L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-8-2021

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19 GIOVEDÌ 8 LUGLIO 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA © Gandolfo Cannatella | Dreamstime.com M olti italoa- mericani hanno radi- ci napoleta- ne e sicilia- ne e, tra loro, gran parte ha sicuramente bei ricordi dei propri nonni o genitori che parlano nel "dialetto" della propria terra natale. Alcuni, con buona probabilità, l'han- no anche imparato, un modo sincero e affettuoso per strin- gere i legami dentro la fami- glia, ma anche per mantenere vivo il legame con la terra ancestrale. Il napoletano e il sicilia- n o s o n o i d i o m i s p e c i a l i , anche per gli italiani: prima di tutto, mentre nel resto d'Italia i dialetti regionali sono di solito lasciati nel rifu- gio sicuro - e relativamente nascosto - della casa, e rara- mente fanno la loro comparsa tra i più giovani e chi è for- malmente educato, a Napoli e Palermo tutti - e intendo tutti - conoscono il dialetto. Dal cameriere del ristorante loca- le al professore universitario, tutti possono passare dall'ita- liano al dialetto e viceversa, e lo fanno con facilità e aplomb. Beh... in verità, non passa- no affatto da una lingua a un dialetto, passano da una lin- gua a un'altra, perché sia il napoletano che il siciliano sono, di fatto, considerati lin- gue. L'UNESCO dice che il siciliano è distinto dall'ita- liano, al punto che può essere considerato una lingua sepa- rata, che si è evoluta non dal- l'italiano ma - piuttosto e pro- prio come l'italiano - dal lati- no. Per questo motivo, è con- siderato dall'UNESCO una lingua madre, e i siciliani sono considerati bilingui! Inoltre, la famosa organizza- zione internazionale ha anche introdotto il siciliano nella lista delle lingue vulnerabili d'Europa, il che significa che è un patrimonio da protegge- re. La questione del napole- tano è un po' diversa e più complessa. Anche qui c'è di mezzo l'UNESCO. Un po' di anni fa, nel 2014, si diffuse la notizia che il n a p o l e t a n o s a r e b b e s t a t o d i c h i a r a t o " u n a l i n g u a " dall'UNESCO, qualcuno addi- rittura scriveva che sarebbe entrato a far parte del suo p a t r i m o n i o i m m a t e r i a l e : infatti, se cercate in rete "lin- gua napoletana", rimarrete stupiti dall'enorme quantità di articoli che affermano pro- prio questo. Peccato che non sia vero. Mi spiego meglio. Nel 2014, l'UNESCO ha introdotto la "lingua napole- tana" o "italiano meridionale" nel suo atlante delle lingue vulnerabili e in pericolo - di cui fa parte anche il siciliano. Quindi, sì, l'UNESCO consi- dera il napoletano una lin- gua, ma... è il napoletano di Napoli? Sì e no, perché con Lingua Napoletana (o Italiano del Sud) l'UNESCO intende una serie di varianti linguistiche del nostro Sud, tutte con un substrato comune, che com- p r e n d o n o i l d i a l e t t o d i Napoli, ma anche quello par- l a t o i n a l t r e z o n e c o m e l'Abruzzo, la Calabria o la P u g l i a , o l t r e a l l a s t e s s a Campania dove c'è Napoli. In altre parole, la lingua napole- tana dell'UNESCO non coin- cide con il dialetto napoletano di Napoli, ma è l'unione di tutti i dialetti parlati nelle regioni meridionali d'Italia, che hanno tutti caratteristi- che storiche e linguistiche in comune. Alla base di tutto, però, c'è la ricchezza linguistica e cul- turale dei dialetti delle nostre regioni meridionali: essi non sono solo un motivo di orgo- g l i o l o c a l e , m a a n c h e u n i m p o r t a n t e s t r u m e n t o d i identità e creatività locale e, appunto, di diffusione cultu- rale: basti pensare al peso culturale della musica napo- letana, interamente cantata in napoletano, naturalmente, per capire quanto un "dialet- to" possa viaggiare e quanto possa essere culturalmente s i g n i f i c a t i v o p e r t u t t o i l Paese. C'è anche un'altra conside- razione da fare, sul numero di persone che parlano siciliano e napoletano (nel senso inte- so dall'UNESCO): 5 milioni per il primo e 11 milioni per il s e c o n d o , c o m p r e s i a n c h e quelli che lo parlano fuori dall'Italia - e questo, appunto, comprende tutti gli italo- americani che ancora godono della bellezza degli idiomi ori- ginali dei loro antenati. Quindi, se la vostra fami- glia viene dalla Sicilia o, in g e n e r a l e , d a l S u d d e l Belpaese, non siate timidi, cercate di imparare i coloriti idiomi regionali dei paesi da c u i p r o v e n g o n o i v o s t r i parenti: c'è molto più del folklore. E impararli è un modo per mantenerli vivi e far sì che questo immenso patrimonio di bellezza si con- servi nel tempo. Curiosità italiane: sapevate che il napoletano e il siciliano sono lingue vere e proprie? P a s s e g g i a r e o f a r e u n a p a s - s e g g i a t a (pahs-sai-djah- t a ) è l ' a t t i v i t à preferita in Italia, insieme al calcio e all'aperitivo con gli amici. La parola è atte- stata per la prima volta nel nostro vocabolario nel 1566: da allora gli italiani passeg- giano volentieri. F a r e u n a p a s s e g g i a t a significa fare un giro, ma può avere anche molti signi- ficati segreti. Quando si dice vado a fare una passeggia- ta, si può intendere qualsia- si cosa, da "ho bisogno di pensare" a "è tempo per me di decomprimere e stare da solo". Oppure, ovviamente, si può semplicemente voler fare una bella passeggiata. Se siete in una città di mare, la passeggiata è un luogo vero e proprio: il lun- gomare. Quindi, può capita- re di fare una passeggiata sulla passeggiata, ovvero "fare una passeggiata sul lungomare". A n d a r e a p a s s e g g i o è un'altra espressione popola- r e , c h e s i g n i f i c a q u a s i l a stessa cosa di fare una pas- seggiata, ma ha una conno- t a z i o n e l e g g e r m e n t e p i ù urbana: è più probabile che si vada a fare una passeg- giata in qualche posto all'a- p e r t o , m e n t r e a n d a r e a p a s s e g g i o è i n q u a l c h e modo più simile al cammi- nare su e giù per la strada p r i n c i p a l e d e l p o s t o . A n d a r e a p a s s e g g i o h a a n c h e u n f a s c i n o u n p o ' r e t r ò , d a i n i z i o s e c o l o : è qualcosa che in passato le belle donne in corpetto con g l i o m b r e l l i n i a v r e b b e r o fatto per passare i loro lun- ghi pomeriggi oziosi. O g g i , l a p a s s e g g i a t a è l'ultimo esercizio per man- tenersi in salute e tornare in forma: fai una passeggiata al giorno per dimagrire e questo può essere vero, ma è difficile dimagrire quando vivi nel Paese con il miglior cibo del mondo! Ho bisogno di schiarirmi l e i d e e , v a d o a f a r e u n a passeggiata I n e e d t o t h i n k , I a m going to take a walk Ci vediamo sulla passeg- giata alle 8 I'll meet you on the pro- menade at 8 Le passeggiate in cam- pagna mi rilassano I f i n d w a l k i n g i n t h e countryside very relaxing Parola del giorno: passeggiata, amata attività italiana © Volodymyr Tverdokhlib | Dreamstime.com

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