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L'Italo-Americano PAGINA 8 GIOVEDÌ 27 GIUGNO 2013 Da Napoli le 'Giornate dell'Emigrazione' porteranno due mostre a New York e Washington per valorizzare il Sud e la cultura italiana MARIANGElA PEtRUZZEllI The pursuit of happyness" (Percezione della felicità), mostra di reperti archeologici in programma a fine anno a Washington, a cura di Fondazione R.a.s – Restoring Ancient Stabiae e della Soprintendenza di Pompei, e "Landscapeofmemory", performance artistica a cura di Anna Maria Pugliese, riproposta al Columbus Day di New York dopo il successo dell'anno scorso. Sono solo alcune delle iniziative inserite nelle celebrazioni ufficiali della nostra Ambasciata per l'Anno della cultura italiana negli States, che sono state presentate a Napoli, insieme all'VIII edizione de "Le Giornate dell' Emigrazione", rassegna organizzata da Asmef – Associazione Mezzogiorno Futuro, patrocinata dalla Regione Campania e dal Ministero per gli Affari Esteri. Si è parlato anche di un progetto di internazionalizzazione delle imprese, teso a collegare i campani emigrati nel mondo con le imprese della Campania. "Siamo pronti ad affrontare anche quest'anno problemi ed ostacoli, sempre presenti - ha detto Salvo Iavarone, presidente di Asmef - ma siamo determinati e convinti della bontà del progetto che ambisce ad unire tutti i campani del mondo alla nostra regione ed alla madre Patria". Le "Giornate dell'Emigrazione" di quest'anno (il programma completo della rassegna è disponibile sul sito www.asmef.it) sono incentrate sul tema "2013: Anno della Cultura Italiana negli Usa", e intendono celebrare non solo gli emigrati all'estero, le loro storie e i loro rapporti con l'Italia, ma anche la cultura italiana, promuovendo negli Usa l'arte e la storia d'Italia, attraverso importanti iniziative. Lo scopo principale dell'Asmef (realtà di divulgazione ed azione nazionale ed internazionale, fondata nel novembre 2005, da un gruppo di uomini e donne, operanti in vari settori da quello socio-politico, a quello culturale, passando per il mondo giornalistico-editoriale) è valorizzare le identità territoriali di ogni Sud, approfondendone soprattutto lo studio delle Geografie, delle Storie e delle Antropologie del Mezzogiorno d'Italia. La "storia dell'emigrazione" è il tema cardine su cui s'incentra l'attività di Asmef e, in particolare, dal 2006 al 2012, si è dato vita ad un evento-ciclico-permanente prestigioso, ad un format socio-culturale di grande afflato ed attualità, denominato le "Giornate dell'Emigrazione", una serie di conferenze e dibattiti itineranti in tutta Il presidente di Asmef Salvo Iavarone con l'Ambasciatore italiano a Washington Carlo Bisognero Italia ed all'estero, in cui si incontrano e confrontano rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale, socio-culturale, a livello nazionale ed internazionale. Ad aprire i lavori del meeting napoletano è stato Salvo Iavarone: "Asmef è ormai, da anni, impegnata autorevolmente nello studio dell'emigrazione italiana di ieri e di oggi mettendo a confronto studiosi, imprenditori, rappresentanti di istituzioni con una serie di convegni e tavole rotonde in tutta Italia e con una missione all'estero che, ogni anno, compendia i lavori dell'intero programma. Viaggiando per il mondo abbiamo incontrato tanti connazionali e possiamo dire che non sono affatto italiani di serie B, anzi sono pienamente di serie a! Asmef cerca di unirli, di confrontarsi con loro con azioni culturali importanti come due importanti iniziative che promuoveremo a New York e a Washington in occasione dell'Anno della Cultura italiana negli Usa: "The pursuit of happyness" e "Landscapeofmemory", performance artistica di Anna Maria Pugliese, Art Director Asmef. Tutto ciò per mantenere vivo il dialogo e penetrare concretamente la storia dell'emigrazione con azioni mirate dando valore a percorsi conoscitivi e di indagine, non più solo legati ai fenomeni storici ma anche a quelli più contemporanei, valorizzando particolarmente: il rapporto degli italiani all'estero con la madrepatria, la ricerca del lavoro, l'internazionalizzazione delle imprese, i giovani ed il mondo del lavoro che li ha portati sempre di più ad emigrare all'estero anche a causa delle recente crisi socio-economica". Anche per questo, Asmef ha istituito un Comitato Scientifico internazionale composto da docenti