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25 GIOVEDÌ 30 SETTEMBRE 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | L ' u l t i m o a n n o e m e z z o h a c a m - b i a t o l e n o s t r e v i t e i n m o l t i modo e ora che siamo sulla via del ritorno verso una sorta di norma- lità (speriamo!), è forse il momento giusto per guarda- r e i n d i e t r o e v a l u t a r e u n p a i o d i c o s e , c o m p r e s o i l modo in cui l'Italia sta pro- gettando di andare avanti. Molti hanno commentato che il mondo post-Covid n o n s a r à p i ù q u e l l o d i p r i m a , e d è v e r o : e v e n t i catastrofici come una pan- demia non cambiano solo le prospettive di un Paese sul s u o f u t u r o m a a n c h e i l modo di pensare della sua g e n t e . L o a b b i a m o d e t t o tante volte, anche su queste p a g i n e : m e s i e m e s i c o n l'obbligo di stare in casa e di socializzazione limitata ci hanno reso diversi, hanno modificato le nostre priorità e forse, per alcuni, anche gli obiettivi personali di vita. Se chiedete in giro, quasi tutti dicono la stessa cosa, che ora dovremmo cambiare il ritmo del nostro stile di vita, dovremmo rallenta- re, dovremmo prenderci il tempo per assaporare tutto quello che facciamo: cam- minare più lentamente, con- c e d e r c i 1 0 m i n u t i i n p i ù quando si va a prendere il caffè con il migliore amico, leggere ogni sera un capitolo d i q u e l l i b r o c h e s t a s u l c o m o d i n o . U n c a m b i o d i ritmo è ciò di cui abbiamo bisogno per riprenderci, psi- cologicamente ed emotiva- mente, dal trauma di vivere una pandemia. E un cambio di passo è, f o r s e , c i ò d i c u i a n c h e i l turismo italiano ha bisogno, se il Paese vuole riprendersi d a d u e a n n i d i p e r d i t e - anche se il 2021 è stato di gran lunga migliore delle aspettative - e, cosa ancora più cruciale, se vuole dare r e a l e v a l o r e a i t e s o r i c h e custodisce. Il turismo, lo sanno tutti, è, insieme alla moda e all'industria agroali- mentare, uno dei principali motori economici del nostro Paese: in epoca pre-Covid, accoglievamo sulle nostre coste circa 100 milioni di persone ogni anno. Certo, abbiamo i patiti dello sci e gli amanti della tradizionale vacanza mare-sole-sabbia, m a l ' a r t e e i l p a t r i m o n i o rimangono il vero attratto- re: Venezia è la località più visitata della nazione, segui- ta dal Trentino Alto Adige e, naturalmente, dalla nostra capitale, Roma. In realtà, la presenza della regione del Nord Italia nella top 3 ci dice ancora di più sulle ten- denze turistiche pre-Covid, cioè che i vacanzieri amano a n c h e l e n o s t r e b e l l e z z e naturali. Questo è certamente vero più che mai oggi, dopo che abbiamo passato la maggior p a r t e d e i 2 0 m e s i s e n z a poter uscire di casa, figuria- moci pensare di viaggiare; 2 0 m e s i d u r a n t e i q u a l i abbiamo finalmente capito la verità che i nostri nonni e bisnonni ci hanno sempre r a c c o n t a t o : i n e f f e t t i , l a g i o i a v i e n e d a l l e p i c c o l e cose. Un cambio di rotta che ha portato molti professionisti, s o p r a t t u t t o q u e l l i d e l l e generazioni più giovani, a lasciare i loft troppo cari del c e n t r o e l e s e r a t e s u i N a v i g l i , p e r u n a v i t a p i ù lenta in campagna. "Slow", qui, è la parola chiave, per- ché sta per un concetto, per u n ' i d e a c h e c o m p r e n d e tutto, dal modo in cui orga- nizziamo e pianifichiamo le n o s t r e g i o r n a t e , a c o m e usiamo il nostro tempo libe- ro, che va assaporato, godu- to, come si dice in italiano. Un po' come si fa con un bicchiere di vino