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33 GIOVEDÌ 30 SETTEMBRE 2021 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | I l miglior fabbro della poesia degli Arcani ( e p i c a i n f o r m a d i mistero ispirata alla dialettica della vita quotidiana), Jack Hirsch- man, è trapassato dal sonno di una notte di mezza estate di San Francisco all'eterno senza stagioni, lasciando il suo corpo di gigante dalla tenerezza ìmpari dormire per sempre il sogno a cui aveva dedicato con totale abnega- zione ogni singolo giorno della sua vita di aedo assolu- to, fermamente convinto che: " E v e r y o n e ' s A P o e t – N o Exceptions." Il sogno che lo ha animato fino al giorno della sua morte era di contri- buire con la poesia alla nasci- ta di una società dove non ci fosse più un popolo alienato e sfruttato dal cosiddetto 1%; e che piuttosto una coscienza universale del mondo ferito a m o r t e s a r e b b e u n g i o r n o risorta grazie all'afflato tau- maturgico della poesia. Ebreo russo di seconda generazione, nato nel Bronx nel '33, vendendo la lettera di e n c o m i o c h e g l i s c r i v e Hemingway in risposta alla sua missiva in cui gli chiede- va consigli sulla scrittura, "Letter To A Young Writer" – "I can't help you, kid. You write better than I did when I was 19. But the hell of it is, you write like me. That is no sin. But you won't get any- where with it." –, Hirschman compra una station wagon e prende la strada verso il Far West, la California. Prima la scena dadaista e surrealista di Los Angeles nutrita soprat- tutto dalla frequentazione di u n t a l e n t o q u a l e W a l l a c e Berman, e dalle sperimenta- zioni del misticismo della cabbala. Tra il 1961 e il 1966 insegna alla UCLA, annove- rando fra i suoi studenti Gary Gach e Jim Morrison. Per aver garantito a tutti i suoi allievi il massimo dei voti così da non farli partire per il Vietnam, viene licenziato dal- l'università, ed emigra defini- tivamente all'ultima frontie- ra, San Francisco, dove per mezzo secolo ha fatto della street poetry il fiume vitale della sua rivoluzione poetica come agitatore culturale e attivista sociale infaticabile. North Beach il cuore italia- no di San Francisco il suo ele- mento, non solo perché sede del leggendario "literary mee- t i n g p l a c e " , C i t y L i g h t s Boosktore and Publishers, epicentro della poesia under- ground dei Beats (beati e dannati), ma perché nessun altro paese ha fornito mag- giore humus culturale e ami- m o d e r n a d e i C a n t o s d i P o u n d , d e l P a t e r s o n d i William Carlos Williams, il s u o o p u s m a g n u m , T h e Arcanes lungo 50 anni. Oltre 4000 pagine di Arcani pub- b l i c a t i p e r i t i p i d e l l a M u l t i m e d i a E d i z i o n i d i Salerno, raccolti in 4 tomi, di cui l'ultimo uscirà postumo. U n a v e r a e p r o p r i a Recherche proustiana – ne è custode e testimone la poe- tessa e pittrice Agneta Falk, sua moglie –, non solo per la mole, ma soprattutto per la complessa intertestualità di cui solo "il grande tempo" darà i frutti alla coscienza politica del pianeta. "55% delle più grandi cor- poration in America lo scorso anno hanno pagato zero, zero i n t a s s e f e d e r a l i . N o n m i importa quale sia la vostra posizione, a me sembra che sia tempo che inizino a paga- re la loro giusta parte come chiunque altro. […] L'ironia delle ironie è che, durante la recessione e la pandemia […] quando la più grande parte degli Americani faticava solo a resistere, il numero dei miliardari in America di fatto è cresciuto. Solo quest'anno l a b o r s a h a s e g n a t o 4 0 record. […] Certo è che un p o m p i e r e n o n d o v r e b b e pagare più tasse di un'intera tech company, un insegnante n o n d o v r e b b e p a g a r e p i ù t a s s e d i u n a c o m p a g n i a petrolifera." Non sono sen- tenze della battaglia poetica di Jack Hirschman, sono le dichiarazioni politiche che ha rilasciato più volte in questi ultimi giorni il presidente degli Stati Uniti d'America, Joe Biden. Hirschman non ha vissuto abbastanza per sentirle, ma è probabile che i suoi Arcani alimenteranno esponenzialmente il risveglio di una coscienza generale ("lo stato di riconoscimento della realtà del mondo") per una società più equanime