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GIOVEDÌ 16 SETTEMBRE 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 15 A l c u n e c o s e è d e c i s a m e n t e meglio lasciar- le nel passato, come le spalli- ne. Beh.. almeno questa è la m i a o p i n i o n e . M a c e n e sono altre a cui pensiamo ancora con affetto: le casset- te, i telefoni a rotella, l'ac- quisto di un CD in un nego- zio o il brivido di andare a prendere i film da Blockbu- ster per una serata in com- pagnia di pizza e amici. Non fraintendetemi, le alternati- ve di oggi sono altrettanto buone ma, forse, è il dolce sapore della gioventù che ci manca di quei giorni, più di ogni altra cosa. Non voglio fare la sdolci- nata. Piuttosto, vorrei fare u n a p a s s e g g i a t a l u n g o i l viale dei ricordi d'Italia e ripensare con voi a un po' di cose che l'Italia aveva e oggi non ha più, cose che tutti abbiamo amato e cono- sciuto, ad un certo punto della nostra vita, ma che ora sopravvivono solo nei nostri scatti di memoria color sep- pia (o dovrei dire neon in s t i l e a n n i ' 8 0 ? ) . Cominciamo con... Cabine telefoniche La vecchia e fidata cabi- na telefonica era un punto fermo in tutto il Paese. Sono abbastanza vecchia da ricor- dare quelle gialle, quando la nostra compagnia telefonica nazionale si chiamava anco- ra SIP. Più tardi, attorno a l l a f i n e d e g l i a n n i ' 8 0 , q u a n d o l a S I P d i v e n n e Telecom, diventarono rosse. Se volevi usarle, natural- m e n t e , a v e v i b i s o g n o d i molti spiccioli o dei fidati gettoni, spesse monete di rame con un telefono sopra, che valevano 200 lire, cioè circa 60 centesimi di dolla- ro. Oppure, in alternativa, bisognava avere una ... Scheda telefonica L e s c h e d e t e l e f o n i c h e , ovviamente, erano un'opzio- ne migliore, soprattutto se si usavano molto le cabine telefoniche, o se si aveva i n t e n z i o n e d i f a r e u n a telefonata piuttosto lunga. Tutti ne avevamo una nel p o r t a f o g l i o : e r a n o , c o m e dappertutto, delle dimen- sioni di una normale carta b a n c a r i a , c o n u n a b a n d a magnetica, ma molto più sottili. Questo a volte era un problema, perché smetteva- no di funzionare se le piega- vi accidentalmente (e one- s t a m e n t e , n o n c i v o l e v a molto perché succedesse). Potevi comprarle dal gior- nalaio o in farmacia, e più c o m u n e m e n t e v e n i v a n o vendute in tagli da 5.000 e 10.000 lire, che equivarreb- bero a circa 3 e 6 USD di oggi. Avevano un angolo che bisognava staccare per usar- le. Ne parlo perché è impor- tante, e presto capirete per- ché. In origine erano blu, bianche e grigie, ma presto la SIP/Telecom cominciò a f a r n e d i d i v e r s e , s p e s s o dedicate a eventi speciali, feste, artisti, un po' come succede ancora oggi con i francobolli: fu l'inizio di una mania collezionistica che alcuni portano avanti anco- ra oggi, cercandole ai mer- catini. Certo, non tutte le schede telefoniche nasceva- n o u g u a l i , m a s i p o t e v a stare tranquilli che quelle a cui non era stato strappato l'angolo valevano più delle altre: proprio come per le action figures, se non utiliz- zate valgono di più! Cartoline Ho menzionato prima i francobolli e la verità è ..chi li usa ancora? Quando ero una bambina e poi un'ado- lescente, avevo sempre dei francobolli nella mia stanza: all'epoca avevamo amici di penna e le lettere venivano inviate per posta, piuttosto che tramite il nostro provi- der di posta elettronica. E poi c'erano le cartoline. Certo, le cartoline non erano una cosa esclusiva- mente italiana, lo so, e si possono ancora trovare in giro. È il "mandare le carto- line quando si va in vacan- z a " c h e n o n s i f a p i ù . Essendo l'Italia una meta turistica, qui siamo sempre stati pieni di cartoline. Se eri in gita scolastica, facevi la lista di cartoline sull'auto- bus ed era sempre una gara a chi ne mandava di più: a casa, ai nonni, agli amici... Ma il meglio veniva con le vacanze estive, ovviamente, quando le cartoline diventa- vano lettere agli amici, diari di viaggio, diari d'amore. Oggi si possono ancora tro- v a r e c a r t o l i n e q u a e l à , certo, ma nessuno le manda p i ù . S o n o u n a s p e c i e d i oggetto da collezione, qual- cosa che porti a casa per ricordarti di un viaggio, se sei quel tipo di persona, ma la magia di sedersi in spiag- gia a scrivere righe e righe di a v v e n t u r e e s o g n i a i t u o i amici a casa, quella non c'è più. Il Ciao e Il Fifty Top Quando si pensa ai ciclo- motori in Italia, viene subito i n m e n t e l a V e s p a , m a i ragazzi dagli anni '70 ai '90 avevano anche il Ciao e il Fifty Top. Il Ciao era una sorta di ibrido tra un ciclo- motore e una bicicletta: lo accendevi con il suo pedale, era leggero e snello, proprio come le biciclette. Fu lancia- to nel 1967 e il 2006 fu il suo ultimo anno di produ- zione: in mezzo, decenni di amore. Era il motorino degli adolescenti e oggi è collezio- nato e curato come le Vespe e le Cinquecento, solo che forse è un po' più di nicchia. S t e s s a s t o r i a p e r i l F i f t y Top, prodotto tra il 1974 e il 1 9 9 7 , e r a p i ù v e l o c e , p i ù motociclistico del Ciao. Era a n c h e m o l t o p o p o l a r e , soprattutto tra i ragazzini del Sud Italia, che spesso lo guidavano in due (certe cose in Italia non cambiano mai, eh!). Il Festivalbar La nostra ultima voce non è un oggetto, è uno spettaco- lo. Il Festivalbar è stato sinonimo di estate dal 1964 al 2007. Era un concorso musicale itinerante in cui i fan votavano la canzone più popolare dell'estate, incoro- nando il tormentone dell'e- state, ovvero il brano che le radio suonavano di più e che era più probabile sentire in spiaggia. Il Festivalbar par- tiva solitamente tra la fine di maggio e l'inizio di giugno, ogni settimana si metteva in scena in una nuova città o p a e s e i t a l i a n o : s u l p a l c o , l'Italia e i cantanti più famo- si del mondo. Se ti piaceva la musica pop, un biglietto per il Festivalbar era fanta- stico, ma te lo potevi godere a n c h e d a c a s a , v i s t o c h e veniva anche trasmesso in televisione. Negli anni '80 e '90, c'era il martedì sera. Lo spettacolo finale di ogni edi- z i o n e s i s v o l g e v a s e m p r e all'Arena di Verona. C'era una volta... cinque cose che l'Italia ha lasciato nel passato Cartoline esposte fuori da un negozio a Roma. Una volta, inviare cartoline dalle vacanze era normale (Photo: Lucian Milasan/Dreamstime) LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA