L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-22-2021

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17 GIOVEDÌ 22 LUGLIO 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA C ari lettori, appunti di luglio con una Italian Connec- tion:Il generale dell'esercito Peter Chia- relli ha detto: "Ho abbando- nato la parola con la D". Il ge- nerale, spiegando perché l'esercito preferisce usare il ter- mine stress post traumatico piuttosto che disturbo post traumatico da stress, sostiene che il Disturbo stigmatizzi inu- tilmente la risposta naturale dei soldati all'esperienza emo- tiva e violenta della battaglia. A differenza di una rosa, un disordine con qualsiasi altro nome non avrebbe un profumo così dolce né spe- gnerebbe l'angoscia emotiva. *** Le bocce, giocate inizial- mente sulle Alpi italiane più di 2.000 anni fa, consisteva- no nel lancio dal basso di pie- tre. Furono poi esportate in Germania sotto forma di lan- cio di birilli, circa nel IV seco- lo d.C., e furono un precurso- re del bowling. *** La rivoluzione comuni- sta cinese del 1949 significò un afflusso di cantonesi nella "Little Italy" di New York, dove gradualmente divenne- ro il gruppo dominante nella Transfiguration Parish, la più antica chiesa cattolica di New York City (costruita nel 1801), che serviva principalmente immigrati italiani. Anche se molti dei sacerdoti della chie- sa erano italiani, come i fra- telli Mary Knoll (e le suore della scuola adiacente alla chiesa di Mott Street), molti parlavano correntemente il cantonese perché avevano lavorato in Cina. *** Geraldine Ferraro ci ha l a s c i a t o ( 2 6 m a r z o 2 0 1 1 ) all'età di 75 anni. L'ho incon- trata diverse volte quando era in California, dopo che aveva accettato la nomina a vice- presidente alla Convention Nazionale Democratica del 1984 a San Francisco come compagna di corsa del candi- dato presidenziale Walter M o n d a l e . I l d i s c o r s o d i accettazione di Geraldine Ferraro, un momento storico perché era la prima donna in ticket per un grande partito, fu il momento culminante d e l l a C o n v e n t i o n D e m o c r a t i c a d e l 1 9 8 4 . Incantò il pubblico e, inizial- mente, i sondaggi mostraro- no che il ticket democratico guadagnava terreno sul presi- dente Ronald Reagan e sul vicepresidente George H.W. Bush. G e r a l d i n e F e r r a r o , t r e volte deputata del Queens e prima donna candidata alla vicepresidenza in un ticket importante, accettò di buon grado la decisione degli elet- tori; tuttavia, rimase delusa dal fatto che le principali voci della nostra comunità nazio- nale italo-americana rimase- ro in silenzio quando emerse- ro le calunnie etniche. Nel s u o l i b r o C h a n g i n g History: Women, Power a n d P o l i t i c s ( 1 9 9 4 ) , h a ricordato i rapporti spesso ripetuti - ma non documenta- ti - secondo cui avrebbe avuto legami familiari con il crimi- ne organizzato. La Ferraro ha detto di non essersi preoccupata molto delle accuse quando sono emerse nella campagna vice- presidenziale del 1984 per due motivi: sapeva che non erano vere e sapeva che i lea- der della comunità italo-ame- ricana avevano una storia di r e s i s t e n z a a l l e c a l u n n i e . Aveva ragione a metà. "Mi sbagliavo sulla secon- da parte. Infatti, per quei quattro mesi, la maggior parte della nostra comu- nità si è arresa e ha fatto finta di niente. Quando il New York Post ha pubblicato una storia dopo l'altra, sugge- rendo che la famiglia Zaccaro era collegata al crimine orga- nizzato, senza alcun dato a sostegno della tesi, la nostra comunità è rimasta in silen- zio..." Perché così pochi hanno preso le sue difese, si chiede. Perché era una donna? Se queste erano le ragioni, per- ché nessuno l'ha detto? La Ferraro nota che all'epoca alcuni giornalisti confermaro- n o i l s u o s o s p e t t o c h e i l genere avesse molto a che fare con questo. Hanno riferito che ogni volta che le principali pubbli- cazioni americane menziona- vano un uomo dal cognome italiano nella stessa storia con le parole "crimine organizza- to", evocavano una reazione immediata dei leader della comunità italo-americana. Non così con la Ferraro. Ne fu chiaramente arrab- biata e ferita, ma coraggiosa- mente, spiegò perché non avrebbe mai potuto lasciare che tali insulti rimanessero incontrastati. "Circa ottant'anni fa, mio nonno faceva lo spazzino a New York. Aveva finito di s p a z z a r e l a s t r a d a e u n a d o n n a s i a v v i c i n ò e g e t t ò spazzatura dove lui aveva appena spazzato. Lui parlava solo italiano, così le urlò in quella lingua. Lei gli urlò: "Ti farò licenziare, Wop". E così fece e lui è una delle ragioni per cui continuerò a parlare contro il bigottismo, per la dignità... per tutti noi... *** N O I A ( N a t i o n a l O r g a n i z a t i o n o f I t a l i a n American Women) ha orga- n i z z a t o C o n c e r n s f o r W o m e n i n t h e 2 1 s t Century, una conferenza e un tour con tappe a Roma e Palermo per "A Dialogue for I t a l i a n a n d A m e r i c a n Women" nel 1996. Io e mia figlia Caterina vi p a r t e c i p a m m o e p o i c h é G e r a l d i n e F e r r a r o e Matilda Cuomo erano le relatrici principali, dopo la conferenza che durò tutto il giorno, fu organizzato un rice- v i m e n t o s e r a l e a V i l l a Taverna, sede dell'amba- sciatore americano in Italia, per tutti noi partecipanti. D u r a n t e l a s e t t i m a n a , è diventato chiaro che il tempo trascorso dalla Ferraro ad insegnare in classe, a perse- g u i r e p e r l ' u f f i c i o d e l Procuratore distrettuale del Queens e a prendersi cura d e l l a s u a a n z i a n a m a d r e vedova e malata, le ha dato delle intuizioni che hanno plasmato i suoi pensieri e la sua legislazione come rappre- sentante degli Stati Uniti. Possa riposare in pace e non incontrare nessuno di quei "firmatari silenziosi" in para- diso. ***

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