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GIOVEDÌ 2 SETTEMBRE 2021 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Nel Duomo di Siena si svela il tocco amorevole e delicato della Madonna del Solletico di Masaccio a r t i s t i c h e d i F i r e n z e e d e l l a Toscana. Due uomini, Masaccio e Antonio Casini, divisi da rango sociale e dal censo e tuttavia arri- vati fino a noi grazie a un picco- lo dipinto che racconta di una mamma che gioca con il suo bambino". L'opera in miniatura (misura solo 24,50 x 18,20 cm) che ripor- ta lo stemma del cardinale stam- pato sul retro, è oggi riconosciuta come creazione di Masaccio ma il primo ad attribuirla al grande maestro del primo Rinascimento fu Roberto Longhi nel 1950, avvicinandola per stile a un'altra opera di committenza privata, il Desco da parto, dove pure è pre- sente un bambino dai tratti paf- futi e vivaci. La mano sarebbe e v i d e n t e i n o g n i p e n n e l l a t a , nonostante la tela non rechi una firma e non siano giunti a noi documenti d'origine o di vendita, probabilmente in quanto com- missione privata. Peraltro le dimensioni ridotte dovevano fare della piccola tavola un dipinto per la devozione privata. La Madonna del Solletico fu "riscoperta" nel 1947 da Rodolfo Siviero che la riportò in Italia tra i capolavori trafugati dai tede- schi durante la seconda guerra mondiale, esposta nella collezio- ne Loeser a Palazzo Vecchio venne di nuovo rubata nel 1971 e ancora una volta ritrovata da Siviero due anni dopo. Dal 1988 è agli Uffizi. Deve il suo nome a l g e s t o d e l l a M a d o n n a c h e regge in braccio il Bambino in fasce e con la destra lo benedice alzando due dita, ma il movi- mento sembra solletico, far ride- re il bambino tanto da fargli afferrare il polso della madre con le manine. All'interno del Complesso del D u o m o d i S i e n a C a s i n i h a l a s c i a t o u n ' e r e d i t à a r t i s t i c a significativa, come il rilievo di J a c o p o d e l l a Q u e r c i a n e l l a Galleria delle Statue del Museo d e l l ' O p e r a , l a c o p i a d e l s u o t e s t a m e n t o n e l l ' A r c h i v i o dell'Opera della Metropolitana o l ' e l e g a n t e p a s t o r a l e c o n i l Battesimo della Sala del Tesoro. Questo straordinario manufat- to, documentato negli inventari contemporanei, fu donato alla Cattedrale dal cardinal Casini quale insegna più significativa del suo mandato: "quando fu vescovo qui". Il baculo, a imita- zione di quello utilizzato dai pastori, simboleggia l'autorità episcopale e rinvia direttamente al Vangelo di San Giovanni nel quale Cristo è il buon pastore c h e g u i d a i l s u o g r e g g e . Corredano l'itinerario espositivo alcuni manoscritti fra i quali il Cerimoniale dei vescovi, miniato da Martino di Bartolomeo, con- cesso in prestito dalla Biblioteca L a u r e n z i a n a d i F i r e n z e e i l Messale romano della Biblioteca C o m u n a l e d e g l i I n t r o n a t i d i Siena con carte decorate da un miniatore attivo a Siena intorno al 1428-30. Ma il suo prezioso lascito non riguarda soltanto la città natale giacché Casini aprì percorsi di c o m u n i c a z i o n e t r a S i e n a , Firenze, Grosseto, Roma, ecc., di cui recano testimonianza prestiti come la Madonna delle ciliegie del Museo d'Arte Sacra della Diocesi di Grosseto. Nella città eterna, il cardinale dedicò le cure a l l a c h i e s a t i t o l a r e d i S a n Marcello al Corso e alla Basilica di Santa Maria Maggiore, per la quale commissionò la grande pala dipinta su due lati, dove Masaccio e Masolino ebbero a confrontarsi. Nella medesima chiesa Casini predispose di esse- re sepolto, legando se stesso alla basilica esquilina in vita e dopo la morte sopraggiunta nel 1439. I l Complesso monumentale del Duomo di Siena, fino al 21 novembre, ospita una mostra dedicata alla committenza del cardinal Antonio Casini, vescovo di Siena tra il 1408 e il 1426. Fu un principe della Chiesa e fu al centro della politica religiosa del suo tempo, tanto da essere defi- nito 'l'altro papa' da un diploma- tico senese. Fra le opere apparte- nute all'insigne umanista e teolo- go si segnala la Madonna col Bambino, detta 'del solletico', di Masaccio, tangibile segno del legame intenso del Casini con la Vergine Maria, prestito genero- samente concesso dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze. Antonio Casini nacque, per via paterna, da una eminente famiglia di archiatri pontifici, mentre la madre era imparentata c o n l a f a m i g l i a C o l o n n a , l a medesima di Martino V, il papa dal quale fu creato prete cardina- le del titolo di San Marcello nel 1426. Come osserva lo storico dell'arte Antonio Paolucci, che ha offerto il suo prestigioso con- tributo alla realizzazione della mostra, "è ragionevole pensare che la Madonna del Solletico sia stata dipinta in quella occasione o poco dopo. In quel dipinto si incontrano d u e d e s t i n i . D a u n a p a r t e i l potente prelato, ricco e sagace protagonista del suo tempo, già v e s c o v o d i S i e n a c h e c o n l a nomina cardinalizia tocca il cul- mine della sua fortuna politica. Dall'altra Masaccio, un giova- nissimo artista che sta afferman- dosi faticosamente sulle piazze FABRIZIO DEL BIMBO Il complesso monumentale della cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta di Siena (Ph© Jorisvo | Dreamstime.com)