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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 19 AGOSTO 2021 L 'Italia è benedetta d a u n b u o n clima ovunque. Anche il più fred- do nord tende ad avere un buon numero di set- timane di tempo caldo e pia- cevole in estate, e la presenza del mare su tre lati su quattro del Paese significa che molte delle nostre regioni godono anche di inverni miti. E se amate l'aria fresca e frizzan- te, niente è meglio delle Alpi, o delle tiepidi serate delle colline toscane o piemontesi. Ma le cose sono cambiate rapidamente. Io, per esem- pio, posso testimoniare che le estati della mia infanzia e a d o l e s c e n z a e r a n o m o l t o diverse da quelle di oggi e non stiamo parlando di un secolo fa, solo degli anni '80 e '90. Per un certo numero di anni, l'Europa è stata colpita da quello che noi chiamiamo caldo africano durante i mesi estivi, causato da antici- cloni di origine africana che p o r t a n o a r i a r o v e n t e s u l V e c c h i o C o n t i n e n t e . Naturalmente, i Paesi medi- terranei, Italia compresa, hanno la peggio. La scorsa settimana, le temperature delle regioni settentrionali hanno oscillato tra i 32 e i 35 gradi, con pic- chi più alti nella Pianura Padana e nelle città. Ma è stato il Sud e le nostre isole principali, Sardegna e Sicilia, a soffrire di più, in particola- re a causa delle incredibili perdite causate dagli incendi. C'è un posto in particolare che possiamo usare come esempio di quello che sta succedendo: la città siciliana di Floridia, in provincia di Siracusa, che involontaria- mente ha raggiunto la fama internazionale per le tempe- rature senza precedenti della s c o r s a s e t t i m a n a . I n u n recente articolo del N e w Y o r k T i m e s , l ' a u t o r e Jason Horowitz spiega che Floridia ha avuto alcune inte- ressanti ambizioni di noto- rietà anche in passato grazie alla moglie, molto tempo fa, d i u n r e b o r b o n i c o c h e l ì governava, a famosi prodotti locali – le lumache in parti- colare - e il più giovane sin- d a c o i n I t a l i a , M a r c o C a r i a n n i , c h e h a s o l o 2 4 anni. Ma la settimana scorsa, mercoledì, Floridia è diven- t a t a i l l u o g o p i ù c a l d o d ' E u r o p a , t o c c a n d o i 4 9 gradi Celsius, o 119,84 Fahrenheit. Gli storici del clima si sono affrettati a sot- tolineare che è stata la tem- peratura più alta mai rag- giunta in Europa, o almeno da quando esistono i registri. Questo non è naturale per l'Italia, nemmeno per un'e- state siciliana. Queste tempe- rature sono disastrose per il nostro Paese per più di una ragione: c'è, per cominciare, l ' a u m e n t o d e l r i s c h i o d i incendi, un rischio che, con il 38% del nostro territorio coperto da boschi, è alto in ogni regione. Dall'inizio del- l'estate il caldo, insieme a venti imprevedibili, ha cau- sato estesi incendi soprattut- t o i n S i c i l i a , C a l a b r i a e Sardegna, ma anche in altre zone, tra cui la provincia romana del Lazio, dove è stato necessario evacuare un paese. Poi, ci sono i danni all'a- gricoltura: prendiamo ancora Floridia, per esempio, dove interi frutteti di limoni verdi della varietà verdello sono stati distrutti dal caldo, bru- ciando letteralmente mentre erano ancora sulla pianta. E non sono solo gli agrumi a pagarne le conseguenze, ma anche altre coltivazioni tipi- che della zona come l'uva, al punto che alcuni stanno pen- sando di passare a frutti più resistenti al calore, come l'a- vocado. Simile è stato il destino delle famose lumache del paese, ampiamente allevate nei campi circostanti e prota- goniste della cucina tradizio- nale locale: come ha detto Viviana Pappalardo, una gio- vane contadina, a Horowitz, le lumache cuocevano lette- r a l m e n t e d e n t r o i l l o r o guscio. Questo calore è innaturale e non è solo difficile da gesti- re per le persone, ma può causare immensi problemi a n c h e a l l ' e c o n o m i a . Pappalardo lo spiega bene: "La gente non capisce che il danno è ovunque", ma, con- tinua, "tutti noi che lavoria- mo in questo settore, l'agri- coltura, lo capiamo". E l'a- gricoltura, il meccanismo ancestrale attraverso il quale la terra, l'acqua e l'aria ali- mentano l'umanità, è proprio al centro e alla radice della nostra stessa sopravvivenza, non dimentichiamolo. Questo caldo è, ovviamen- te, un pericolo per noi esseri umani e anche per i nostri amici a quattro zampe. Al culmine dell'ondata di caldo della scorsa settimana, molti paesi e città si sono trasfor- mati in città fantasma, con la gente che evitava di uscire di casa, dove ventilatori elettrici e aria condizionata rendeva- no la temperatura più sop- portabile. A chi lavora all'a- perto, però, non è stata data la possibilità di scegliere, e m e n t r e i s u g g e r i m e n t i d i mantenersi idratati ed evitare di stare fuori nelle ore più calde della giornata sono tutti importanti e utili, ci si chiede se, con temperature così alte, siano effettivamente suffi- cienti. La verità è che non è solo quest'estate che dovrebbe preoccuparci, ma i 20 passati che abbiamo vissuto: con un clima sempre più caldo, sem- pre più secco, ci siamo allon- t a n a t i s e m p r e d i p i ù d a l nostro amato - e tanto invi- diato - clima mediterraneo, per andare dritti tra le brac- cia del clima tropicale. Una prova in più sono, infatti, le p e r i o d i c h e a l l u v i o n i c h e l'Italia sta vivendo negli ulti- mi anni: un tempo - ma non così lontano - le alluvioni erano un evento che capitava una volta nella vita, qualcosa che si poteva occasionalmen- te ma non necessariamente sperimentare, magari una volta nella vita, a seconda del luogo da cui si proveniva. Al g i o r n o d ' o g g i , a b b i a m o un'autentica stagione delle inondazioni, che inizia di solito verso ottobre e dura f i n o a l l ' a r r i v o d e l f r e d d o invernale. Cosa ci dice tutto questo? Che non ci sono più le sta- g i o n i d i u n a v o l t a , c o m e direbbero i nostri anziani, ma innanzitutto che dobbia- mo agire prima che sia trop- po tardi. Il cambiamento cli- matico è reale e sta bussando con forza alla nostra porta: Venezia rischia di annegare, il Sud potrebbe trasformarsi in un deserto, le inondazioni p o t r e b b e r o c a m b i a r e i l nostro territorio e la nostra geografia. Possiamo adattarci o cercare di aggiustare le cose finché (o se) possiamo anco- ra farlo: è un passo enorme, ma forse è il momento di farlo con consapevolezza. Con queste temperature bisognerebbe bere molto, ed evitare di stare all'aperto nelle ore più calde (Photo: James Dalrymple/Shutterstock) Caldo da record in Europa: in Sicilia si raggiungono i 120F NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