e una ecologia della nostra anima m o l t o p r i m a d i q u a n t o s i pensi. L o s c o r s o 2 2 l u g l i o i n occasione del memorial orga- nizzato a Bolinas per l'amico L a w r e n c e F e r l i n g h e t t i , Hirschman — proclamato quarto poeta emerito della città di San Francisco nel 2 0 0 6 d a l l ' a l l o r a s i n d a c o G a v i n N e w s o m , a t t u a l e governatore della California — h a a p e r t o l ' a m a r c o r d dell'allegra brigata compo- sta appena da una dozzina di amici e familiari, leggendo accanto a un ruscello e a un c a n n e t o i l s u o T h e E l e g y Arcane composto per cantare le forze eterne della poesia contro la morte. Un mese dopo esatto, il 22 agosto, cizia sincera a un cittadino del mondo come Hirschman, quale il Belpaese e la sua g e n t e s p a r s a p e r t u t t o l o Stivale, e l'eccezionale comu- nità italo-americana di San F r a n c i s c o . I l r a p p o r t o d i Hirschman con l'Italia inizia a l l a f i n e d e g l i a n n i Cinquanta. La poesia che dà titolo al suo primo libro, A C o r r e s p o n d e n c e o f Americans, fu pubblicata nella rivista Botteghe Oscure a Roma nel 1958, due anni prima della sua pubblicazio- ne negli Stati Uniti. Nel 1980 è in Sicilia per la pubblicazio- ne bilingue della sua tradu- zione di Yossyph Shyryn del poeta siciliano, Santo Calì. Negli ultimi 40 anni la spola con l'Italia e il suo speciale rapporto con i poeti e gli agi- tatori culturali italiani ne avevano fatto un pendolare t r a i l v e c c h i o e i l n u o v o mondo. Nel 2015 l'allora con- sole di San Francisco, Mauro Battocchi mi chiese di invita- re Jack Hirschman alla Festa della Repubblica. Fu una vera gioia poterlo accompagnare e ascoltarlo in piedi accanto a Janet Napolitano in una sala gremita, leggere: That's You - - "When I think Italy, / a cer- tain kind of weeping comes to my eyes, / not because I am sad, / but because I am singing. That's you." La setti- mana in cui è morto sarebbe p a r t i t o a n c o r a a l l a v o l t a d e l l ' I t a l i a , d e s t i n a z i o n e Sardegna, altri reading e con- divisione di sogni in forma di poesia, definendosi da sem- pre: "un poeta non con la grande P, ma un operaio cul- turale per la classe operaia." Voce dell'universo-mondo o f f e s o , d e i r e i e t t i e d e g l i emarginati della globalizza- zione, Jack Hirschman — oltre ad aver scritto un centi- naio di libri, curato altrettan- te traduzioni da 9 lingue (l'i- t a l i a n o r i v o l u z i o n a r i o d i Rocco Scotellaro e Pier Paolo Pasolini resta tra le sue lin- g u e p r e d i l e t t e ) , e s e g u i t o migliaia di reading, viaggian- do per ogni latitudine della rosa dei venti, accompagnan- dosi sempre con volantini e fanzine da allungare al pros- simo con l'entusiasmo di un bambino dal sorriso sdentato — ha ininterrottamente com- posto nella tradizione epica quella elegia è ritornata a m e m o r i a n e l m i o c u o r e manifestandosi come la più perfetta delle mise en abime per "arcanizzare" ora l'infati- cabile attivismo politico e liri- co di Hirschman terminato a q u a s i 8 8 a n n i p e r v i a d e l C o v i d , e c h e H i r s c h a m n aveva profeticamente defini- to una "holocaustic pande- mic." Scrivere ogni giorno per Hirschman era vivere, alfa e omega della sua potente e invidiabile voce. Nel mezzo una manciata di verbi per sbarcare il lunario delle notti della vita come: dipingere, c a n t a r e , s e d e r e , l e g g e r e , morire, amare e ritornare come il sole che è nuovo ogni giorno alla scrittura, encore, come un'anafora che martella versi gloriosi, altamente lirici e pertanto ancora più politici, d e g n i d e l m i g l i o r e Majakovski e Pasolini insie- me: "One day I'm gonna give up writing and just paint. / I'm gonna give up painting and just sing. / I'm gonna give up singing and just sit. / I'm gonna give up sitting and just read. / I'm gonna give up reading and just die. / I'm gonna give up dying and just love. / I'm gonna g i v e u p l o v i n g a n d j u s t write." Jack Hirschman (centro) con il console Mauro Battocchi (sinistra) e Mauro Aprile Zanetti (destra). (Photo courtesy of Mauro Aprile Zanetti) LA COMUNITÀ DI SAN FRANCISCO Jack Hirschman—La voce arcana del mondo offeso