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GIOVEDÌ 2 SETTEMBRE 2021 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | d'autunno, che avviene tra il 22 e il 23 del mese, q u a n d o i l S o l e è p e r p e n d i c o l a r e all'Equatore: ciò significa che, ovunque nel mondo in q u e l p r e c i s o m o m e n t o , g i o r n o e n o t t e h a n n o l a s t e s s a l u n g h e z z a . N e l n o s t r o c a l e n d a r i o , i l gregoriano, settembre è il nono mese dell'anno, ma è interessante notare come prenda il nome dal numero " s e t t e " , p e r c h é nell'antichità, prima che G i u l i o C e s a r e promulgasse il calendario giuliano che poneva l'inizio dell'anno il primo gennaio, questo era il settimo mese dell'anno: sì, le feste di capodanno si facevano a marzo! N e l l ' a n t i c a R o m a , s e t t e m b r e e r a u n m e s e i m p o r t a n t e , p e r c h é s i s v o l g e v a n o l e f e s t e p e r Giove Capitolino, che f o r m a v a l a T r i a d e C a p i t o l i n a i n s i e m e a l l a m o g l i e G i u n o n e e a l l a f i g l i a M i n e r v a : p e r 1 6 giorni, i Romani venivano i n t r a t t e n u t i c o n p a r a t e militari, giochi, musica e danze. Tradizionalmente, le statue degli dei venivano portate in processione per le strade della città e si facevano offerte sacrificali a l o r o : q u i c ' è un'interessante curiosità linguistica da discutere, p e r c h é g l i a n i m a l i d a s a c r i f i c a r e v e n i v a n o ricoperti di germe di grano t o s t a t o , o m o l a , e i l c o m u n e v e r b o i t a l i a n o immolare, "sacrificare", deriva proprio da quella pratica. Echi sono presenti anche nella lingua inglese, d o v e e s i s t e i l v e r b o " t o immolate". M a l a s t o r i a , n o n dobbiamo dimenticar l o, non è fatta solo di grandi e v e n t i a m b i e n t a t i i n u n passato glorioso, ma anche di piccoli gesti e abitudini q u o t i d i a n e c h e , p o c o a p o c o , h a n n o c r e a t o i l profilo delle persone che s i a m o o g g i . A n c h e i n q u e s t o , s e t t e m b r e è importante. È il mese in c u i s i c o n c l u d e i l c i c l o annuale della vite, in cui avviene la vendemmia e si è consolidata la storia di f a m i g l i e e d i i n t e r e comunità. Era abituale, per la generazione dei nostri n o n n i , f a r e d e l l a vendemmia un evento che legava le persone tra loro, c o n l e f a m i g l i e c h e s i aiutavano a vicenda nella v i g n a , p e r p o i g o d e r s i s e r a t e d i c o n v i v i a l i t à insieme, magari nel cortile della fattoria se il tempo era clemente, o all'interno, attorno ai robusti tavoli di legno tipici delle nostre v e c c h i e , b e l l e , c a s e d i pietra. La vendemmia era più c h e u n l a v o r o , e r a u n a c e l e b r a z i o n e d e l l a v i t a , dell'amore, della famiglia e dell'amicizia, di quell'idea di "comunità" che i nostri n o n n i a p p r e z z a v a n o e consideravano naturale, m a c h e o g g i è q u a s i d e l t u t t o p e r d u t a . L a condivisione del lavoro era a c c o m p a g n a t a d a u n a condivisione di gioia e di r i c o m p e n s e c h e a n d a v a oltre una semplice serata i n s i e m e e u n r i n g r a z i a m e n t o , p e r c h é simboleggiava l'unione, il r i s p e t t o e i l s o s t e g n o dentro e tra le famiglie, dentro e tra le comunità. Era il momento in cui il cuore stesso della società contadina veniva forgiato e t r a m a n d a t o , a n n o d o p o anno, generazione dopo generazione. E poi, dopo