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GIOVEDÌ 2 SETTEMBRE 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 15 P osso citare più di u n e p i s o d i o i n c u i h o b a t t u t o nervosamente il p i e d e s u l m a r - ciapiede italiano, di aver con- trollato ripetutamente il mio orologio mentre un sospiro esasperato mi sfuggiva dalle labbra. L'orario diceva che il t r e n o d o v e v a p a r t i r e a l l e 13.15: dov'è? Più di una volta, ho girato la testa, come un gufo, in una trattoria mentre cercavo il mio cameriere, lot- tando per soffocare l'impa- zienza crescente ... dov'è il conto, per favore e grazie? Per molti americani, la pazienza è ben lungi dal- l'essere una virtù. Non per sottrarsi alla responsabilità personale, ma la società ci induce a considerare come troppo lento tutto ciò che è inferiore all'efficienza perce- pita. Abbiamo autostrade che ci portano in giro veloce- mente, casse veloci fai-da-te nei negozi di alimentari, fast food ad ogni angolo, compu- ter e dispositivi che ci fanno muovere alla velocità della luce... tutto ciò alimenta e promuove il nostro bisogno di gratificazione istantanea. Può essere estenuante. È difficile sciogliere que- sta spirale mortale di impa- zienza che è praticamente un'aspettativa nella nostra cultura. Per un americano intrappolato in una storia d ' a m o r e s e n z a f i n e c o n l'Italia, tuttavia, imparare l'arte della pazienza va al di là dell'auto-miglioramento d e s i d e r a t o : d i v e n t a u n a necessità. La bellezza del viaggio è racchiusa nell'immergersi in una cultura diversa. È un fatto triste, però, che molti si aggrappino alla mentalità di volere le cose "come a casa". Q u a n t o a v r e i v o l u t o nascondermi mentre aspet- tavo il mio turno al bar del- l'espresso quando ho sentito u n t u r i s t a s c h i a m a z z a r e : "Voglio un caffè vero... non quella tazzina! Mostro al barista la mia migliore faccia da "mi dispiace" e combatto l'impulso di offrire ai tra- sgressori una rapida lezione su come godersi una cultura diversa. Per godere veramen- te di tutti i benefici dell'es- senza italiana, accettare le n o r m e c u l t u r a l i c o n u n a pazienza all'italiana può significare la differenza tra la frustrazione implacabile e i r i c o r d i d i c u i s o n o f a t t i i sogni. Piano, piano... prenditi il tuo tempo... che fretta c'è? U n d e t t o c o s ì d i f f u s o i n Italia, e un promemoria che mi è stato offerto da amici italiani ben intenzionati. È buono. La vita in Italia, che sia per una settimana, una stagione o una vita intera, ci prega di rallentare, di assa- porare. Dopo tutto, non è questa una delle più grandi attrattive della cultura: un'e- sistenza che accetta i difetti quotidiani e le frustrazioni della vita con la calma consa- pevolezza che la maggior parte delle cose non andran- n o s e c o n d o i p i a n i ? Accogliere queste cose, per- sino accettarle, è una virtù che gli italiani sembrano padroneggiare. Suppongo che con diverse migliaia di anni di pratica, sia fattibile! Vivere nella bella penisola ha sempre avuto le sue sfide. Anche se in modo molto più mite rispetto ai tempi passa- ti, la vita contemporanea offre un sacco di pratica per a f f i n a r e l a v i r t ù d e l l a pazienza. Compiti che cause- rebbero palpitazioni nella maggior parte degli america- ni se eseguiti su una linea temporale italiana, non com- portano niente di più che un'alzata di spalle per citta- dino italiano. Potrebbero volerci due mesi prima che lo Zio Luca riceva il suo bigliet- to d'auguri? Nessun proble- ma. Avete ancora bisogno di quella marca da bollo sul vostro documento governati- vo? Potrebbe... o non potreb- be... ricevere un timbro d'in- chiostro in tempo, ma... va bene. E l'aperitivo program- m