L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-22-2021

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33 GIOVEDÌ 22 LUGLIO 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | lusso aveva già iniziato a l a v o r a r e s u l l ' i m p a t t o ambientale attraverso inizia- tive volontarie. La situazione ha rivelato cosa c'è dietro le quinte in termini di condizio- ni dei lavoratori all'interno della catena di approvvigio- n a m e n t o n o n s o l o i n Estremo Oriente ma anche sui mercati europei". Marchi attenti ai loro lavo- r a t o r i e a l p i a n e t a s o n o attraenti per i consumatori. Nell'ultimo anno, l'indu- stria colpita dalla crisi ha investito molto nella comu- nicazione e nelle soluzioni digitali, come l'e-commerce, il social commerce (s-com- merce), le app mobili e altri tipi di applicazioni relative all'analitica, all'AI e altro. La realtà aumentata è utilizzata per migliorare l'esperienza d'acquisto dei clienti. Le strategie di comunica- zione sono diventate più flui- de e continue nel corso del- l'anno. In otto mesi, la quota delle vendite di moda e-commerce è quasi raddoppiata dal 16% al 29% a livello globale, con un balzo in avanti pari a sei anni di crescita. Mentre lo s- commerce, basato sull'inte- razione social tra i clienti che discutono di oggetti del desi- derio attraverso una vasta gamma di piattaforme, ha creato identità digitali in ritrovi virtuali. Ma tutte queste caratteri- stiche digitali ormai indi- spensabili rappresentano la c u r a m i r a c o l o s a ? E q u a l i sono i pro e i contro di que- sta società web implementa- ta e della rivoluzione digita- le? "Pro: siamo entrati nell'e- conomia CTC - consumer to consumer market - dove pos- siamo trovare qualsiasi pro- dotto, marchio, recensione, informazione online", dice Saviolo. "In passato la moda era quasi segreta: le sfilate e l e feste er ano r iser vate a pochi fortunati. Il digitale sta anche aiutando a tracciare e rintracciare i prodotti nella catena di fornitura. A propo- sito di contro: il digitale è freddo. Non è ancora umano e richiede una forte riqualifi- cazione delle persone del set- tore". La digitalizzazione aggres- siva ha creato una sorta di democratizzazione dell'ac- cesso ai contenuti. Ma ha d a v v e r o c o n t r i b u i t o a d a u m e n t a r e i l n u m e r o d e i nel segno Prada, primo gruppo a p r o d u r r e m a s c h e r i n e , h a aperto una nuova era di sfila- te online lo scorso luglio d u r a n t e l a p r i m a M i l a n o D i g i t a l F a s h i o n W e e k . Giornalisti, buyer, stilisti, influencer e fan dell'iconica c a s a d i m o d a m i l a n e s e h a n n o s t r i z z a t o g l i o c c h i davanti allo schermo di un computer in diversi angoli del mondo per guardare la collezione minimalista attra- verso una serie di cinque b r e v i f i l m a t i i n t i t o l a t i Multiple Views SS21-The Show that Never Happened. Il tema dei non-spettacoli era caldo l'anno scorso, con tratti più propositivi e inclu- s i v i c h e m o d e l l a v a n o l a n u o v a r e a l t à - u n ' a l t r a opportunità nell'era pande- mica. Le case di moda hanno mostrato tratti forse mai visti prima, come la gentilezza. La partecipazione e l'espo- s i z i o n e s o n o a u m e n t a t e esponenzialmente online. Passando da un massimo di 700 ospiti in una classica sfi- lata, è stato possibile avere decine di milioni di utenti connessi simultaneamente. Le silhouette Dior create dalla stilista italiana Maria Grazia Chiuri per lo show d i g i t a l e s a l e n t i n o , g i r a t o nella bellissima e spoglia piazza di Lecce, hanno incan- tato più di 16 milioni di visi- tatori. In un'altra sfilata, Dior ha dimostrato la sostenibilità piantando 164 alberi usati come scenografia. Molti mar- chi hanno optato per soluzio- ni ecologiche. Per esempio, Gucci e Burberry hanno crea- to sfilate a zero emissioni. N e l s u o l i b r o T h e Branded Supply Chain, Stefania Saviolo scrive che proprio come una taglia di giacca non va bene a tutti, anche il concetto di sosteni- bilità differisce tra i vari mar- chi. "I marchi eco-friendly potenziali clienti? Non ha solo un effetto a breve termi- ne? "C'è molto rumore e i mar- chi si sono trasformati in e m i t t e n t i . H a n n o s t o r i e , trame, personaggi. Fanno film. Sono sempre in scena 24/7", dice Saviolo. "Da un lato, questo ha creato più interesse per alcuni marchi, ma non necessariamente un forte interesse a comprare. La conversione è sempre dif- ficile quando la concorrenza è sempre più forte in tutti i mercati, categorie e canali e le risorse sempre più scarse". Il Covid-19 ha avuto un effetto dirompente sull'iden- tità delle settimane della moda, che in risposta hanno sperimentato una gamma caleidoscopica di offerte digi- tali per mostrare le collezioni tramite streaming dal vivo, presentazioni in 3D, sfilate in video e filmati trasmessi in tv. Le non sfilate colpiscono che mettono il pianeta al primo posto devono andare oltre e fare una proposta di valore rilevante al di là della p u r a s o s t e n i b i l i t à " , d i c e . "Allo stesso tempo, i modelli di business tradizionali che non sono nati sostenibili, hanno bisogno di trovare la propria strada iniziando un viaggio che non può raggiun- gere la piena trasparenza ma deve abbracciare una causa che ha senso per quel mar- chio e il suo posizionamen- to". Il Covid-19 ha riscritto il futuro dei top brand italiani ed europei "facendo crescere più clienti locali", spiega Saviolo. "Poi, attraverso il retail 'phygital' - meno who- lesale- sviluppare una supply chain più reattiva e orientata a l l a d o m a n d a p e r c h é l e aziende devono massimizza- re i ricavi a prezzo pieno". I marchi che hanno otte- nuto risultati migliori sono stati "tutti quelli che hanno coinvolto i loro clienti locali e hanno mostrato attenzione e preoccupazione per la situa- zione", dice Saviolo. La resilienza è la chiave La resilienza è salita al primo posto per 101 aziende i t a l i a n e d e l l a m o d a e d e l lusso. Sono state oggetto di u n a r i c e r c a d e l l a S D A Bocconi che ha esplorato la loro capacità di assorbimen- to dell'impatto e reazione. "Quello che è emerso è una solida resilienza digitale", dice Pasini. "Continueranno a investire in ICT/Digital. In alcuni casi, hanno espresso l'intenzione di far crescere i budget assegnati del 10% o più". Le settimane della moda stanno adottando un model- lo operativo ibrido, riportan- d o l e s f i l a t e d a l v i v o . S a p p i a m o a n c o r a c o m e vestirci? Possiamo sentire la gioia? La più grande sfida per il futuro sta nel trovare la giu- sta combinazione di espe- r i e n z a o n l i n e e t o c c o umano", dice Pasini. Sì, siamo nell'era "phygi- tal". Ma niente è lenitivo come quel minimo contatto fisico che calma i nostri nervi tesi. Prada è stata tra le prime case di moda a produrre sfilate interamente online. Photo courtesy of Prada Nell'ultimo anno, l'industria della moda ha investito molto nella comuni- cazione e nelle soluzioni digitali, come l'e-commerce, il social commerce (s-commerce), le app mobili e altri tipi di applicazioni relative all'analitica Continua da pagina 31 LIFE PERSONAGGI RECENSIONI ARTE MODA BENESSERE

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