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GIOVEDÌ 5 AGOSTO 2021 www.italoamericano.org 29 L'Italo-Americano IN ITALIANO | S in dalla sua fon- dazione nel 1975, l'obiettivo dell'I- t a l i a n A m e r i - can Committee On Education (IACE) di New York, è stato quello di p r o m u o v e r e e t u t e l a r e l a cultura e la lingua italiana nel mondo. Obiettivo che si è sposato perfettamente con quello del concorso interna- zionale di arti visive, Dante 700 – Sospira, ideato a Napoli e promosso nell'am- bito dal Premio "Penisola Sorrentina" per celebrare i settecento anni dalla morte del Sommo Poeta. E nessu- no, più di Dante Alighieri, merita la paternità linguisti- c a d e l l ' i t a l i a n o g r a z i e a l c a p o l a v o r o d e l l a D i v i n a Commedia. Le opere fotografiche del c o n c o r s o D a n t e 7 0 0 – Sospira saranno selezionate da una giuria internazionale composta in Italia dall'arti- sta Giuseppe Leone, da Pasquale Palmieri archi- t e t t o d i B e n e v e n t o e d a Aniello Scotto, insegnante alle Belle Arti di Napoli, e negli Stati Uniti, in partico- lare a New York, dal presi- dente dello IACE, Berardo Paradiso, dal poeta Luigi Ballerini e dal fotografo Charles Traub. Il concorso celebra il rapporto tra Dante e l'immagine visiva e si svol- ge interamente sulla piat- taforma digitale cercarte.it. C a v a l i e r e d e l l a R e p u b b l i c a I t a l i a n a e imprenditore di successo, Paradiso è stato in passato a n c h e p r e s i d e n t e d e l l a Camera di Commercio italia- na a New York e attualmente è membro dell'Accademia I t a l i a n a d e l l a C u c i n a , d i Assocamere a Roma e presi- d e n t e d e l l a L o r e n z o D a Ponte Library, ente no profit che si occupa di traduzione e pubblicazione di libri classi- ci italiani in inglese. Dopo essersi laureato in ingegne- ria meccanica al Politecnico di Napoli, Paradiso è emi- grato in Svizzera, successi- vamente a Porto Rico e dal- l'inizio degli '80 risiede sta- bilmente a New York. B e r a r d o , g r a z i e a l vostro supporto da New Y o r k , D a n t e 7 0 0 - Sospira dalla Campania d i v e n t a u n p r o g e t t o internazionale. Sì, sono particolarmente orgoglioso di poter avere tra i giurati del concorso due personaggi del calibro del d o c e n t e e p o e t a L u i g i Ballerini, noto come scritto- re, critico d'arte, poeta e tra- d u t t o r e , e d e l f o t o g r a f o Charles H. Traub. Ballerini è il "poeta dei due mondi". Studioso della lingua e della letteratura italiana e ameri- cana, volto dell'italianistica a New York e a Los Angeles. I n s i e m e a l u i c ' è C h a r l e s Traub, che ha tenuto più di 60 mostre importanti in gal- l e r i e e m u s e i d i t u t t o i l m o n d o , c o m p r e s e m o s t r e p e r s o n a l i p r e s s o l ' A r t I n s t i t u t e o f C h i c a g o , T h e S p e e d M u s e u m , H u d s o n R i v e r M u s e u m e H i s t o r i c New Orleans Collection. C o m e è c a m b i a t o l o studio della lingua ita- liana negli ultimi decen- ni? Quando sono diventato presidente circa 15 anni fa avevamo 4000 studenti e o r a n e a b b i a m o 7 5 . 0 0 0 . Abbiamo più di 320 scuole e 650 insegnanti, è un lavoro immenso. Lo scopo princi- pale del nostro board è di promuovere la cultura italia- n a e d a i m p r e n d i t o r e h o sempre associato la cultura a l b u s i n e s s : v a p r o m o s s a come un prodotto. La nostra fortuna è che l'italiano è una l i n g u a m o l t o a m a t a d a g l i americani. Q u a l e è l a c o s a c h e l'ha sorpresa di più? Il dato interessante è che i l 6 5 % d e g l i s t u d e n t i c h e abbiamo non sono di origine italiana; molte persone ora amano l'Italia perché viene rappresentata in vari campi da tanti artisti, ad esempio nella musica da Pavarotti, B o c e l l i , l a P a u s i n i , i Maneskin. E non solo quel- lo, anche i nostri prodotti agroalimentari, il nostro set- t o r e a u t o m o b i l i s t i c o e l a moda. Il 65% dell'arte rico- nosciuta dall'Unesco è sul territorio italiano e la lingua e la cultura italiana sono tal- mente amate dagli america- ni che a volte non ce ne ren- diamo conto. I n q u e s t o c o n t e s t o , cosa si può migliorare? Stiamo lavorando al passo successivo, ovvero portare gli americani a investire nel nostro Paese. Adesso stiamo vivendo un momento d'oro e c'è quindi una