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GIOVEDÌ 5 AGOSTO 2021 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE SPECIALE OLIMPIADI Storico oro nel salto in alto: a Tokyo Gianmarco Tamberi scrive una pagina memorabile per l'atletica italiana STEFANO CARNEVALI e qatariota (già bronzo a Londra 2012 e argento a Rio de Janeiro 2016), però, hanno ancora tre prove: tutti gli altri contendenti - senza percorso netto - ne hanno solo due. Nessuno supera l'ulti- ma misura e Tamberi, prima del salto finale, posiziona il calco del gesso del 2016 a favore di telecamere: su di esso si legge "road to Tokyo 2020", con l'an- no cancellato da una 'X' e cor- retto in "2021". È il momento della catarsi, dopo il dolore per l'Olimpiade saltata e i dubbi emersi negli anni a seguire perchè il recupero di 'Gimbo' è stato tutt'altro che facile. ORO EX AEQUO - In van- taggio di un tentativo sui rivali, Tamberi e Barshim falliscono le tre prove a 2.39. Il regolamento prevede che i due atleti, giunti a questo punto, possano scegliere: spareggio oppure oro ex aequo. È stata questione di secondi e di uno sguardo: nessuno dei due amici ha voluto imporre il prose- guimento della gara ed è stato oro a pari merito. Giusto così, anche come coronamento di una carriera molto simile: i due salta- tori, infatti, oltre a condividere talento e personalità, sono stati accomunati anche da analoghi gravissimi infortuni ai legamenti delle caviglie. "La decisione di condividere la medaglia d'oro olimpica - ha spiegato attraverso Twitter l'a- tleta qatariota che, altro inedito in un'Olimpiade, ha messo la medaglia al collo dell'italiano che a sua volta ha "incoronato" l'atleta detentore dei record asia- tici della specialità, con la misu- ra di 2,43 m all'aperto (seconda miglior misura di sempre) e 2,41 m al coperto - è stata frutto di pura emozione, rispetto e amore per il mio compagno di gara. So quanto significhi vincere l'oro. L'opportunità di condividerlo è qualcosa di cui andrò fiero per il resto della mia vita". SEMPRE PIÙ IN ALTO, VERSO PARIGI - Prima del- l'oro di Tamberi, il miglior risul- tato italiano nella specialità risa- liva al sesto posto di Giacomo Crosa, nel 1968. Tra le donne invece il primato è ancora di Sara Simeoni (classe 1953) che è stata medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Mosca 1980 e prima- tista mondiale del salto in alto con la misura di 2,01 metri stabi- lita due volte nel 1978, anno in cui vinse il campionato europeo. Adesso il saltatore marchigia- no, 29enne figlio dell'ex saltatore in alto e primatista italiano Marco Tamberi, suo attuale alle- natore, è chiamato alla prosegui- re questa 'scalata verso l'alto': difficile migliorarsi, ma Parigi 2024 è già nel mirino. La premiazione dei due ori (Ph Mezzelani GMT Sport per gentile concessione dell'Ufficio Comunicazione CONI) R esteranno i 13 minuti d'oro, indimenticabili per qualsiasi appassionato di atletica, per ogni sportivo, per tutti gli italiani. Tra le 14.40 e le 14.53 (ora italiana) dell'1 agosto 2021, la storia dell'atletica azzur- ra è cambiata per sempre: in rapi- da successione sono arrivate le vittorie di Gianmarco Tamberi (salto in alto) e Marcell Jacobs (100 metri). Successi sorprenden- ti e tremendamente iconici, che rilanciano l'atletica azzurra che non otteneva medaglie da Pechino 2008 e che ridanno slan- cio alla nostra Olimpiade, sin a questo doppio oro caratterizzata da qualche delusione di troppo. Solo 13 minuti prima del suc- cesso di Jacobs, si era compiuta un'altra impresa storica: Gianmarco Tamberi aveva cen- trato l'oro, a pari merito con il qatariota Mutaz Barshim, nel salto in alto, completando la pro- pria grande rivincita contro la sfortuna che gli aveva fatto salta- re Brasile 2016 per infortunio. Già, perché proprio alla vigi- lia dell'Olimpiade sudamericana, durante l'ultima tappa di Diamond League a Montecarlo, un 'Gimbo' in formissima, dopo aver stabilito il primato italiano (2,39), decideva di provare a sal- tare i 2,41. Anche se la gara era già vinta. Al momento dello stac- co, però, un maldestro appoggio della caviglia: rottura sub totale del legamento deltoideo del piede sinistro che hanno richiesto due operazioni chirurgiche e un tra- pianto di tessuto, un intervento considerato troppo invalidante per tornare a saltare. GENIO E REGOLATEZZA Tamberi appare spesso come un personaggio sopra le righe vuoi per i tagli 'particolari' della sua barba, vuoi per le sue acconciatu- re 'abbondanti', il look alternati- vo o per la grande empatia che stabilisce coi tifosi durante le gare. Ma è uno sportivo serio, dedito al lavoro e profondamente tecnico. A riprova di ciò l'oro olimpico, già di per sé straordina- rio, arrivato dopo una gara di altissimo livello, che ha visto ancora sette contendenti in corsa alla misura di 2.33 (prima volta assoluta). FINALE DA URLO - La prestazione di Tamberi in finale è stata da urlo: percorso netto come Barshim fino ai 2.37, caratteriz- zato da salti puliti e potenti, con- sentiti da una rincorsa di rara ela- sticità. L'asticella viene alzata a 2.39 e in gara, oltre a 'Gimbo' e a Barshim, ci sono anche il bielo- russo Nedasekau (poi bronzo), il sudcoreano Sangheyok Woo e l'australiano Stark. Solo italiano Gianmarco Tamberi (Ph Luca Pagliaricci GMT Sport per gentile concessione dell'Ufficio Comunicazione CONI)