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GIOVEDÌ 16 SETTEMBRE 2021 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Il Duomo di Firenze nasconde nella Porta dei Cornacchini la leggenda del sogno sfortunato di Anselmo mente le balle di lana. Alla base del portale si trova- no le statue di una leonessa con cuccioli e di un leone stilofori, c e l e b r i p e r l a l e g g e n d a d i "Anselmo e il sogno", narrata nel Quattrocento da Giovanni C a v a l c a n t i n e l l e s u e I s t o r i e Fiorentine. Un certo Anselmo, vissuto nei primi anni del XV secolo a F i r e n z e , a b i t a n t e i n v i a d e l Cocomero, sognò una notte che un leone gli mordeva una mano e a causa di quel morso moriva. L a m a t t i n a d o p o u s c e n d o d a casa, rimasto molto impressiona- to dal sogno, si accorse che sulla P o r t a d e i C o r n a c c h i n i d e l Duomo c'erano due leoni scolpi- ti. Allora decise di mettere la mano in bocca ad uno dei due, dicendo fra sé e sé: "Io voglio che il sogno faccia il suo corso, accioché io esca di sì perverso immaginamento e sarò libero dal tristo annunzio". Purtroppo all'interno della bocca del leone si era annidato u n o s c o r p i o n e c h e p u n t o Anselmo in un dito della mano lo portò alla morte. La prima notizia storica che testimonia l'esistenza della Porta dei Cornacchini risale al 4 gen- n a i o 1 3 5 8 q u a n d o , d u r a n t e i lavori per la costruzione della Cattedrale, si studiò una soluzio- ne per erigere le murature ester- ne "senza tochare la porta", che quindi esisteva già. Le decorazioni del portale sembrerebbero risalire a tre fasi: la prima incorniciatura risalente al 1342-48, la seconda nel 1353- 64 nella quale, sotto la direzione di Francesco Talenti, furono rea- lizzate le strombature, l'archi- volto e la cuspide con il tondo al centro, e infine l'ultima fase (1380 circa) in cui furono situati i leoni stilofori che sorreggono le colonne tortili e il tabernacolo sopra la cuspide. Le decorazioni della porta, testimonianza della modernizza- zione della Cattedrale in senso di "goticismo esasperato", furono tuttavia eseguite in fasi successi- ve. Al periodo compreso tra il 1359 e il 1360 sembrerebbe risa- l i r e i l C r i s t o B e n e d i c e n t e a mezza figura, posto nel tondo V ia ai lavori di montaggio del cantiere di restauro della trecentesca monu- mentale Porta dei Cornacchini, sul lato nord della Cattedrale di Firenze, che andranno avanti per due settimane. Il restauro, che terminerà entro la fine di dicem- b r e 2 0 2 1 , è r e s o p o s s i b i l e dall'Opera di Santa Maria del Fiore con il fondamentale con- t r i b u t o d e l l a F o n d a z i o n e C r Firenze e sotto l'alta sorveglian- z a d e l l a S o p r i n t e n d e n z a A r c h e o l o g i a , B e l l e A r t i e Paesaggio per la città metropoli- tana di Firenze e le province di Pistoia e Prato. Il lato nord della Cattedrale di Firenze, di cui la Porta dei Cornacchini fa parte, si presenta fortemente degradato negli ele- menti marmorei che lo rivesto- no. Fenomeni di degrado che interessano anche la Porta dei Cornacchini tra questi si osser- vano: notevoli depositi di sporco superficiale di varia natura; cro- ste nere con sottostanti fenomeni di solfatazione presenti princi- palmente nelle zone non sotto- poste al ruscellamento dell'ac- qua piovana e lavorate, come ad esempio le colonne, le mensole e i capitelli; parziale perdita di modellato nelle zone sottoposte al lavaggio dell'acqua piovana. La Porta dei Cornacchini il cui nome deriva da una famiglia proprietaria di alcune case nei pressi del primo tratto di via del Cocomero, l'attuale via Ricasoli, è conosciuta anche come Porta di Balla per la vicinanza all'anti- ca porta cittadina sulla prima cerchia muraria di Firenze, attra- verso cui transitano quotidiana- La spettacolare facciata in marmi policromi della Cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze (Ph© Giovanni Ricci | Dreamstime.com) concavo del frontone della Porta. In posizione privilegiata, all'in- t e r n o d e l t i m p a n o c o l l o c a t o sopra il portale, si trovano la Madonna col Bambino e, ai lati, i due Angeli adoranti che furono posti in sostituzione delle statue di San Giovanni Evangelista e di S a n B a r n a b a p r e v i s t e i n u n p r i m o m o m e n t o a i l a t i d e l l a V e r g i n e . L a M a d o n n a c o l Bambino, attribuita allo scultore fiorentino Zanobi di Bartolo, mentre gli Angeli adoranti, a S i m o n e T a l e n t i f i g l i o d i Francesco. Complessivamente, la faccia- t a d e l l a b a s i l i c a m i n o r e d i Firenze in marmi policromi è di epoca moderna, risale infatti al 1 8 8 7 a d o p e r a d i E m i l i o d e Fabris ed è un importante esem- pio di stile neogotico in Italia.