L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-30-2021

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GIOVEDÌ 30 SETTEMBRE 2021 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE SPECIALE OLIMPIADI Derby della capitale: tra emozioni e giocate spunta la Lazio ma la Roma esce a testa alta STEFANO CARNEVALI rilanciarsi definitivamente. LAZIO DOMINANTE, MA CON GIALLO - Un po' a sor- presa, la Lazio è partita benissi- mo, risultando, per una buona parte del primo tempo, addirittu- ra dominante. Giovandosi di una Roma un po' lunga e poco bril- lante (soprattutto sulla fascia sinistra, con Vina ed El Shaarawy sempre in difficoltà), gli uomini di Sarri hanno impo- stato la gara nel modo per loro più congeniale (scelta di Sarri, che si sta in qualche modo adat- tando alle caratteristiche dei pro- pri giocatori?): rimanendo bassi e compatti infatti, i Biancocelesti hanno potuto sfruttare le ripar- tenze a loro care, mettendo costantemente in difficoltà gli avversari. Proprio un lancio di Felipe Anderson, per l'inserimento di Milinkovic-Savic in campo aper- to, ha consentito al serbo di rom- pere gli equilibri dopo solo 10'. La Roma ha accusato il colpo e ha seguitato ad esporsi al contro- piede avversario, nonostante la pericolosità garantita sui calci piazzati. Zaniolo è stato il migliore dei suoi e, al 18', è stato travolto da Hjsaj in area di rigore. Per Guida, però, l'inter- vento è stato regolare (il VAR, da protocollo non è intervenuto) e sulla ripartenza, magistralmen- te condotta da Immobile, Pedro ha firmato il 2-0 (con una certa to a fare la partita, pur esponen- dosi al 'classico' contropiede laziale: Immobile e Felipe Anderson hanno avuto le occa- sioni per chiudere il match, ma sono risultati imprecisi. Sono stati invece gli ospiti a colpire, a 4' dall'intervallo, naturalmente su calcio piazzato: parabola di Veretout e spizzata di Ibanez che riapre la gara. ANALOGO COPIONE - Il secondo tempo è cominciato in modo simile al primo: meglio la Lazio, che ha provato a chiudere subito i conti, ma Immobile non ha concretizzato l'assist di Milinkovic (49'). Scampato il pericolo, la Roma è tornata a giocare in modo convincente e la partita si è accesa con occasioni per entrambe le parti (frutto della manovra quelle giallorosse, delle ripartenze quelle laziali). L'equilibrio è stato rotto dall'en- nesimo strappo di Immobile che è ripartito in campo aperto e, dopo aver evitato Mancini e Rui Patricio in uscita, ha offerto a Felipe Anderson la palla del pre- zioso tap-in del 3-1 (63'). ORGOGLIO MOU - Mourinho non ha però tirato i remi in barca nemmeno a questo punto. La sua Roma ha comin- ciato a caricare a testa bassa una Lazio che si è abbassata un po' troppo e che non è stata molto aiutata dai cambi di Sarri (fuori Luis Alberto al 65'). L'occasione per riaprire i giochi è arrivata al 66', quando il neo entrato Akpa- Akpro ha toccato lievemente Zaniolo, impegnato a calciare a rete. Dal dischetto, Veretout è stato freddissimo e molto preci- so: 3-2 (69'). Zaniolo è restato protagonista, così come Reina: il duello tra i due è stato vinto dal portiere spa- gnolo, che ha salvato il risultato in almeno due occasioni. Nel finale, con la Roma ulteriormen- te sbilanciata, le occasioni migliori sono state nuovamente per la Lazio, ma il pur generoso Immobile non ha coronato col gol la sua buona partita. RILANCIO LAZIO, ROMA NON RIDIMENSIO- NATA - Il risultato finale rilan- cia sicuramente la Lazio, dopo un periodo non facile: Sarri dovrà capitalizzare questa inie- zione d'entusiasmo e dovrà pro- seguire nel percorso di trasfor- mazione tattica della squadra, senza snaturarla eccessivamente. La Roma - che non si è mai data per vinta e ha lottato con corag- gio per tutti i 90' - non esce ridi- mensionata da questo derby: Mourinho può essere soddisfatto del carattere dei suoi, così come della manovra offensiva. Certamente avrà da lavorare su una difesa apparsa, una volta di più, eccessivamente fragile. complicità del poco reattivo Rui Patricio). LA ROMA C'È - Il doppio svantaggio, incassato rapidamen- te e in circostanze 'sospette', avrebbe potuto far sbandare ulte- riormente i Giallorossi. Invece, dopo qualche