a t o c o n u n a m i c o a l l e 17:00? Presentati alle 17:15 e c'è ancora tempo da ammaz- zare prima che arrivi. E così via: la vita va avanti con un ritmo e in un modo che sfug- ge al controllo. Aggrapparsi alla fretta e all'affanno ritar- da solo la felicità che si trova nell'apprezzare pienamente lo stile di vita italiano, idio- sincrasie e tutto il resto. La cultura italiana non cambierà certo per adattarsi a nessuno di noi, né dovreb- be farlo. È come aspettarsi che la Salsa Alfredo appaia in u n m e n ù . . . i l c i e l o n o n voglia. Imparare ad accetta- re, persino ad assaporare, le imperfezioni è dove l'arte della pazienza può essere assimilata e accolta come un dono del Paese e della cultu- r a p i ù b e l l i d e l m o n d o (secondo me). Richiede un'a- pertura mentale concertata però, per accettare che forse, solo forse, va bene prendersi due ore per assaporare il pranzo piuttosto che spinge- re giù un hamburger mentre si finiscono le commissioni. L'efficienza non fa parte del- l'equazione del rallentamen- to. I m i e i p r i m i v i a g g i i n Italia mi hanno insegnato questa lezione più e più volte, e finalmente... l'ho capita. Aspettare quel treno in ritar- do mi ha dato il tempo di fer- marmi per cogliere il brusio della stazione ferroviaria, osservare e interagire con persone di tutti i ceti sociali in transito proprio come me quel giorno. Quante volte una svolta sbagliata fatta in fretta e furia mi ha portato lungo un sentiero alla sco- perta di qualche favoloso paesino o viaggio panorami- co che altrimenti mi sarei persa? Non solo imparare questa virtù italiana è un'e- sperienza che costruisce il carattere, ma è anche l'ere- dità di un sacco di gioia ina- spettata. Rallentare, praticare l'arte della pazienza - è una mera- vigliosa fetta dell'esperienza del piano-piano all'italiana. E p p u r e , c o m e a c c a d e p e r molte regole, esistono delle eccezioni! Non ci sono cartel- l i s t r a d a l i c h e i n d i c h i n o : "Lascia la tua pazienza nel bagagliaio"; tuttavia, qualsia- si esperienza su un'autostra- da italiana evidenzierà un marcato calo di virtuosismo una volta al volante. È tutta una questione di velocità! I m p a r e r a i a l c u n i n u o v i segnali manuali se non hai ancora ingranato la marcia più alta. Ho scoperto che i parcheggi soffrono un po' della stessa malattia: forse è l'uscita dall'autostrada e il ritorno alla vita normale p r i m a c h e l a p a z i e n z a s i rimetta in moto? L'impazienza con i turisti è un'altra eccezione che ho notato qua e là, ma di solito mi ritrovo a provare la stessa angoscia... come nel caso del già citato pasticcio del bar. Dopotutto, è difficile biasi- mare la scarsa tolleranza di qualcuno, indipendentemen- te dal Paese, quando i visita- tori non rispettano il sistema e si aspettano che funzioni secondo i loro programmi. Risentimento e irritazione da entrambe le parti! Alcuni aspetti della cultu- ra italiana non avranno mai senso, ma questo non è un problema che ci è dato risol- vere. È un accordo tacito, un bellissimo compromesso di accettazione dell'imperfezio- ne e dell'efficienza per la squisita bellezza dello stile di vita italiano. E mentre picco- le irritazioni si verificheran- no inevitabilmente, la cura si trova facilmente. Trovate un posto tranquillo e sistematevi nei sussurri di un'antica piaz- z a ; s t e n d e t e u n a c o p e r t a sotto nuvole danzanti su una collina coperta di viti; alzate un bicchiere di rosso rubino e brindate al piano-piano... per trovare la misura perfetta (senza fare pasticci) per il vostro distintivo di pazienza all'italiana. L'arte della pazienza all'italiana Tutto si fa con relax, in Italia (Photo: PiercarloAbate/Shutterstock) LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA