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GIOVEDÌ 24 GIUGNO 2021 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT All'inizio di Euro 2020 (in ritardo di un anno, causa CoVid) c'era diffuso ottimismo attorno alla nostra Nazionale che, forse, non veniva considerata una can- didata alla vittoria finale, ma era certamente stimata come una delle squadre più interessanti del torneo. In effetti, il gruppo azzurro si è presentato alla com- petizione continentale in grande forma (27 partite senza sconfit- te), forte soprattutto di un grande spirito di squadra, frutto della 'cura mentale' operata da Roberto Mancini dopo il fallito accesso al Mondiale 2018. Anche il deficit di top player, rispetto alle 'super-corazzate' presenti nel torneo, cominciava a fare meno paura: i principi di gioco impartiti dal Ct, infatti, davano la sensazione di poter colmare pressoché qualsiasi gap tecnico. LA PROVA DEL CAMPO - Così è stato: le tre partite del Girone (3 vittorie, 7 gol fatti, 0 subiti), fortunatamente, hanno confermato e rafforzato i 'senti- menti' positivi del clan azzurro che, adesso, non può più nascon- dersi: la finale di Londra (11 giu- gno) deve diventare l'obiettivo di una squadre che - superata la prova del campo - può davvero giocarsela con tutti. Certo, Turchia, Svizzera e Galles non sono squadre di pri- missimo piano, ma sono state superate con disarmante autore- volezza. In più, nessuna delle 'favorite' è parsa davvero bril- lante né, tantomeno, imbattibile. TURCHIA-ITALIA 0-3: ESORDIO SPAZZA INCER- TEZZE - L'Italia è stata chia- mata ad inaugurare il torneo, giocando la prima partita di Euro 2020 a Roma, contro la Turchia. Le insidie della gara erano numerose - spesso, nei match inaugurali, le big hanno steccato; c'era molta pressione, sia perché si giocava davanti al proprio pubblico, sia perché si dovevano confermare le buone impressioni scaturite dalla marcia di avvici- namento all'Europeo; la Turchia era considerata una squadra deci- samente pericolosa, possibile mina vagante del torneo - e un'e- ventuale delusione avrebbe potu- to compromettere da subito l'e- state azzurra. Invece, dopo un po' di tensio- ne iniziale, l'Italia si è imposta nettamente, sciogliendo ogni dubbio sulla forza effettiva e sulla qualità del proprio gioco. Eppure l'avvio non è stato sem- plice: la Turchia si è arroccata a difesa della porta di Çakir, con- cedendo campo e pallone agli Tutti pazzi per gli Azzurri: dominato il girone, L'Italia può davvero puntare al titolo europeo (condito anche da qualche rivedi- bile decisione arbitrale), nella ripresa si è presentato in campo ancora più sicuro dei propri mezzi. Il gioco - la volontà di battere l'avversario attraverso la propo- sitività - è davvero l'arma in più di questa Nazionale, che si affida a un disegno tattico preciso e offensivo, sapendo così come affrontare ogni frangente di par- tita. In questo modo, smaltita l'e- STEFANO CARNEVALI Azzurri, cercando di farli inner- vosire per poi colpire in contro- piede. E, in effetti, nei primi 45', gli uomini di Mancini hanno un po' pagato dazio all'emozione, cercando la soluzione più rapida o la giocata più sicura in troppe occasioni, vanificando così il netto dominio territoriale. Le speranze turche, però, si sono dissolte di fronte alla maturità del gruppo italiano che, nono- stante lo 0-0 del primo tempo mozione, le prestazioni indivi- duali sono cresciute: seguendo un canovaccio conosciuto, Berardi e Insigne hanno innalza- to il livello - e il rischio - delle loro giocate, Spinazzola si è comportato come un attaccante aggiunto ed Immobile si è ina- spettatamente scoperto efficace anche negli spazi strettissimi che i Turchi gli hanno concesso. Il vantaggio è arrivato al 53', con Demiral che ha deviato nella propria porta un pericoloso cross del cresciutissimo Berardi. 'Stappata' la partita, l'Italia si è sciolta definitivamente e ha dilagato, soprattutto sugli ester- ni. Il raddoppio è ispirato ancora dall'ala del Sassuolo che ha ser- vito Spinazzola, la cui conclusio- ne respinta è stata ribadita in rete da Immobile (66'). La Turchia a quel punto ha provato a scuotersi, schierando calciatori più funzionali alle ripartenze (Senol Günes ha pro- prio sbagliato l'11 iniziale), ma costruendo comunque davvero poco. È stata anzi l'Italia a conti- nuare ad attaccare, trovando anche il meritato 3-0 con il 'clas- sico' tiro a giro di Insigne (79'), che ha suggellato un esordio spazza incertezze per la squadra azzurra. ITALIA-SVIZZERA 3-0: CONFERMA D'AUTORITÀ - Il secondo impegno del girone ci vedeva contro la Svizzera, squa- dra forse meno talentuosa della Turchia, ma più organizzata e tradizionalmente 'indigesta' agli Azzurri. Mancini ha confermato l'11 dell'esordio, con la sola eccezione di Florenzi che, acciaccato, è stato sostituito da Di Lorenzo. Scrollatasi di dosso ogni emo- zione, dopo l'esordio, l'Italia ha ampiamente dominato anche la gara contro i Rossocrociati, por- tando a casa un 3-0 (pure stretto) che ha sancito l'anticipata quali- ficazione agli ottavi. Tutti gli Azzurri hanno da subito miglio- rato il proprio rendimento, rispetto alla partita contro la Turchia, ma, ancora una volta, la differenza l'hanno fatta i principi di gioco: l'Italia ha vinto anzitut- to da squadra. L'11 di Mancini (alla decima gara consecutiva senza subire reti), infatti, si difende giocando: fa un possesso efficace (non ste- rile e prolungato) e presidia compatto (con un'ottima disposi- zione in campo) tutte le linee di passaggio avversarie, aggiungen- do un pressing non forsennato, ma costante, che manda spesso gli avversari fuori giri. La Svizzera, che - a differen- za della Turchia - ha provato a giocare in modo costruttivo, si è presto trovata costantemente sulla difensiva: gli Azzurri non retrocedevano di un passo e, riconquistato rapidamente il pal- lone, arrivavano spesso e facil- mente dalle parti di Sommer. Ancora una volta, da subito, il protagonista è stato Spinazzola: travolgente a sinistra. Peccato che i suoi numerosi suggerimenti non siano sempre stati capitaliz- zati a dovere da Immobile (sera- Il capitano della Nazionale Giorgio Chiellini (Ph © Marco Canoniero | Dreamstime.com) Continua a pagina 39