altro brivido, la Roma è rientrata in partita: è Veretout che ha suonato la cari- ca, con un tiro dalla distanza che ha chiamato Reina a una grande parata (26'). La Lazio si è trova- ta costretta a rallentare i ritmi e la Roma ha preso coraggio. Al 27', è anche stata molto sfortuna- ta: ancora pericolosissima su cor- ner, la squadra di Mourinho ha colpito un palo con Zaniolo. I Giallorossi hanno così comincia- strutturato (è alto 181 cm), che può disimpegnarsi in tutti e tre i ruoli della trequarti. Predilige agire centralmente, giacché non ha un passo particolarmente rapi- do, mentre possiede una discreta capacità di inserimento che, unita a un buon atletismo, gli consente di essere efficace soprattuto nel cuore dell'area di rigore (il gol contro lo Spezia - arrivato a seguito di uno stacco importante, con un colpo di testa più potente che preciso - ne è la riprova). Per quanto acerbo e nella necessità di un vero svilup- po fisico, si può dire che Maldini sia un giocatore moderno, in grado di abbinare una buona tec- nica (da ripulire e 'sgrezzare') a una fisicità significativa per esse- re rilevante sulla trequarti. A CHE LIVELLO? - È impossibile pensare che Daniel Maldini possa raggiungere il livello di padre e nonno: a 19 anni avrebbe già dovuto dimo- strare di possedere il talento eccezionale che contraddistin- gueva Cesare e soprattutto Paolo. Eppure, la sua serietà e la sua umiltà - oltre alle doti tecniche e fisiche poc'anzi citate - lo stanno facendo progredire. È presto per dire se il suo posto possa essere in una grande di Serie A, ma potrà ritagliarsi le sue soddisfa- zioni nel calcio che conta. L'apprendistato 'in casa' e nel Milan (una sorta di seconda casa) prosegue e, affrontato con questa abnegazione, non potrà non dare i suoi frutti. LA STORIA CONTINUA - La storia dei Maldini nel Milan continua. 13 anni dopo l'ultimo gol di Paolo e 60 anni dopo l'ul- tima marcatura di Cesare, un altro Maldini è finito nel tabelli- no di una partita della squadra meneghina. Una 'bella storia', che non può non emozionare i tifosi - rossoneri e non - d'Italia. Adesso starà a Danie continuare nel percorso di crescita, con l'o- biettivo di mettere in difficoltà il Direttore Tecnico: gestire il figlio in una squadra di alto livel- lo, costruita con le proprie mani, non può essere facile. Ma veder- lo segnare, ripaga di ogni fatica. SEGUE DA PAGINA 38 Il giallorosso Nicolò Zaniolo (Ph© Marco Canoniero | Dreamstime.com) I l derby di Roma è tra le partite più sentite di tutta la Serie A: i tifosi delle squadre capitoline, considerano la vittoria nella stra- cittadiana un obiettivo stagiona- le, preferibile persino a un piaz- zamento 'nobile' in classifica. FORMA RIVEDIBILE - Sia la Lazio, sia la Roma si sono affacciate al derby in condizioni di forma rivedibili. Dopo un avvio eccellente, i Biancocelesti hanno accusato una sorta di 'crisi di rigetto' dei rigorosi precetti tattici di Maurizio Sarri. Del resto, questi si pongono agli anti- podi del calcio predicato da Simone Inzaghi e praticato con ottimi risultati, negli ultimi anni, da Immobile e compagni. La sensazione è che la Lazio abbia automatismi e un organico che dà sempre il meglio giocando sulle ripartenze, piuttosto che sul possesso di palla e i tocchi nello stretto. Dopo il pesante e netto KO contro il Milan, le certezze che Sarri sembrava già aver innestato nelle menti dei propri giocatori si sono incrinate e la Lazio ha pareggiato con Cagliari e Torino in Campionato, perdendo in Europa League contro il Galatasaray. La Roma, dal canto suo, sull'onda dell'entusiasmo susci- tato dalla firma di José Mourinho e da un calciomercato decisa- mente importante, aveva comin- ciato benissimo la stagione: per- corso netto in Europa Conference League, belle vittorie con Fiorentina, Salernitana e Sassuolo. Poi sono però arrivati il KO sorprendente con il Verona e la faticosa vittoria contro l'Udinese: qualche certezza si è incrinata e, complice l'assurda espulsione comminata a Capitan Pellegrini contro l'Udinese, per quanto meno in difficoltà rispetto alla Lazio, anche la Roma cerca- va nel derby la possibilità di

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