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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 27 GIUGNO 2013 PAGINA 13 Riflessioni sul cinema: la magia della 'suspension of disbelief' dove perfino l'incredibile diventa reale e plausibile MANUEl DE tEFFÈ Uno dei concetti letterari più interessanti è il "Suspension of disbelief" teorizzato a inizio 1800 da Samuel Taylor Coleridge. Secondo l'autore di "Rhimes of the Ancient Mariner", quando uno scrittore riesce a infondere ai suoi scritti una certa dose di realismo, il lettore può arrivare a sospendere ogni giudizio sulla plausibilità di quanto sta leggendo: condizione d'animo battezzata appunto "suspension of disbelief", cartina di tornasole di ogni opera d'arte. Potremmo dire che ogni opera di buon mestiere può innescare nel pubblico livelli di "suspension of disbelief", diversi gradi film. Verso la fine del terzo capitolo della saga, causa una soluzione scenica certamente non pensata in sceneggiatura, mi sono ritrovato davanti a immagini in movimento. In quel momento ho pensato: 1) Che filmone 2) Anne Hathaway potrebbe reggere da sola tutto il film 3) Ma guarda, Matthew Modine è tornato a recitare e più invecchia più gliel'ammolla, tipo Jeff Daniels in the Newsroom… 4) Chissà se questo è un vero proiettore 4K, non riesco a beccare un pulviscolo di grana neanche nelle parti più in ombra e sto in prima fila…Ma andiamo al punto del mio risveglio, che ha scatenato gli inutili pensieri di cui sopra, che non è un punto Tom Hardy è il cattivo Bane e Christian Bale è Bruce Wayne/Batman di sospensione del giudizio. È quanto accade nel momento in cui ci sediamo di fronte a una buona pellicola: nell'istante in cui parte la sequenza d'apertura di un film, scattano i titoli o sentiamo le prime note di una colonna sonora convincente, la "suspension of disbelief" si attiva, ingrana la prima o decolla automaticamente, finchè la bontà dei primi 5 minuti dell'opera non sancisce la sospensione di qualsiasi interferenza raziocinante. È l'istante dove non ri-cordiamo più di star vedendo E.T., di leggere East of Eden o di goderci Marcel Marceau a teatro: quel passaggio invisibile attraverso cui, senza accorger-cene, precipitiamo nell'accet-tazione di tutto. Ma per film come la trilogia di Batman, la "suspension of disbelief" scatta addirittura prima, già alla vista del poster del Cavaliere Oscuro, prima di entrare in sala. Nolan ha trattato la materia in modo talmente realista che siamo storditi dall'atmosfera di una storia non iniziata ancor prima che in sala si spengano le luci. Una "suspension of disbelief" retroattiva del tutto particolare. Così, ci dimentichiamo di assistere a un banale film e iniziamo a partecipare a qualcosa, ancorati in massa alla medesima suggestione, e alla prima nota di Hans Zimmer siamo tutti a Gotham. A onor del vero, in "The Dark Knight rises" la mia suspension of disbelief si è clamorosamente autosospesa verso la fine del qualsiasi ma lo Showdown di due ore e rotte di film. Allora. Batman è scomparso da mesi e Gotham è in mano ai cattivi. I buoni si sono riorganizzati e siamo alla resa dei conti. Abbiamo i due schieramenti avversari uno di fronte all'altro: il corpo di polizia di Gotham davanti a un imponente esercito di galeotti coordinati dalla league of Shadows e capitanati da Bane. Entrambe le parti sono armate sino ai denti e lo scontro si preannuncia agghiacciante, anche a causa della neve. L'esercito dei galeotti trasuda rivalsa civile, la polizia trema ma è pronta al sacrificio. Quando un segno appare dal cielo: la macchina volante di Batman si libra sopra l'esercito dei buoni. Bubbusettete. Batman c'è. Tuttavia, nonostante l'orgia di sofisticati armamenti a un tratto, gli eserciti più determinati che la filmografia ricordi, depongono le armi e…si prendono a cazzotti. Proprio così. Se le danno di santa ragione. Sissignore. Ma la mastodontica colonna sonora di Hans Zimmer riaggancia tutti i miei neuroni e, magia, risospende