molti anni, numerosi agricoltori turesi, grazie al passaparola, chie- d e v a n o a l f i g l i o d e l D i Venere le marze di quella pianta per poter fare inne- sti. In quel giorno di giu- gno, scattammo una foto da, e seduti in un sedile in pietra, incavato nel muro a secco, consumarono il loro p a s t o . A p o c a d i s t a n z a dov'erano seduti, c'era una piccola specchia di pietre. Al termine della merenda p r e s e r o a m a n g i a r e u n p u g n o d i c i l i e g i e e u n a volta mangiate, i loro noc- cioli decisero di seminarli a c c a n t o a l l a s p e c c h i a d i pietre, e dissero: "vedíme c e a v ' a s s ì j e " v e d i a m o cosa ne uscirà. Dopo circa un anno da quella semina, quei noccioli iniziarono a germogliare, e d e l l ' a l b e r o , e d o p o a v e r fatto un ingrandimento la mettemmo in bella mostra sulla parete del nostro uffi- cio dei coltivatori diretti, u f f i c i c h e i n q u e g l i a n n i erano allocati nel corso XX settembre. Sin dagli inizi d e g l i a n n i ' 6 0 l a v a r i e t à della Ferrovia si era diffusa in tutti i paesi limitrofi, ed è d i v e n t a t a u n a c i l i e g i a molto conosciuta su tutti i mercati nazionali ed inter- nazionali". Ci sono altre storie rac- c o n t a n t e s u l l a c i l i e g i a F e r r o v i a , m a n e s s u n a d i q u e s t e è c o n f o r t a t a d a documenti. C a m p a n i l i s m i a p a r t e , dalla testimonianza raccol- ta dai due anziani agricol- t o r i , e m e r g e u n a s t o r i a importante del nostro terri- t o r i o , u n a n a r r a z i o n e genuina e ben circostanzia- t a . I n o l t r e è i m p o r t a n t e ricordare che agli inizi degli anni '50 alcuni agricoltori turesi con i loro traini si portavano nelle piazze dei paesi limitrofi a vendere le "marze" di ciliegia ferrovia per poter far innesti. Basti p e n s a r e c h e u n p e z z o d i r a m o c o n 1 5 g e m m e ( m a r z a ) , e r a v e n d u t a a l prezzo di 50 lire. Tuttavia grazie anche ad una foto, scattata negli anni '70, si arricchisce la storia delle origini di questa straordi- naria pianta, nata casual- mente nel territorio di Turi. Nei decenni la ciliegia Ferrovia di Turi, con il suo inconfondibile sapore, la sua bellezza, l'ineguagliabi- le calibro che oscilla tra i 28-30 mm, ha conservato il nome di cultivar d'eccellen- za, ormai clonato e impro- p r i a m e n t e u s a t o i n t u t t a Italia. Oggi il territorio di Turi ha una superficie coltivata a ciliegio di 3800 ettari, ed una produzione media di 100.000 quintali. La cilie- gia Ferrovia di Turi pre- sente sui mercati nazionali e internazionali può pro- p o r s i c o m e p r o d o t t o d i eccellenza, e a pieno titolo può fregiarsi come la cilie- g i a " R e g i n a d e l l e Regine". Ciliegie di Puglia, coltivate nelle belle campagne di Turi (Photo by Mariarosaria Venere) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI Da oltre un secolo, Turi e la terra di Bari sono un territorio vocato alla coltivazione delle ciliegie. Il terreno e il suo particolare microclima sono le caratteristiche peculiari per ottenere un prodotto di alta qualità Continua da pagina 21

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-6-10-2021