L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-5-2021

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1399882

Contents of this Issue

Navigation

Page 12 of 39

www.italoamericano.org 13 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 5 AGOSTO 2021 S o p r a t t u t t o i n passato, le arti visive non erano solo una questio- n e d i b e l l e z z a , ma avevano una funzione didattica: nel Medioevo, per esempio, le famose opere pittoriche nelle chiese ave- vano lo scopo di insegnare i principi dei Vangeli a perso- ne in gran parte analfabete. Affreschi, ritratti e dipinti potevano anche funzionare come strumento di propa- ganda politica: basti pensa- r e a l m o d o i n c u i v e n i v a ritratto Napoleone o, ancora più vicino ai nostri giorni, ai r i t r a t t i i r r e a l i s t i c i d i Mussolini e Hitler - que- st'ultimo addirittura raffi- gurato in un'armatura da cavaliere medievale, grotte- sco paladino della follia e d e l m a l e , d a l l ' a r t i s t a austriaco Hubert Lanzinger - realizzati esclusivamente per trasmettere un messag- g i o d i p o t e r e e f o r z a a l l e masse. L'obiettivo dell'arte nella storia, in altre parole, spes- so trascendeva l'estetica, e i Romani non facevano ecce- z i o n e . N o t i p e r i l l o r o approccio naturalistico alla rappresentazione artistica e basato sulla realtà, il loro scopo era quello di rappre- s e n t a r e l ' i m m a g i n e r e a l e delle persone, imperfezioni e difetti inclusi. Se i Greci basavano tutto sull'equili- brio delle proporzioni, la pittura romana, e soprattut- to la scultura, ambivano a far trasparire la verità della natura. Ma, come ci si aspette- rebbe da un popolo di così grande tradizione militare, i Romani avevano una pro- p e n s i o n e a u s a r e i l l o r o talento artistico per indul- gere nella celebrazione delle loro principali guerre e bat- t a g l i e v i t t o r i o s e , c o m e hanno fatto in particolare n e i m a e s t o s i A r c o d i Costantino e Arco di Tito. C ' è , t u t t a v i a , u n a l t r o pezzo di architettura scolpi- ta a Roma che racconta una storia per immagini e lo fa i n u n m o d o c h e è q u a s i c i n e m a t o g r a f i c o : l a Colonna Traiana, uno dei monumenti più belli e origi- nali di Roma. La colonna fa parte del complesso archeologico del F o r o e d e l M e r c a t o d i Traiano, oggi diviso da Via dei Fori Imperiali. La prima c o s a c h e c o l p i s c e d e l l a colonna, che fu eretta per celebrare la conquista della Dacia (l'odierna Romania) d a p a r t e d e l l ' i m p e r a t o r e Traiano, è la sua autonomia architettonica, in quanto non faceva parte di alcun edificio, ma fu creata come p e z z o i n d i p e n d e n t e . P o i , naturalmente, viene la ricca complessità artistica e nar- r a t i v a d e l f r e g i o c h e s i estende a spirale fino alla cima della colonna, circa 30 metri sopra il livello della s t r a d a , 3 5 s e c o n t i a m o anche il piedistallo. Ha un diametro di 3,7 metri (12,1 piedi) ed è fatta di 20 fusti di marmo di Carrara, ognu- no dei quali pesa circa 32 tonnellate. Se allungato, il fregio della colonna - che gira intorno alla colonna 23 volte - sarebbe lungo 190 metri (620 piedi). La Colonna Traiana fu la prima c o l o n n a c o c l i d e mai costruita: si tratta di una struttura tipica dell'arte romana, una colonna indi- pendente solitamente deco- rata con un fregio tortuoso di eventi militari, con una scala a chiocciola all'inter- no. Infatti, l'aggettivo diffi- cilmente traducibile "cocli- de" si riferisce alla forma a spirale delle scale all'inter- n o d e l l a c o l o n n a e n o n , come si potrebbe pensare, al sinuoso bassorilievo del suo esterno. La colonna fu inaugurata nel 113 d.C., per commemo- rare - come abbiamo detto - le vittorie di Traiano nelle g u e r r e i n D a c i a q u a l c h e anno prima (101-106 d.C.). E r a s i t u a t a d i e t r o l a B a s i l i c a U l p i a e t r a d u e biblioteche, di cui oggi non rimangono vestigia. Alcuni, i n f a t t i , r i t e n g o n o c h e l a colonna fosse collocata stra- tegicamente tra tali edifici, i n m o d o c h e g l i s t u d i o s i potessero "leggerla" dai bal- coni delle biblioteche. È interessante notare che gli storici vedono ancora un'altra connessione tra le Colonne Traiane e i "libri", u n a c o n n e s s i o n e c h e è curiosa come segno dell'in- gegnosità dei nostri antena- ti. Al tempo dei Romani i " l i b r i " - c o n o s c i u t i c o m e volumina - non erano quelli che conosciamo oggi: erano solitamente copiati su fogli di papiro, che venivano poi incollati insieme e arrotolati su loro stessi. Se si voleva leggere un volumen, biso- g n a v a s r o t o l a r l o p o c o a poco: inutile dire che erano i n g o m b r a n t i , d i f f i c i l i d a gestire e molto inclini a dan- n e g g i a r s i . M a , a q u a n t o pare, proprio questa caratte- ristica dei volumina, la loro forma arrotolata, fu l'ispira- zione della Colonna Traiana e del suo fregio, che ricorda un rotolo in fase di srotola- mento. Vero o no, è sicura- mente un'idea affascinante, ancora di più se si considera come il fregio debba essere "letto" per capire la cronolo- gia e l'esito degli eventi nar- rati, un po' come accade per un libro (intorno al 365 d.C., i Romani iniziarono a scri- vere su pergamena e a pie- gare e cucire insieme i fogli, creando volumine molto più simili ai libri moderni). Anche lo scopo della scala a chiocciola all'interno della colonna è stato discusso sia d a g l i s t o r i c i c h e d a g l i archeologi, ma le iscrizioni sul piedistallo della colonna possono, in effetti, essere di notevole aiuto. Leggendo, scopriamo che la colonna è stata eretta nel luogo dove un tempo sorgeva un mons - non pensate a una "monta- gna" ma piuttosto a una pic- cola collina - che fu intera- mente sbancata per liberare spazio per il foro. La colon- na fu costruita alla stessa a l t e z z a d e l m o n s , c o m e ricordo del grande lavoro u r b a n i s t i c o s v o l t o , e u n a scala - a forma di spirale, naturalmente, per adattarsi alla forma cilindrica della colonna - fu posta all'inter- n o i n m o d o c h e l a g e n t e potesse raggiungere la cima della colonna e vedere anco- ra la città come si vedeva dal vecchio mons. L ' u l t i m o s e g r e t o d e l l a Colonna Traiana si trova nel piedistallo: al suo interno c'era la camera funeraria di T r a i a n o e d i s u a m o g l i e P l o t i n a , d o v e u n t e m p o e r a n o c o n s e r v a t e l e u r n e d ' o r o c o n t e n e n t i l e l o r o ceneri. Da lì, l'anima del- l'imperatore poteva ancora salire, ricordando i gloriosi e v e n t i d e l l a s u a c a r r i e r a militare narrati sulla colon- na, sopra la città di Roma e contemplarla dall'alto. Un dettaglio del bassorilievo della Colonna Traiana (Photo: Wing Travelling/Dreamstime) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI La Colonna Traiana: il modo che aveva Roma di raccontare la storia con le immagini

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-8-5-2021