L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-19-2021

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www.italoamericano.org 13 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 19 AGOSTO 2021 M i c h i e d o : q u a n t i sanno che Venezia ha u n p o n t e dedicato alla boxe, e che la sua storia sta tutta nel suo nome, il Ponte dei Pugni? Dimenticate la grandezza b a r o c c a d e l P o n t e d e i Sospiri e non lasciate che la vostra mente pensi trop- po alla centralità modaiola del ponte di Rialto: a ben guardare, il Ponte dei Pugni è semplice e, pur essendo bello – in fondo a Venezia ci si aspetta che tutto lo sia - è davvero piuttosto modesto. S i t u a t o n e l s e s t i e r e d i D o r s o d u r o , a due passi dalla chiesa di San Barnaba, attraversa l'omonimo cana- le, il Rio de San Barnaba. Architettonicamente, come detto, è abbastanza sempli- ce, costruito in pietra e mat- toni, con ringhiere a croce in ferro sostenute da colon- ne in pietra d'Istria. La sua u n i c a p a r t i c o l a r i t à s o n o quattro impronte di pietra istriana poste sul suo per- corso. Se non è di particolare valore artistico, non è gran- de né veramente famoso, perché ne state scrivendo, vi chiederete. È semplice: per la sua storia. N e i s e c o l i p a s s a t i , Venezia era divisa in due fazioni rivali, come vediamo a n c o r a n e l l a f a m o s a R e g a t a S t o r i c a d i V e n e z i a : l a f a z i o n e d e i C a s t e l l a n i e q u e l l a d e i Nicolotti. I Castellani rap- presentavano gli abitanti della parte orientale della città, dove si trova il sestiere Castello, il più grande di Venezia, mentre i Nicolotti tenevano alta la bandiera degli abitanti della parte occidentale della città, dove s i t r o v a l a c h i e s a d i S a n Nicolò dei Mendicoli. Come ci si aspetterebbe da due s q u a d r e c o n t r a p p o s t e , o g n u n a a v e v a u n c o l o r e , rosso per i Castellani e nero per i Nicolotti. P o c o s i s a s u l l ' o r i g i n e d e l l e d u e f a z i o n i : a l c u n i dicono che sono vestigia di antiche guerre civili, in par- ticolare di quella tra gli abi- t a n t i d i E r a c l e a e d i Jesolo, avvenute nell'alto medioevo. Dopo la batta- glia, i cittadini di entrambe le città si trasferirono e si stabilirono nella laguna di Venezia, creando le comu- n i t à c h e s a r e b b e r o s t a t e all'origine delle fazioni stes- se. Altri, invece, ne associa- no la nascita all'omicidio di un vescovo di Castello, com- piuto da persone della zona di San Nicolò dei Mendicoli. In realtà, da dove venga l a r i v a l i t à n o n h a m o l t a i m p o r t a n z a : c ' è s e m p r e stata e il governo veneziano ha fatto di tutto per tenerla in piedi. Alla fine, più uomi- n i s a p e v a n o c o m b a t t e r e , m e g l i o e r a q u a n d o c ' e r a bisogno di buoni combat- tenti per l'esercito; più i cit- tadini erano divisi, più era facile tenerli sotto controllo ed evitare ribellioni. O r a , i C a s t e l l a n i e i Nicolotti erano particolar- mente appassionati di un modo specifico di combatte- re: usare i pugni. Se sbiz- z a r r i r o n o p e r q u a l c h e tempo nell'uso di bastoni e mazze, le mani, alla fine, divennero la migliore delle armi. Per evitare il caos tutto l ' a n n o , i C a s t e l l a n i e i Nicolotti potevano combat- tere solo tra settembre e il giorno di Natale e solo sui ponti: il loro preferito? Il Ponte di San Barnaba, natu- ralmente, quello conosciuto oggi come - avete indovina- to - Ponte dei Pugni. La bat- taglia iniziava con un com- battimento tra due campio- ni, detto anche mostra, ma si trasformava rapidamente in una vera e propria rissa. Lo scopo finale del gioco? G e t t a r e g l i a v v e r s a r i n e l c a n a l e , o v v i a m e n t e , i n modo che la propria squa- dra potesse vincere. Quindi, come si svolgeva l'evento? Tutto cominciava con la s c e l t a d e l p o n t e : i n f a t t i , m e n t r e i l P o n t e d i S a n Barnaba era il più famoso, tanto che il suo nome avreb- be poi testimoniato la lotta - c'erano altri ponti a Venezia che potevano essere utiliz- zati, il Ponte di Santa Fosca e anche l'azzeccato Ponte della Guerra, situato non lontano dalla chiesa di San Zulian. I l g i o r n o s c e l t o p e r i l combattimento, le squadre si radunavano ad ogni estre- mità del ponte: a volte, c'e- rano fino a trecento parteci- panti e, nei tempi antichi in cui si potevano ancora usare l e a r m i - c h e f u r o n o p o i proibite nel 1575 - non era insolito vederli equipaggiati c o m e s o l d a t i , c o n e l m i e scudi. La gente del posto si radunava nelle strade per guardare e quelli che viveva- no nelle case vicino al ponte a p r i v a n o l e f i n e s t r e p e r avere una visione in prima fila dello spettacolo. Come detto, tutto iniziava con due combattenti scelti che si sfi- davano: ognuno di loro met- teva i piedi sulle impronte di pietra istriana che possiamo vedere ancora oggi, in modo d a p a r t i r e d a l l o s t e s s o posto, nella stessa posizio- ne. Il più delle volte il resto dei due gruppi si univa pre- sto, e il ponte diventava un vero e proprio campo di bat- taglia in mezzo alla città. In effetti, non era insolito che pure il pubblico tirasse un paio di pugni. Lo scopo di tutto ciò non era uccidere il nemico, ma solo di gettarlo nel canale. Detto questo, ci devono essere stati molti occhi neri e nasi rotti in giro p e r l a c i t t à n e i g i o r n i seguenti. La resa dei conti poteva d u r a r e o r e e , s p e s s o , l e guardie dovevano interveni- re per fermare le contese al tramonto. In un tragico giorno del 1705, però, alcuni combat- tenti usarono i coltelli al p o s t o d e l l e m a n i : f u u n a macabra, tragica battaglia, quell'anno, tra i Castellani e i Nicolotti. Così tragica che le autorità decisero final- mente di porre fine, forse giustamente, a una tradizio- ne duratura, anche se piut- tosto violenta. E questo è solo un altro p i c c o l o a n e d d o t o s u L a Serenissima e, oggi, di que- s t o c u r i o s o g i o i e l l o d e l l a storia veneziana rimangono solo il nome di un ponte e quattro impronte di pietra intarsiata. Il Ponte dei Pugni a Venezia, dipinto da Joseph Heintz il Giovane (Copyrighted work available under Creative Commons license. Author: Joseph Heintz the Younger. License: Public Domain) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI Il più insolito dei ponti di Venezia: il Ponte dei Pugni

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