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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 8 LUGLIO 2021 L 'antica città di Roma è famosa per molti monu- m e n t i s t o r i c i (che molti turisti fanno la fila per visitare ogni anno), ma a volte, alcu- ni monumenti antichi si vedono guardando in basso e non ammirando in alto. Una caratteristica della città che molti danno per sconta- t a , p u r c a m m i n a n d o c i sopra, sono i caratteristici sampietrini che pavimen- tano le strade, soprattutto nel centro storico. Amati o odiati dai roma- ni, i sampietrini (selcio - o sercio in dialetto romano - o sanpietrini) sono spesso argomento di conversazione o d i a c c e s o d i b a t t i t o . Possono essere affascinanti da guardare e fotografare, ma allo stesso tempo posso- no essere pericolosi, e a volte fatali se non c'è stata manutenzione. I proprietari di motorini spesso dicono di rischiare la vita quotidiana- mente e di dover guidare costantemente con cautela f a c e n d o a t t e n z i o n e a l l e buche che sono presenti lungo le strade. Dopo un forte acquazzone, i sampie- trini bagnati o le pozzan- g h e r e c h e n a s c o n d o n o potenziali pericoli, significa- no che si guida davvero a proprio rischio e pericolo. Sono affascinata da come quegli scooter elettrici che si p o s s o n o a f f i t t a r e ( e c h e spesso vengono guidati da due persone alla volta, il che dovrebbe essere illegale) non siano stati la causa di più incidenti, e mi chiedo se i turisti si rendano conto a q u a l e g i r o a c c i d e n t a t o vanno incontro (letteral- mente) quando li affittano. Anche andare in bicicletta sui sampietrini può essere frastornante: tutto il corpo vibra mentre si pedala. Non si può scrivere di sampietrini senza, ovvia- mente, menzionare il pro- b l e m a c h e p o n g o n o a l l e donne e alle calzature che scelgono di indossare. I tac- chi a spillo non sono sicura- mente la prima scelta per le donne romane: indossarli potrebbe facilmente com- portare non solo un tacco rotto, ma peggio, una cavi- glia rotta! Mai dire mai tut- tavia, perché molte italiane hanno imparato a cammi- nare strategicamente sui sampietrini, assicurandosi che il loro tacco non finisca nelle fughe. La moda è dopo tutto una priorità in Italia, e la bella figura ha spesso la priorità sul resto. P e r s o n a l m e n t e , a m o molto i sampietrini, e per m e R o m a n o n s a r e b b e Roma senza i sampietrini. Forse li guardo con gli occhi capricciosi del turista, ma per me incarnano la Città E t e r n a t a n t o q u a n t o i l Colosseo o la Fontana di Trevi. Allora, di cosa sono fatti i sampietrini e da quanto tempo sono lì? Queste sono p r o b a b i l m e n t e l e d u e domande più comuni che mi vengono poste dai turisti a Roma. I sampietrini sono conosciuti come il primo " m a r c i a p i e d e " a p p a r s o Roma, e possiamo dire che sono abbastanza moderni, dato che sono stati inventati solo nel XVI secolo. Fu un incidente che coinvolse la carrozza di Papa Sisto V a sollecitare la pavimentazio- ne di Piazza San Pietro con essi. La carrozza del Papa si rovesciò sul terreno irrego- lare e così si decise che era necessaria una pavimenta- zione efficace per evitare che si verificassero altri incidenti. Questi "sampie- trini" possono anche essere c o r r e t t a m e n t e c h i a m a t i S a n p i e t r i n i , perché fu nella "Piazza di San Pietro" che furono posati per la prima volta. L'uso del sampietrino per pavimentare le strade prin- c i p a l i d i R o m a d i v e n n e sempre più frequente nei secoli XVII e XVIII. Anche dopo l'unità d'Italia, i sam- pietrini continuarono ad essere un