universitari, professionisti, rappresentanti di istituzioni socio-politico-istituzionali, giornalisti, scrittori. Avrà lo scopo di studiare, analizzare e proporre soluzioni ottimali per diffondere la cultura del Mezzogiorno oltre i confini nazionali. I componenti hanno deciso di lavorare su più fronti: valorizzazione della lingua italiana insieme alla storia della nostra emigrazione anche più recente, divulgazione dell'importanza della sociologia, della cucina, del cinema, delle arti in genere, del tessuto lavorativo, dell'economia e dell'imprenditoria sia dei connazionali esteri che degli italiani integrando percorsi formativi, a livello universitario, che coinvolgano i giovani. Giugno, mese italiano a Vancouver. Anche in Canada si celebrano le forti e antiche radici storiche e culturali tricolori ANNA cIAMPOlINI FOSchI Ogni anno, nel mese di giugno, la città di Vancouver si veste del Tricolore. Sin dal 2010, con proclamazione ufficiale del sindaco di Vancouver, a nome della città e di tutta la provincia della British Columbia, giugno è diventato "Italian Heritage Month", una grande occasione per diffondere la tradizione, l'arte e la gastronomia italiane e sottolineare l'importante contributo che la comunità italo-canadese ha dato e continua a dare allo svi-luppo e alla "personalità" della città. La presenza italiana ha antiche radici storiche. I primi pionieri giunsero sulla sponda del Pacifico nell'ultimo quarto del XIX secolo e già nei primi decenni del XX secolo avevano creato una florida e ben inserita comunità. L'immigrazione massiccia avvenne dopo la Seconda Guerra Mondiale, soprattutto negli anni '50 e '60, rallentando poi nei decenni successivi. Oggi, circa 37.000 italo-canadesi vivono a Vancouver, moltissimi ormai di terza o quarta generazione e oltre, dato che si contano ancora molti discendenti di diverse famiglie dei primi pionieri. Il Centro Culturale Italiano, costruito nel 1978, sorse grazie al generoso sforzo della comunità che donò volontariato e fondi. La Città di Vancouver donò il terreno su cui sorge. Il Governo Italiano e il Multiculturalismo canadese ancora oggi contribuiscono con parziali finanziamenti alle attività. Il Centro rappresenta il punto di incontro di associazioni regionali e altri gruppi comunitari e promuove attivamente attività culturali e sociali, inclusa la Scuola di Lingua Italiana. Naturalmente, al Centro Italiano si svolgono le numerosissime manifestazioni dell'Italian Month, fra cui hanno spicco la Festa della Repubblica, l'Italian Market Day e il Banchetto di chiusura. Il Centro inoltre, è uno degli sponsor della popolarissima Giornata Italiana/Italian Day che si svolge presso Commercial Drive, il cuore della Little Italy. Ogni anno vi partecipano decine di migliaia di persone di ogni etnia e di ogni età dato che l'evento offre qualcosa di divertente e istruttivo per tutti. Quest'anno ai tanti avvenimenti festivi a celebrazione dell'italianità si è aggiunta un'occasione eccezionale, quella di incontrare Gian Lorenzo Cornado, il nuovo Ambasciatore d'Italia a Ottawa, in visita a Vancouver. Il Console Generale d'Italia a Vancouver Fabrizio Inserra, Anna Ciampolini Foschi (Associazione Scrittori-Scrittrici Italo-Canadesi), il nuovo ambasciatore d'Italia a Ottawa Gian Lorenzo Cornado L'Ambasciatore Cornado ha una profonda conoscenza della comunità italo-canadese e del Canada, essendo stato Console Generale a Montreal dal 2000 al 2004. La sua brillante carriera diplomatica lo ha portato poi, fra l'altro, a ricoprire l'incarico di Vice Rappresentante d'Italia alle Nazioni Unite a New York e dal 2010 al 2012, di Vice Capo Missione all'Ambasciata Italiana a Washington, DC. Dal 2 aprile 2013 è il nostro Ambasciatore. Lo abbiamo incontrato nel corso di un ricevimento in suo onore organizzato nella bella Sala Museo del Centro Culturale Italiano. Anche se assediato dalla folla degli invitati, Cornado ha riservato ad ognuno un'attenzione speciale, ha ascoltato ed è entrato nel vivo dell'argomento con interesse e partecipazione anche nel breve tempo che in queste occasioni si può riservare agli interlocutori, mostrando cordialità autentica. Lo precede la sua fama di amico delle arti e della cultura così che le speranze della comunità artistica e letteraria italo-canadese hanno preso nuovo vigore. Gli auguri di buon lavoro gli giungono sinceramente dalla comunità italo-canadese di Vancouver e di tutto il Canada.