grande ammi- razione, ma facciamo ancora poco per promuoverci. Negli Usa ci sono 180mila studen- ti che studiano italiano, ma più di 100mila sono qui nel T r i s t a t e , q u i n d i s t i a m o facendo uno sforzo per farci conoscere come IACE anche nel resto degli Stati Uniti. Ogni anno portiamo in Italia più di mille ragazzi, li por- tiamo all'opera, a visitare le bellezze del nostro Paese, e già questo rende più appeti- b i l e p a r t e c i p a r e a i n o s t r i corsi. L'Italia e gli italiani si sono dovuti liberare da tanti stereotipi. Come è cambiato l'immaginario diffuso negli Stati Uniti rispetto all'Italia? Ricordo quando viaggiavo anni fa, e spesso in aereo chi mi sedeva accanto mi chie- d e v a d i d o v e f o s s i . P u n t u a l m e n t e m i v e n i v a fatta una battuta sulla pizza o sulla mafia. Questo mi ha spronato ancora di più a far vedere il nostro meglio. Da q u e s t o p u n t o d i v i s t a u n grande consiglio l'ho avuto dall'ex governatore Mario Cuomo, padre dell'attuale governatore Andrew e del g i o r n a l i s t a d e l l a C N N C h r i s t o p h e r . M i d i s s e : "Berardo, l'unico modo per migliorare la nostra immagi- ne è avere più persone che dimostrano con il loro ope- rato cosa è l'Italia". Siamo stati fortunati perché negli anni abbiamo avuto italoa- mericani eletti in posizioni di prestigio e difficilmente ora qualcuno reagisce a quel m o d o q u a n d o d i c o " S o n o italiano". C o s a h a a i u t a t o i n questo senso? Devo dire che internet ha a i u t a t o m o l t i s s i m o . T u t t i conoscono Roma o Venezia e quando vedono come sono belle le nostre città, anche le persone che non hanno una grande cultura rimangono colpite. Tutti restano incan- tati davanti a un'opera di Brunelleschi. Abbiamo forse anche la fortuna che la gran parte della popolazione pre- sente negli USA era fatta da immigrazione povera, che v e n i v a d a l S u d e c h e e r a analfabeta. Avevano in com- penso un'ambizione, ovvero d a r e u n a v i t a m i g l i o r e a i propri figli. Così l'italoame- ricano delle generazioni suc- cessive ha studiato e oggi ricopre posizione importan- ti. Nell'immagine collettiva a t t u a l e l ' i t a l i a n o c h e n o n parla la lingua e non è inse- rito, non c'è più, sostituita da quella di avvocati, medi- ci, contabili, industriali ita- liani e italoamericani. Avete il supporto del sindaco, l'italoamerica- no Bill De Blasio? De Blasio è stato coinvol- to con il primo evento del Mese della Cultura italiana. Qui c'è un piccolo parco con la statua di Dante Alighieri, davanti al Met. Lui è venuto a festeggiare con noi. Era presente anche il professore Luigi Ballerini che leggeva v e r s i d i D a n t e . L a c o s a molto bella è che De Blasio c o n o s c e v a b e n i s s i m o Ballerini, che era stato il suo insegnante alla New York University. De Blasio ha stu- diato e parla benissimo ita- liano, è un grande amante della nostra cultura e infatti il figlio si chiama proprio Dante. Come presidente dello IACE, cosa pensa dell'u- tilizzo, sempre più diffu- so, degli anglicismi? Io sono un comunicatore, vengo da un Paese dove fino a 5 anni parlavo solo dialet- to, ho imparato l'italiano a scuola. Quando mi sono tra- sferito in Svizzera ho impa- rato il francese e successiva- mente lo spagnolo quando h o a p e r t o u n a f a b b r i c a a Porto Rico. Da lì mi sono trasferito a New York e ho imparato l'inglese. La lingua come mezzo di comunicazio- ne è indispensabile per avvi- cinare i popoli. Quindi sono a favore della lingua quando diventa universale, che va però distinta dalla lingua letteraria che va preservata nella sua unicità. Q u a n d o s a r a n n o annunciati i vincitori del concorso Dante 700? Il concorso terminerà ad o t t o b r e a S o r r e n t o , m a è solo l'inizio di una serie di concorsi internazionali che p r o m u o v e r e m o . L ' a n n o prossimo ne organizzeremo u n o d e d i c a t o a E n r i c o C a r u s o . L ' o b i e t t i v o s a r à sempre quello di promuove- re la nostra lingua tramite le emozioni che lui ha trasmes- so e che hanno rafforzato l'immagine dell'Italia. Un gruppo di studenti di lingua italiana allo IACE di New York (Photo courtesy of Berardo Paradiso) Dalla Campania a New York. La lingua italiana si promuove con Dante Alighieri LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES