L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-10-2021

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19 GIOVEDÌ 10 GIUGNO 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA Il cono gelato: sarebbe estate senza di lui? (Photo: Photolucky/Dreamstime) C erto che il gelato è i t a l i a n o , m a u n a d e l l e s u e varietà più popo- l a r i , i l c o n o gelato è anch'esso invenzio- ne di un italiano, e gli Stati Uniti hanno partecipato alla sua creazione. C'è ben poco altro che sia capace di parlare di estate quanto un cono gelato, spe- cialmente in Italia, ma vi s i e t e m a i c h i e s t i d a d o v e viene l'onnipresente cialda? Beh, la risposta è: un po' dall'Italia, un po' dagli Stati Uniti, e la sua origine è intri- sa di tensione. S e c o n d o i l N e w Y o r k Times, il cono gelato è nato p e r n e c e s s i t à d u r a n t e l a F i e r a M o n d i a l e d i S t . Louis del 1904. La fiera era stata organizzata per celebra- re il 100° anniversario della liberazione della città dai Francesi e la sua annessione da parte degli Stati Uniti. Quell'anno, St Louis aveva le O l i m p i a d i e l a F i e r a Mondiale, una perfetta vetri- na per invenzioni recenti come la radio, il telefono e l'aereo, ma anche per quan- tità gargantuesche di cibo, presentate nei modi più crea- tivi, tra cui edifici e torri fatte di cereali e sculture fatte di burro. Fu in questa atmosfera sopra le righe, divertente e creativa che, secondo alcuni, fu inventato il cono gelato, ma l'Italia, in questa versio- ne, non c'entra nulla. Pare c h e E r n s t H a m w i , u n panettiere siriano, avesse fatto amicizia con il gelataio C h a r l e s M e n c h e s , c h e a v e v a u n o s t a n d p r o p r i o accanto al suo. Un giorno, Menches era così indaffarato che aveva finito le coppe, così Hamwi arrotolò della zala- bia, un dolcetto mediorienta- le, in coni, che furono poi usati per servire il gelato. Voilà: era nata un'icona, direte voi! Non così in fretta. Prima di tutto, non ci sono fonti scritte che attestino questa versione, tranne una lettera scritta da Hamwi stes- so nel 1928 all'Ice Cream Trade Journal. Menches, tuttavia, confutò la versione di Hamwi, dicendo che fu lui ad avere l'idea di arrotolare la zalabia in coni. Le cose, in r e a l t à , p o t r e b b e r o e s s e r e a n c o r a p i ù c o m p l i c a t e d i c o s ì : s e c o n d o l a s t o r i c a A n n e C o o p e r F u n d e r b u r g , a u t r i c e d i Chocolate, Strawberry and Vanilla, a History of American Ice Cream, il cono gelato di wafer divenne così popolare e onnipresente alla fiera che è praticamente impossibile dire chi l'abbia usato per primo. Oltre a Menches e Hamwi, altri rivendicarono l'inven- zione, tra cui Abe Doumar, c h e a p r ì u n a g e l a t e r i a a Coney Island nel 1905, un immigrato turco e due fratelli dell'Ohio. Mentre tutta la gente alla fiera del 1904 e gli altri gela- tai bisticciavano, l'italiano Italo Marchioni, nato nel Cadore in Veneto ma resi- dente a New York, pare aves- se già registrato un brevetto per una macchina per fare i coni gelato nel 1903. Ma per- ché Marchioni avrebbe crea- to un contenitore per gelato portatile e commestibile? Tutto si riduce alla praticità. Marchioni, che gestiva una gelateria, era stanco di usare le coppe di vetro per il suo gelato: si rompevano facil- m e n t e e d o v e v a n o e s s e r e lavate. Le coppette di carta usa e getta non erano molto meglio, perché erano costose e producevano tonnellate di spazzatura. E così, un anno prima della Fiera Mondiale di St Louis, Marchioni creò la sua macchina e la fece regi- s t r a r e ( b r e v e t t o n u m e r o 746971) a Washington DC. La macchina era in grado di modellare la pasta di wafer in forme curiose ed evitava che i delicati coni si sbriciolassero o si danneggiassero durante la produzione. Ora, si potrebbe pensare che ci fosse già abbastanza dramma intorno ai nostri coni di wafer, ma molto di più era in serbo. In un intrec- cio degno di una moderna s o a p o p e r a , i l c u g i n o d i primo grado di Italo, Frank Marchioni, divenne socio in affari di Antonio Valvona, un altro italo-americano che, n e l 1 9 0 2 - b e n d u e a n n i p r i m a d e l l ' E s p o s i z i o n e Universale e un anno prima del brevetto di Italo - aveva a sua volta registrato una mac- china per "cuocere cialde di gelato" (brevetto numero 7 0 1 7 7 6 ) . F r a n k a c c u s ò i l cugino di violazione di bre- vetto, gli fece causa e vinse: apparentemente, Italo non a v e v a a g g i u n t o n u l l a d i n u o v o a l l a m a c c h i n a d i Frank e Antonio. La popolarità e la fama di Italo, comunque, rimasero forti, se è vero che quando morì nel 1954, il suo stesso n e c r o l o g i o a f f e r m ò c h e "aveva preparato il primo c o n o g e l a t o n e l 1 8 9 6 e , s e c o n d o l a s u a f a m i g l i a , aveva brevettato l'idea qual- che anno dopo". Curiosità italiane: sapevate che il cono gelato è un'invenzione italiana? S e sei cresciuto in una famiglia ita- l i a n a , s e i s t a t o sicuramente vitti- ma di milioni di zitto (zeet-toh) durante l'in- fanzia. Letteralmente, zitto significa "silenzioso", ma è più spesso usato con il verbo stare per creare la locuzione stare zitto. D e l l a s u a c o n t r o p a r t e inglese, shut up, stare zitto ha tutta la perentorietà: vuoi stare zitto? Mi dai fastidio! (Would you shut up? You're bothering me!). Come aggettivo, zitto è declinato, quindi ha un fem- minile (zitta) e dei plurali (zitti, zitte): ciò significa che M a r c o d e v e s t a r e z i t t o , M a r i a d e v e s t a r e z i t t a e Marco e Maria devono stare zitti. N o i l o u s i a m o m o l t o , spesso preceduto dall'inter- nazionalmente riconoscibile shhh! e, anche più spesso, nel modo che vi abbiamo appena mostrato, con stare. Tuttavia, anche l'uso di zitto come puro aggettivo è molto comune, come in Se ne sta zitto, seduto sul divano. Zitto è presente anche in alcune espressioni popolari: zitti e mosca! può essere tra- dotto con "non fare parola con nessuno", mentre zitti e buoni (molto popolare oggi dopo che l'omonima canzo- n e h a v i n t o i l F e s t i v a l Eurovision) può essere tra- dotto con "stai calmo". Il verbo zittire significa indurre qualcuno a smettere d i p a r l a r e e d è a n c h ' e s s o abbastanza comune. La festa è una sorpresa, quindi zitti e mosca! The party is going to be a surprise so… not a word to anyone! Ragazzi! Insomma! State zitti! Guys, come on! Shut up now! Se ne sta zitto in un ango- lo, deve essersi offeso He is all quiet in the cor- ner: I think he got offended. Parola del giorno: zitto! Abbiamo bisogno di silenzio! © Volodymyr Tverdokhlib | Dreamstime.com

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