L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-10-2021

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GIOVEDÌ 10 GIUGNO 2021 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Comincia l'avventura europea dell'Italia che punterà alla vittoria per completare la riscossa Matteo Pessina convocato al posto dell'infortunato Sensi: 'Solo 12 mesi fa ero a Verona, ora gli Europei' (Ph © Agenzia LiveMedia | Dreamstime.com) S embra davvero passata un'eternità dalla tremenda notte del novembre 2017 - quella dello 0-0 contro la Svezia - in cui l'Italia fu estromessa dal Mondiale di Russia 2018: la gestione di Roberto Mancini, ha cambiato tutto (sia dal punto di vista tattico, sia da quello dei risultati), rilanciando in modo importante la Nazionale, tornata ad essere un 'sogno' per tutti i calciatori italiani. Ora l'Italia si approccia all'Europeo 2020 (che si gioca un anno dopo, per via del CoVid) convinta di essere tra le favorite e con la voglia di coro- nare la propria riscossa con una vittoria di prestigio. Dopo la presentazione della squadra l'Italia ha ricevuto il via libera dall'Uefa per sostituire l'infortunato Stefano Sensi con Matteo Pessina, che quindi par- teciperà ufficialmente ad Euro 2020 con la maglia azzurra. Il centrocampista dell'Inter si era fatto male e l'atalantino, tra i pre-convocati, era rimasto in riti- ro per precauzione. Esami e referti alla mano è stato ratificato come Sensi non potesse giocare il torneo e quindi è stato consen- tito al ct Mancini di usufruire del cambio previsto per infortuni seri o positività al Covid-19. "E' una emozione grandissi- ma, indescrivibile. Per un gioca- tore far parte della Nazionale e poter fare una competizione del genere è motivo di onore e di orgoglio". Matteo Pessina com- menta così la convocazione in extremis: "Dodici mesi fa ero ancora Verona e non era ancora iniziato il campionato dopo il lockdown e nemmeno avrei immaginato di essere convocato in nazionale e di fare un Europeo. Poi è stato tutto un cre- scendo, con l'Atalanta, la Champions e la Nazionale. E' stato tutto così veloce che non me ne sono neanche reso conto". La strada per la finale di Londra (11 luglio) è certamente lunghis- sima, ma il primo scoglio è rap- presentato dal girone di qualifi- cazione. Un raggruppamento - quello del Gruppo A - che, però, pare alla portata degli Azzurri che tra l'altro, in questo primo Europeo 'itinerante' (si giocherà in 11 Nazioni diverse), avranno il vantaggio di disputare tutte le prime tre sfide a Roma. Ecco la presentazione delle nostre avver- sarie che, comunque, non andranno sottovalutate. SVIZZERA - Sulla carta pare la rivale più pericolosa per la Nazionale di Mancini. Gli elvetici sono una squadra coria- STEFANO CARNEVALI cea ed esperta, che fa della fisi- cità e della grande organizzazio- ne i propri punti forti. Guidati da Vladimir Petkovic (sulla panchi- na dei Rossocrociati dal 2014), giocano a memoria un calcio piuttosto difensivo (schierano spesso una retroguardia a 5), che poco concede allo spettacolo. Gli interpreti più importanti sono calciatori che incarnano alla perfezione i valori del massimo impegno e della sapienza tattica: Freuler, Rodriguez e Xhaka sono esattamente questo. Manca un po' di qualità, perché Shaqiri è un eterno incompiuto, Seferovic brilla per incostanza ed Embolo pare ancora acerbo. La loro forza è il gruppo e non sono mai facile da battere. LA STELLA: Freuler. LA POSSIBILE SORPRESA: Zakaria. TURCHIA - Potrebbe essere la principale candidata a conten- dere all'Italia il primato nel giro- ne. Attraversa, infatti, un momento d'oro (si veda l'ottimo rendimento nelle qualificazioni mondiali, dove ha già battuto Olanda e Norvegia) e vanta in rosa giocatori reduci da stagioni positive. La difesa è il giusto mix di giovinezza ed esperienza: nel reparto arretrato spiccano nomi come Demiral, Kabak, Muldur e Ayhan. Davanti c'è l'imbarazzo della scelta: il ruolo di centravanti è conteso tra l'im- marcescibile Burak Yilmaz e la nuova stella Yazici, che comun- que potrebbe anche giocare largo a sinistra (i due, tra l'altro, sono anche compagni di club nel Lille, campione di Francia). Al centro della trequarti, inventerà gioco Calhanoglu, che è sempre a un passo dalla consa- crazione e potrebbe sfruttare la rassegna continentale per strap- pare un nuovo ricco contratto (al Milan, o alla sua prossima squa- dra). Manca qualcosa in media- na, dove i muscoli di Yokuslu sono una garanzia, ma forse non convincono le geometrie di Kahveci e Unal. Senol Günes - vecchia volpe della panchina, Ct di ritorno dopo il terzo posto del Mondiale 2002 - farà giocare ai suoi un calcio estremamente ver- satile, in grado di adattarsi all'avversario. La Turchia, infatti, ha la tec- nica e l'esperienza per fare la partita, ma anche la fisicità e l'organizzazione per chiudersi in difesa, sfruttando le ripartenze. Sarà poi l'avversaria degli Azzurri all'esordio: un rischio in più. LA STELLA: Calhanoglu. LA POSSIBILE SORPRESA: Yazici. GALLES - I Dragoni britan- nici vogliono proseguire nel pro- prio momento positivo a livello continentale (ad Euro 2016 furo- no sorprendentemente semifina- listi) ma, sulla carta, restano la squadra meno forte del girone. A complicare le cose, si sono messe anche le vicende giudizia- rie che hanno portato all'allonta- namento di Ryan Giggs dalla posizione di Ct (sostituito dal suo vice, Robert Page). In più le stelle dei britannici hanno sem- pre più primavere sulle spalle e non garantiscono più continuità di rendimento, come qualche sta- gione fa: Bale ha disputato un'annata di luci ed ombre al Tottenham (ha comunque segna- to 16 gol) e Ramsey ha giocato pochissimo alla Juventus. C'è, però, del nuovo (buono) che avanza: occhio all'esterno Roberts e, soprattutto, al media- no Ampadu. Il Galles punterà sempre sull'orgoglio, sul fisico e sulla densità difensiva: sarà squadra arcigna e da non sottovalutare. Pura tradizione britannica. LA STELLA: Bale. LA POS- SIBILE SORPRESA: Amapadu.

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