materiale di pavi- mentazione molto popolare. Dall'osservatore che vi cam- mina sopra, appaiono squa- drati ed è facile supporre c h e s i a n o c u b i c i , m a i n realtà hanno la forma di una sorta di piramide rove- sciata. Si tratta di blocchi di s e l c e e s t r a t t i d a l l e c a v e situate ai piedi dei Colli Albani e anche da zone vul- caniche del Viterbese. La parte superiore quadrata misura 12 cm e, con la loro base molto affusolata, non superano i 17 cm di altezza. Questi ciottoli davano una pavimentazione uniforme e compatta, che poteva essere levigata per attrito, soprat- tutto dalle carrozze dell'epo- ca. Il trionfo dei sampietrini ha fatto sì che la loro instal- lazione richiedesse un vero e proprio lavoro artigianale, e gli artigiani che un tempo erano responsabili di questo lavoro specializzato erano conosciuti come selciaroli. Avevano un fisico imponen- te, e tra i loro strumenti c'era un martello di legno (mazzapicchio) chiamato pilone, che in dialetto roma- no divenne noto come maz- zabecco. I Serciaroli veniva- no per lo più dalla provincia dell'Aquila e lavoravano a Roma da giugno a ottobre. Si davano dei soprannomi dal suono romano basati sul loro aspetto fisico: Asso de coppe (vedi le carte da gioco i t a l i a n e d a B r i s c o l a p e r v e d e r e l a s o m i g l i a n z a ) , Gallo, "er Vaccaretto" che si traduce con qualcosa che ha a che fare con una mucca. Era il più famoso, ed è rima- sto nella storia per la sua capacità di allineare 6000 selci (sampietrini) sul terre- no di una strada in un gior- no, coprendo così 60 metri quadrati. Si sente spesso dire che i s a m p i e t r i n i r i c h i e d o n o molta manutenzione perché n o n s o n o f i s s a t i c o n i l c e m e n t o , e s o n o i n v e c e piantati a martellate in una base sabbiosa. Non è esatta- mente così. Questo tipo di strada e di ciottoli in realtà non ha bisogno di molta manutenzione. Voglio dire, pensateci, non è un caso che l e s t r a d e r o m a n e s i a n o ancora visibili dopo più di duemila anni! Il vero pro- blema è che i sampietrini non sono stati progettati per il passaggio degli autobus, e il traffico pesante che esiste oggi, e quindi sono più incli- ni ad essere danneggiati e a richiedere riparazioni. Che il lavoro di posa dei sampietri- ni sia più complesso che buttare l'asfalto è anche vero, perché bisogna toglie- re e rimettere ogni singolo pezzo, uno alla volta. Così, nonostante le pres- sioni di una parte del pub- blico e anche di alcuni poli- tici per abolirli completa- m e n t e , f o r t u n a t a m e n t e molte strade del centro sto- rico e anche di Trastevere hanno resistito ad essere sostituite da un brutto asfal- to (che è più veloce da appli- care e più facile da riparare). Guardare una strada che viene riparata con i sampie- t r i n i è i p n o t i z z a n t e . Immaginate che, quando un tubo sotterraneo deve essere riparato o sostituito, ogni sampietrino viene rimosso a mano, uno alla volta. Di solito vengono accatastati nelle vicinanze e poi, una volta terminato il lavoro, la strada viene completata con un uomo che li rimette al loro posto a colpi di martel- lo, allineandoli attentamen- te per far sì che la loro trama torni al suo precedente, pre- ciso, splendore! Quindi, la prossima volta che vi trove- rete a camminare lungo le belle strade di Roma, pren- d e t e v i u n m o m e n t o p e r guardare in giù e apprezzare la storia, il lavoro e l'artigia- nato che viene calpestato e maltrattato ogni giorno. Gli iconici sampietrini romani (Photo: Onlyfabrizio/Dreamstime) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI La storia è sotto i piedi! I Sampietrini di Roma