la raccolta dell'uva, era il momento di seminare di nuovo il grano e t u t t i i c e r e a l i , i g r a n i della nostra civiltà e della v i t a c h e c o n t i n u a n e i secoli. I cereali, ieri più di oggi, erano la vita perché con essi si faceva il pane. E il pane, anticamente, era più che cibo in Italia, era il simbolo stesso della vita, della prosperità. I n q u e i m e s i d i settembre di cento anni fa, la semina del grano era un m o m e n t o p o e t i c o d i connessione con la terra, di speranza e, naturalmente, d i l a v o r o , p e r c h é q u e i settembre non erano una p a s s e g g i a t a n e l p a r c o . C'erano difficoltà e sudore e mattine presto con poco riposo notturno: la natura non poteva aspettare che ci sentissimo forti e pronti a lavorare per andare avanti. Eppure, c'era tanta gioia e s e r e n i t à n e l c u o r e d e i nostri nonni e bisnonni di a l l o r a : p e r c h é e r a n o c o n t e n t i d i q u e l l o c h e avevano, consapevoli che le cose più importanti - la famiglia, il pane in tavola, i b u o n i a m i c i - e r a n o l ì , sempre. Crogiolarsi nei ricordi e nei colori del settembre passato è dolce, anche se un po' nostalgico, ma non deve farci dimenticare che siamo appena entrati in un m e s e d i g r a n d e a b b o n d a n z a . O l t r e all'uva, troviamo castagne e p e r e , m e l e e n o c c i o l e , noci e persino le ultime pesche e prugne profumate d'estate. È anche il mese dei funghi selvatici e dei tartufi, i re dell'autunno italiano, almeno in alcune z o n e d e l P a e s e . Q u e s t a ricchezza di sapori viene celebrata in tutto il Paese con fiere e sagre, le nostre a m a t e s a g r e c h e , p u r essendo presenti in tutte le stagioni, sembrano avere u n a " m a r c i a i n p i ù " d u r a n t e i l n o n o m e s e dell'anno: dai formaggi ai funghi, dalla salsiccia al baccalà, fino ai ravioli e, in riva al mare, al pesce di ogni tipo, si celebrano e si gustano con piacere i cibi tradizionali e i doni di un buon raccolto. E s e t t e m b r e è u n periodo in cui il buon cibo diventa di nuovo ricco e c o n f o r t a n t e , d o p o c h e a b b i a m o p a s s a t o i m e s i estivi a combattere il caldo con litri di acqua e granite, insieme alle più leggere - ma naturalmente deliziose - i n s a l a t e . E c c o p e r c h é a m i a m o c e l e b r a r l o gloriosamente con queste fiere. Ma quest'anno, in Italia, s e t t e m b r e p o r t a c o n s é a n c h e u n a c c r e s c i u t o desiderio di normalità: con l a c a m p a g n a d i v a c c i n a z i o n e c h e v a a gonfie vele e il green pass che aggiunge un ulteriore livello di protezione, tutti noi speriamo che questo u l t i m o m e s e d ' e s t a t e e p r i m o d ' a u t u n n o p o s s a r e s t i t u i r c i i l s e m p l i c e piacere di un caffè il sabato mattina seduti al bar senza mascherina e, per i nostri figli, la possibilità di stare a s c u o l a , c o n l a l o r o maestra e gli amici, per t u t t o l ' a n n o . E c o s ì , s u c c e d e c h e , n e l 2 0 2 1 , s e t t e m b r e n o n è s o l o i l mese della vendemmia, dei r i c o r d i e d e l r i t o r n o a s c u o l a , m a a n c h e d e l l a speranza. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ G Continua da pagina 5 C L'Imperatore Marco Aurelio durante un sacrificio propiziatorio, proprio come quelli celebrati in onore di Giove Capitolino dai Romani nel mese di settembre (Copyrighted work available under Creative Commons agreement. Author: MatthiasKabel. License: CC BY-SA 3.0)