ogni sospensione. Nuovamente, senza accorgermene, il film scompare davanti ai miei occhi e sono di nuovo a Gotham. "Suspension of disbelief" riattivata, mi ridimentico di vedere Batman e assisto a uno dei migliori finali cinematografici mai scritti, per stilizzazione The Dark Knight Rises, diretto da Christopher Nolan, è uscito nel 2012 drammaturgica e apertura narrativa. Che non è un finale, perchè il finale è Batman che ce la fa. Tecnicamente la parte dopo il finale si definirebbe denouement, (snodo), conclusione ultima della trama, la presentazione di ciò che accade dopo, il vissero felici e contenti. Esco dalla sala pensando: uno dei peggiori Showdown per un film di tale livello, seguito a ruo- ta da una chiusa formalmente perfetta. Chissà se sono stato il solo a notare quella coreografia da spaghetti western. O forse era un tributo al Batman televisivo e alle volanti didascalie onomatopeiche di quelle botte da orbi fumettesche? Potevano perlomeno coreografarle meglio le scazzottate tra i due eserciti…Roba che Terence e Bud sembravano Ninja. Suspension. Una rock & concept opera ispirata all'album 'Darwin!' del 1972 e interpretata da 145 artisti under 35 MINA cAPPUSSI Sono arrivate da ogni angolo d'Italia. Oltre seicento domande, più del doppio le registrazioni di performances artistiche: video di monologhi, improvvisazioni, coreografie di danza, brani cantati. "Darwin L'Evoluzione" si preannuncia come l'evento-musical dell'anno, con un cast di 145 artisti selezionati tra i migliori giovani talenti italiani tra i 18 e i 35 anni con un concorso nazionale riservato a cantanti, autori e regi- sti teatrali, attori, coreografi, danzatori, mimi, costumisti, fotografi, grafici, videomakers. L'obiettivo è quello di far partecipare giovani artisti alla realizzazione e messa in scena di una Rock Opera ispirata alla preistoria, sintesi di teatro, video art, danza e musica. L'opera, di rilievo internazionale, sarà realizzata sulle composizioni e i testi del conceptalbum "Darwin!" del Banco del Mutuo Soccorso (1972), capolavoro "manifesto" del rock progressive italiano nel mondo, nel Attori della Compagnia Stabile del Molise quarantennale della sua pubblicazione. Per la selezione del cast un Comitato Artistico di Garanzia di altissimo livello, composto oltre che dal fondatore e tastierista del Banco, Vittorio Nocenzi, da Stefano Benni, Maria Teresa Dal Medico, Enrico Ghezzi, Renato Greco, Alessandro Haber, Mario Martone, Ennio Morricone, Patrizia Savarese, Gianni Quaranta, Monica Vannucchi. Tra gli oltre 1400 provini visionati dalla Giuria sono stati selezionati quattro giovani attori della Compagnia Stabile del Molise, diretta da Paola Cerimele, proveniente dall'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico": Franco Iadarola, Sabina Iadarola, Chiara Iannaccone, di Bojano e Rolando Giancola di Isernia. Hanno ottenuto il consenso unanime della giuria nelle perfomances di teatro, danza, canto, physical theatre e teatro danza. Le prime due rappresentazioni della Rock Opera sostenuta dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall'Anci (Associazione Nazionale Comuni d'Italia) insieme ai Comuni di Velletri e di Isernia, alla Società Dante Alighieri, Conservatorio di Musica Refice di Frosinone, Vittorio Nocenzi del Bms Aig-Associazione nazionale Alberghi per la Gioventù e il Sito archeologico del Paleolitico di Isernia, si sono tenute al Teatro Gian Maria Volonté di Velletri e al nuovo Auditorium di Isernia. "Darwin l'evoluzione? Prove tecniche di messa in scena" è un'opera collettiva, sintesi di teatro, video art, danza e musica, articolata in quadri narrativi scenico-musicali affidati a giovani registi sotto la supervisione del premio Oscar Gianni Quaranta. In essi l'espressione artistica non solo è affidata alla creatività e al linguaggio dei giovani ma ad una sensibilità multimediale tale da permettere loro di creare uno spettacolo innovativo, originale, un'interpretazione-multicodice.