d'annata. Q u e s t o è q u a l c o s a c h e dovremmo tenere a mente a n c h e q u a n d o s i p a r l a d i turismo, del modo in cui noi italiani e i nostri amici stra- n i e r i v i v i a m o i l B e l p a e s e q u a n d o l o p e r c o r r i a m o : v o g l i a m o u n ' e s p e r i e n z a "mordi-e-fuggi" o dobbiamo cercare di conoscere questo Belpaese poco a poco, segre- to dopo segreto? Il turismo " m o r d i - e - f u g g i " s e m b r a essere un modo perfetto per definire il modo in cui la maggior parte dei visitatori d e l l ' I t a l i a h a g o d u t o d e l nostro Paese negli ultimi 20-30 anni, stipando quante più mete popolari umana- mente possibili, nel minor tempo disponibile: un'oc- chiata veloce qui, una visita d i 1 0 m i n u t i a u n a l t r o museo, chiese solo dall'e- s t e r n o p e r c h é " n o n c ' è tempo". Ma perché non c'è? Chi dice che non possiamo trovare il tempo per immer- gerci completamente nella bellezza delle nostre città, nel miracolo della nostra arte? Perché dobbiamo trat- tare i nostri tesori come se f o s s e r o s e m p l i c i c o s e d a spuntare su una lista? La bellezza, declinata in ogni modo, è ciò che rende il nostro amato Paese così speciale e c'è così tanto da imparare, così tanto da spe- rimentare: dimenticate foto e h a s h t a g , p r e n d e t e v i i l vostro tempo e assaporate ogni singola cosa che vi cir- c o n d a . Q u e s t o d o v r e b b e essere il mantra delle ten- d e n z e t u r i s t i c h e i t a l i a n e post-Covid, qualità e non quantità, il nutrimento del- l ' a n i m a , p i u t t o s t o c h e i l n u t r i m e n t o d e l l e n o s t r e pagine sui social media. La verità è che, da due estati a q u e s t a p a r t e , i l t u r i s m o lento, le mete meno cono- sciute, le vacanze più priva- te e intime da trascorrere l o n t a n o d a l l a f o l l a s o n o diventate piuttosto popola- ri: certo, questo perché ave- vamo poca scelta, e la sem- plice idea di trovarci in un p o s t o p o c o a f f o l l a t o c i avrebbe fatto venire attacchi di panico. Ma abbiamo sco- perto che, alla fine, ci piac- ciono queste vacanze sem- plici e rilassanti. Abbiamo bisogno di ral- lentare, di riabbracciare la vecchia filosofia del Grand Tour, quando viaggiare nel nostro Paese era un rito di p a s s a g g i o , u n m o d o p e r c o n o s c e r e l e r a d i c i d e l l a nostra cultura e un viaggio che, spesso, portava i viag- g i a t o r i a s c o p r i r e m o l t o anche su se stessi. Il turismo post-Covid ha bisogno di dimenticare di stipare il più possibile del nostro Paese nei programmi di viaggio delle persone, e di proporre p i c c o l i a s s a g g i d i c i ò c h e abbiamo da offrire, permet- tendo ai nostri visitatori di goderne ogni singolo aspet- to. L ' e s t a t e 2 0 2 1 è s t a t a buona per il turismo italia- no, anche se i numeri sono ancora, chiaramente, lonta- n i d a q u e l l i d e l 2 0 1 9 . Eppure, è stata una buona e s t a t e p e r i l s e t t o r e e d è s t a t a u n a b u o n a e s t a t e anche per il turismo slow, p e r c h é l a g e n t e s e m b r a a p p r e z z a r e i l c o n c e t t o . E Venezia ha bandito le navi d a c r o c i e r a d a l l a l a g u n a . Q u e s t o p o t r e b b e d a v v e r o essere l'inizio di una nuova e r a p e r c o m e g o d i a m o , a m i a m o e s c o p r i a m o l'Italia? Una giornata serena, in una piazza assolata: godere dei piccoli piaceri che l'Italia può dare, è il segreto per conoscerla davvero (Photo: Marco Ossino/Shutterstock) Il Covid-19 potrebbe averci dato un nuovo modo di scoprire l'Italia SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI