L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-22-2021

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21 GIOVEDÌ 22 LUGLIO 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | L 'olio d'oliva è u n c a p o s a l d o d e l l a d i e t a m e d i t e r r a n e a e d è t r a g l i ingredienti più salutari che si possano tenere nella pro- pria dispensa. È anche un simbolo del Made in Italy nel mondo e un motivo di orgoglio nazionale: l'Italia produce infatti una media di 500.000 tonnellate di olio d'oliva ogni anno, una quantità che la pone stabil- mente tra i tre maggiori produttori in Europa. Ma non è solo una questione di quantità ma anche di qua- lità, se pensiamo che 2/3 d e l n o s t r o o l i o d ' o l i v a è garantito da una denomi- nazione DOP (Denomina- zione di Origine Protetta) o IGP (Indicazione Geografi- ca Tipica), entrambe rico- nosciute dall'UE. Che ci crediate o no, la produzione di olio d'oliva è o n n i p r e s e n t e n e l P a e s e , p o i c h é è p r e s e n t e i n 1 8 d e l l e n o s t r e 2 0 r e g i o n i , comprese quelle che non vi a s p e t t e r e s t e , c o m e l a L o m b a r d i a ( s u l L a g o d i Garda) e il Friuli Venezia- Giulia. Ma non è solo una questione economica e ali- mentare, è anche una que- stione paesaggistica: con più di 150 milioni di olivi d i s t r i b u i t i s u q u a s i 1 , 2 milioni di ettari, il verde argenteo delle foglie d'ulivo rimane uno dei colori più belli e tipici di una tavoloz- za autenticamente italiana. Una storia antica come la civiltà Sì, l'olio d'oliva: l'oro verde del Mare Nostrum, il re della triade mediterra- n e a , l ' i n g r e d i e n t e p i ù comune ma più prezioso delle nostre cucine. La sua storia è antica quanto quel- la della civiltà, le prime attestazioni del suo utilizzo risalgono al 4000 a.C. in Armenia, Palestina e India: veniva usato per nutrire e p r o t e g g e r e l a p e l l e , m a anche come combustibile p e r l e l a m p a d e a o l i o e come medicinale. Due mil- lenni dopo, nel 2500 a.C., la produzione di olio d'oliva era già in pieno sviluppo, come dimostra il fatto che il suo commercio era menzio- nato e regolato dal Codice di Hammurabi, la più a n t i c a r a c c o l t a d i l e g g i conosciuta dall'umanità. L'ulivo e l'olio d'oliva, p e r ò , r a g g i u n s e r o i l M e d i t e r r a n e o g r a z i e a i G r e c i , c h e l o p o r t a r o n o anche nel Sud dell'Italia, che avevano fatto loro chia- mandolo Magna Grecia. P o i i R o m a n i , q u a l c h e tempo dopo, espansero la coltivazione a tutte le zone dell'Impero dove il clima era abbastanza mite per la crescita dell'olivo. I nostri esuberanti antenati capiro- no l'immenso valore dell'o- lio d'oliva, tanto che inve- stirono tempo e usarono il loro ingegno per migliorar- ne la produzione, e prete- sero che con esso si pagas- sero le tasse; furono loro a portare questo prezioso e profumato liquido nelle terre del Nord Europa e furono ancora loro a classi- ficarlo in base a come veni- vano spremute le olive. Ma con la caduta dell'Impero, l'olivo perse importanza e la sua coltivazione andò incontro a secoli di abban- dono. D u r a n t e i l t a r d o Medioevo, le terre più ferti- li furono utilizzate per i cereali, ma anche per l'oli- vo: la nascente borghesia commerciale di quei secoli capì che l'olio d'oliva signi- ficava ricchezza. Nel XV secolo, l'Italia era il più grande produttore di olio d'oliva del mondo, nono- stante avessimo cominciato a usare molto il burro e i grassi animali nella nostra cucina. Nel Rinascimento, il know-how dei monaci cistercensi e benedettini mantenne viva la nostra tradizione olivicola. Nel XVIII secolo, la glo- riosa stagione del barocco, i nostri botanici comincia- rono a classificare tutte le varietà di olive del nostro Paese, secondo la loro ori- gine geografica. Nel frat- tempo, l'olio d'oliva era diventato uno dei principa- li prodotti italiani, cono- sciuto in tutta Europa per il suo gusto e la pletora di Storia d'amore dell'Italia con l'olio d'oliva, da Nord a Sud GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO Continua a pagina 23 La raccolta delle olive inizia, solitamente, nel mese di Ottobre (Photo: Roberto Nencini/Dreamstime)

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